Il sindacato lancia l’allarme: “Le scuole italiane affonderanno nel degrado. A rischio pulizia, custodia e manutenzione a partire dal 1° gennaio”. Il sindacato lancia l’allarme: “Le scuole italiane affonderanno nel degrado. A rischio pulizia, custodia e manutenzione a partire dal 1° gennaio”.
È l’allarme lanciato dalla Filcam Cgil, Federazione dei lavoratori del commercio, relativamente a tutti i dipendenti delle imprese che svolgono i servizi di pulizia e custodia negli istituti scolastici. I posti di lavoro che verranno a mancare comprendono quelli dei collaboratori scolastici statali (circa 15 mila) e dipendenti di società in appalto al ministero (circa 11 mila).
Soprattutto questi ultimi, secondo il sindacato, rischiano il posto di lavoro dal 1° gennaio.
A preoccupare i lavoratori, gran parte dei quali sono già oggi in cassa integrazione in deroga con una forte decurtazione del salario, è la scadenza del 31 dicembre, quando decadranno gran parte degli ammortizzatori sociali e gli appalti tra ministero e imprese. Ad oggi, ha spiegato la Filcam Cgil, non è stato ancora reso noto se e come verranno rinnovati quei contratti.
Drammatiche, sempre secondo il sindacato, potrebbero essere le conseguenze sulla manutenzione e sulla pulizia delle aule e degli spazi delle scuole. Gravi ripercussioni, spiega il sindacato, anche sulla sicurezza degli studenti, visto che i tagli andranno ad incidere anche sui servizi di custodia.
“Gli edifici che ospitano le scuole italiane – ha spiegato Elisa Cammellini della Filcam Cgil nazionale – sono già abbastanza decadenti. Se i contratti degli addetti alle pulizie non saranno rinnovati non potrà essere garantita neppure la soglia minima di decoro”.
Se ne parlerà al Miur il 17 novembre prossimo.
da Tuttoscuola 09.11.10