"Se Cittadinanza e Costituzione non ha il voto", di Franco Labella*
Una rivista diffusa e prestigiosa nel mondo dell’istruzione come Tuttoscuola dà rilievo, nel numero on line questa settimana, ad una apparente “non notizia”. La non notizia è che Cittadinanza e Costituzione, la nuova disciplina annunciata qualche anno fa , con enfasi mediatica, dal Ministro Gelmini ma mai introdotta nelle scuole come disciplina autonoma, da quest’anno non potrà avere alcuna valutazione sulle pagelle degli studenti italiani delle superiori riordinate. In realtà non avendo un monte ore proprio ed essendo stata affidata, quasi prevalentemente, come complemento al programma di Storia, Cittadinanza e Costituzione, oggi, altro non è che la riedizione della mai rimpianta Educazione civica. Chiediamo da tempo, come Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia, che gli studenti italiani abbiano un insegnamento di Cittadinanza e Costituzione non fittizio ma rigoroso anche sul piano scientifico e , quindi, valutato autonomamente. L’educazione alla legalità senza le leggi, che è lo slogan lanciato da Marco Bruschi, il consigliere politico del Ministro Gelmini per il quale anche lo studio della Resistenza era un di più, è solo uno slogan …