"L´eresia televisiva", di Francesco Merlo
C´è sempre stato qualcosa di antico e misterioso nel mondo di Roberto Saviano, nella soggezione con cui viene ascoltato, nel rituale che ne esalta la grandezza al di sopra delle parti. Ma di quale materia collettiva è impastata la credibilità di Saviano? Ebbene, forse mai come ieri sera lo scrittore braccato dalla camorra, il giornalista perseguitato dalla politica, aveva misurato la sua attendibilità e la sua potenza. Più di Roberto Benigni, che pure è il fuoriclasse della risata come provocazione, ma che forse è ormai costretto a misurarsi con un Berlusconi che, con le sue minorenni e le sue disperate ossessioni, non fa più ridere. Bene ha dunque fatto Fabio Fazio a ricordare la gonfia retorica che accompagna Saviano, quella che lo vuole eroe e quella che lo vuole furbastro, opportunista…, gli insulti con i quali è irriso e le strabilianti meraviglie che forse ancor più lo danneggiano. Ebbene, Saviano ha mostrato subito di cosa sono fatti i suoi riti, qual è il cuore del suo segreto. Lo ha detto Benigni: « Saviano è felice …