Lo Stato italiano spende 3 Mld. all’anno, più d’ogni altro Paese d’Europa e dell’OCSE, per l’integrazione degli alunni diversamente abili nelle scuole. Sono 70mila gli psicologi e 14mila i pediatri impegnati nell’integrazione mentre i docenti di sostegno da 35mila che erano quindici anni fa per 108mila alunni H, son passati nel 2009/10 a 90mila per 181mila alunni H, con una media di 1docente ogni 2 alunni H. Sono 5mila gli alunni H. in più rispetto all’anno precedente (fonte –TuttoScuola). Lo squilibrio si riflette soprattutto nella distribuzione geografica: col 52% di posti al Sud, i docenti di ruolo qui sono l’84% (in Basilicata gli stabilizzati sono il 91%, in Sardegna e Campania l’89%) mentre al Nord gli stabilizzati sono appena il 57% e in Lombardia il 56%. La media nazionale degli stabilizzati di ruolo è del 70%, secondo quanto prevede la legge. Il rapporto alunni H /docenti di sostegno è più alto in Lazio con 2,36 per docente, in Lombardia col 2,31 mentre in Campania è al 1,75 ed in Basilicata scende addirittura all’1,62. I posti attualmente funzionanti in Lombardia (as10/11) dopo le ultime due deroghe concesse, ammontano complessivamente a 12.154 contro i 5.086 dell’organico di diritto.
A Milano i posti funzionanti sono 4.897 di cui 368 nell’Infanzia, 2.198 nella Primaria, 1.621 nella Media e 710 alle Superiori. La dotazione dell’organico di diritto è stata di 2.747 posti.
Nell’Infanzia le 189 Scuole hanno in media 1,94 posti di sostegno per scuola, con punte di 7,5 posti al 2°Circolo di Abbiategrasso, 6,5 all’ICS Vimodrone e 5,5 al 2°Circolo di Rozzano. Nella Primaria le 313 scuole hanno in media 7,02 posti per scuola, con punte di 21,5 in via dell’Arcadia-Mi , 20 in via dei Narcisi-Mi e ben 67 scuole con più di 10 posti per scuola. Nella Secondaria di 1° grado le 288 scuole hanno in media 5,6 posti per scuola con punte di 25 alla Luini di Rozzano, 21,5 all’Arcadia Pertini- Mi, 20,5 Allende di Paderno D., 20 in via Salerno –Mi e altre 4 scuole con 20 posti.
Nelle Superiori i 167 istituti hanno in media 4,2 posti, con punte di 31 posti all’IP Oriani-Mazzini- Mi, 30,5 all’IP Cavalieri-Mi, 29,5 all’IP Frisi-Mi, 26 all’IPALB C.Porta-Mi e altri 6 istituti con oltre 20 posti. Il problema di fondo però rimane, oltre alla concentrazione eccessiva in alcuni istituti professionali, quello della specializzazione e professionalità dei docenti di sostegno, sia a Milano che in Lombardia.
La chiusura delle SISS, voluta dalla Gelmini ha azzerato la formazione degli specialisti soprattutto nella secondaria, aumentando cosi il gap tra posti coperti da docenti specialisti stabilizzati (56%) e posti coperti da personale precario non specializzato, in particolare nella scuola primaria. Questo è un problema che deve essere immediatamente affrontato e risolto con la riapertura dei corsi ordinari semestrali di specializzazione all’Università per i precari provvisti di abilitazione. Altra questione è la riconversione sul sostegno del personale di ruolo in situazione di esubero. Non è più tollerabile che sul 40% dei posti di sostegno venga annualmente assegnato casualmente personale precario non specialista, destinato a cambiare sede anche più volte nello stesso anno scolastico e senza alcuna garanzia di continuità didattica sugli alunni diversamente abili.
Una seria riforma della formazione iniziale degli insegnanti non può lasciare irrisolto questo annoso e delicato problema.
Occorre riqualificare le risorse che annualmente vengono destinate a questo settore. La politica di “tagliare di meno sul sostegno” non basta più.
Occorre, invece, investire di più e meglio nella formazione degli insegnanti da specializzare, migliorando la professionalità di quanti lavorano nell’integrazione degli alunni diversamente abili affinché l’inserimento nelle classi di questi ultimi si traduca al più presto e per tutti in un inserimento vero e qualificato e non rimanga , come lo è ahimè ancora per tanti, un semplice parcheggio custodito.
da Scuola Oggi 17.11.10