"L'audace taglio del solito Tremonti", di Pietro Greco
Fondi e burocrazia. Così muore l’università. I ricercatori italiani sono scesi di nuovo in piazza ieri aRoma per protestare contro il nuovo attacco del governo Berlusconi all’autonomia della scienza. Il ministro Gelmini ha infatti ha sottratto la gestione degli Enti pubblici di ricerca ai presidenti o ai direttori – in genere scienziati di chiara fama – per affidarla a direttori amministrativi, nominati senza vincolo dal ministro, che avranno l’ultima parola persino nella formulazione degli indirizzi scientifici degli Enti. Il rischio è che la ricerca italiana, già priva di risorse, sia gestita con un approccio burocratico e, insieme, politico. Sarebbe la sua fine. A proposito di risorse. Da qualche giorno il ministro Giulio Tremonti va sostenendo che, con i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità in votazione al Parlamento, aumenterà gli investimenti per l’università nel 2011 di un miliardo di euro. Si tratta, né più e né meno, di una grossa bufala. Propinata con destrezza. Come infatti ha prontamente rilevato Walter Tocci, deputato del Pd ed esperto di politica della ricerca e dell’alta formazione, la verità …