"Registi con i tecnici: il miracolo di Bondi", di Paola Casella
Alla fine il ministro Bondi ha fatto il miracolo. No, non quello di trovare le risorse per il cinema italiano, o almeno un bel decreto legge che ripristini quelle misure fiscali che stavano togliendo il nostro cinema dal cono d’ombra “assistenzialista”, come direbbe il ministro Brunetta. Bondi è riuscito nel miracolo di unire contro di lui le forze più disparate del settore, la cui principale debolezza, fino a questo momento, era stata proprio la mancanza di coesione. Così, durante la protesta organizzata l’altra sera dai Centoautori sul tappeto rosso del Festival del cinema di Roma, si sono visti insieme grandi registi e oscure maestranze, ben 32 sigle sindacali e la direttrice del festival, la giuria al completo, con il suo presidente Sergio Castellitto a leggere il comunicato di protesta concepito collettivamente, e il cast internazionale del film di apertura della kermesse che, contro il parere del distributore italiano Medusa, ha voluto uscire al completo dalla proiezione di gala per dare pubblicamente il suo appoggio alla dimostrazione. Il vero talento di un ministro della cultura che …