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Opposizioni unite per il bene del Paese

Tutte le opposizioni, “raccogliendo il richiamo del Presidente Napolitano al senso di responsabilità repubblicana, si impegnano a far si che la Legge di Stabilità venga licenziata dal Parlamento entro la fine di novembre”: questo è quanto richiesto in una lettera che tutti i capigruppo di opposizione e delle componenti del gruppo misto di Camera e Senato (Pd, Idv, Udc, Api, Ld) hanno inviato ai Presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani.

Ha dichiarato il Segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani: “Con la lettera dei capigruppo si è reso chiaro il senso di responsabilità delle forze di opposizione. Ci aspettiamo da parte del governo e della maggioranza altrettanta responsabilità, affinché non si usi la legge di stabilità per protrarre strumentalmente una insostenibile melina che lascia sgomento un Paese che sta vivendo mille problemi. E’ chiaro che se questa assunzione di responsabilità non ci fosse, ognuno avrebbe mani libere nella conduzione della battaglia parlamentare”.

“Siamo di fronte a una maggioranza che non vuole rendere atto che la crisi politica c’è e che non si possono allungare i tempi di discussione del ddl stabilità sulla pelle degli italiani e dell’economia del Paese”. Lo ha detto il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, respingendo così ogni tentativo della maggioranza di allungare i tempi sul ddl all’esame dell’aula di Montecitorio. “Sarebbe solo uno stratagemma” per posticipare il voto sulla mozione di sfiducia. L’opposizione ha garantito l’impegno a far approvare entro la fine di novembre la manovra: “Pur mantenendo tutta la nostra contrarietà e infatti voteremo contro, abbiamo dato la disponibilità ad accorciare i tempi perché il ddl venga approvato entro il 30 novembre. E subito dopo caleremo il sipario sul governo Berlusconi”.

Si legge nella lettera: “I Presidenti dei gruppi parlamentari di opposizione e delle componenti del gruppo misto di Camera e Senato, valutata la situazione politica venutasi creare a seguito delle dimissioni dal governo dei rappresentanti di Fli e dell’Mpa, che prefigurano di fatto una crisi della maggioranza parlamentare che sostiene il governo Berlusconi confermano nel merito la loro contrarietà ai documenti di bilancio proposti dall’attuale governo. Tuttavia, raccogliendo il richiamo del presidente Napolitano al senso di responsabilità repubblicana, e ricordando le scadenze inderogabili per il Paese, si impegnano a consentire la conclusione dei lavori parlamentari, per l’esame della legge di Stabilita’ e di Bilancio, entro il mese di novembre”.

“Una crisi politica irresponsabilmente negata, o tenuta aperta per lungo tempo – viene ribadito nella lettera – può essere causa di ulteriori gravissime conseguenze interne ed internazionali. Per scongiurare tale rischio, il nostro senso di responsabilità ci impone un atto di responsabilità costituzionale, pur nella dichiarata e manifesta volontà di opporsi alle scelte economiche e finanziarie contenute nella Legge di Stabilità, inadeguate a risolvere lo stato di crisi che il Paese ed i suoi cittadini stanno vivendo”.

A seguire le firme di Dario Franceschini ed Anna Finocchiaro, Pier Ferdinando Casini e Giampiero D’Alia (Udc), Massimo Donadi e Felice Belisario (Idv), Bruno Tabacci e Giacinto Russo (Api) e Daniela Melchiorre (Ld).

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