"Made in Italy alla prova della realtà", di Bill Emmott
La crisi economica globale del 2007-09 ha reso a tutti noi un cattivo servizio in più modi rispetto a quelli ovvi, e cioè aver provocato l’aumento della disoccupazione, la caduta degli standard di vita e aver accresciuto il senso di insicurezza. Ha offuscato la comprensione popolare di cosa si intende per economia avanzata e di quali siano le migliori fonti di futura prosperità. Questo danno è evidente, mi pare, soprattutto nel dibattito italiano. Il segno più eclatante è il rinnovato feticismo per la produzione, il culto del «Made in Italy». E’ importante prenderlo in considerazione perché rischia di distorcere le politiche pubbliche e quindi mette in pericolo il nostro futuro. Il danno d’immagine non meraviglia. Dopo tutto, questa crisi economica è stata causata dalle banche, sia in America sia in Europa, che hanno ampliato i propri prestiti in modo troppo temerario, incoraggiando le istituzioni finanziarie ad acquistare titoli complessi e rischiosi perché sembravano offrire alti rendimenti. La crisi bancaria ha reso chiaro che i servizi finanziari hanno bisogno di una regolamentazione più severa e che …