Giorno: 28 Ottobre 2010

"Tagli ai partigiani", di Alessandra Longo

Che i partigiani non siano nel cuore di questo esecutivo è fatto noto. Una conferma arriva anche dal taglio dei fondi destinati all´Anpi per il 2010. In una nota ufficiale le cifre: i 165 mila euro del 2009, attribuiti per legge alle 16 Associazioni combattentistiche e partigiane, sono diventati per quest´anno 73.500. «Drastica riduzione» dovuta alla crisi? Nient´affatto, dice l´Anpi, che accusa «il governo delle destre e della Lega Nord» di «odiosa discriminazione»: «Hanno manomesso il numero dei nostri iscritti 2009 attribuendocene 44 mila contro i 105 mila reali. Pur avendo quasi la metà di tutti gli iscritti alle 16 Associazioni, ci siamo visti assegnare solo il 10 per cento del totale dei finanziamenti». La reazione è battagliera: «Ci vogliono ridurre al silenzio ma non ci faranno morire». La Repubblica 28.10.10

"Libri a pagamento alle elementari e un'altra sforbiciata all'università", di Roberto Ciccarelli

Sul futuro di scuola, università e ricerca si tornerà a parlare nel Milleproroghe, ma quello che la sessione di bilancio sta preparando sono lacrime e sangue. Liberi finalmente dalle speculazioni delle ultime settimane, ecco le cifre reali, non previsioni o promesse, dei tagli che verranno. Ieri nel dibattito in corso nella commissione cultura alla Camera è emerso un ventaglio di tagli che colpirà in maniera decisiva il fondo al diritto allo studio e il fondo ordinario di finanziamento (Ffo) degli atenei. Il diritto allo studio verrà ridotto di oltre la metà della dotazione stanziata l’anno scorso, vale a dire di 96,4 milioni di euro. Uno dei capisaldi della riforma Gelmini, il fondo per il merito degli studenti, i prestiti d’onore e le borse di studio, racimoleranno nel 2011 appena 25,7 milioni di euro. «Questa misura iniqua rivela che il ministro dell’istruzione ha fatto solo propaganda sul merito – commenta Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione cultura – Questi spiccioli sono un sostegno ai migliori indipendentemente dal reddito delle loro famiglie. In questo modo il governo …

"Conto alla rovescia per Masi", di Giovanni Cocconi

Prima di azzardare paralleli tra un governo che non governa e una Rai che non è più un’azienda proviamo a riflettere sul destino di Mauro Masi. Il direttore generale ha di fronte a sé due strade molto strette. O improvvisamente si scopre manager e si impegna a rimettere in piedi un’azienda con i conti in profondo rosso, la pubblicità in calo, gli investimenti a zero (ammesso che ne sia capace), oppure insiste nella sua pervicace opera di eliminazione delle voci critiche, i vari Santoro, Saviano, Travaglio, Gabanelli, Mineo, eccetera. Nel primo caso avrebbe di fronte un impegno di mesi, faticoso e con pochi riconoscimenti da parte dell’editore di riferimento. Masi sembra aver scelto la seconda strada, una scommessa appesa alle decisioni dei prossimi giorni ma che potrebbe costargli la testa molto presto. La scadenza sarebbe già fissata e forse è troppo tardi per tornare indietro. Il consiglio di amministrazione fissato per oggi è stato rinviato di fronte alla minaccia di dimissioni di un presidente, Paolo Garimberti, che si è sempre mostrato molto diplomatico rispetto alle …

"La metamorfosi dei Presidenti nell´Italia senza regole", di Carlo Galli

Le discussioni sul Lodo Alfano rimettono in primo piano il ruolo del Colle: un´autorità disegnata come potere neutro che diventa più presente in certe fasi storiche.mSimboleggia e rappresenta l´unità del popolo e un´istituzione di garanzia del funzionamento dello Stato. La garanzia che è fornita non è formalismo: è anzi la custodia della Democrazia per la salvaguardia della Costituzione. Tra gli effetti del lodo Alfano c´è quello di innalzare il rango costituzionale del presidente del Consiglio, e contemporaneamente – anche se verrà corretta la previsione che il blocco dei processi sia subordinato a un voto del parlamento – di abbassare quello del presidente della Repubblica, che viene parificato al premier per la temporanea immunità davanti ai reati comuni. In realtà, si tratta di due figure assai diverse, per significato, per legittimità, e per finalità. Il presidente del Consiglio è l´espressione di una parte che resta tale – la maggioranza (quella reale o quella resa tale dalla legge elettorale) – , poiché governa legittimamente l´Italia secondo una linea che non deve essere condivisa da tutti (esiste, altrettanto …

"La Finanza indaga sulla scuola di Adro. I genitori: toglieremo noi quei simboli", di Luca De Carolis

La Guardia di Finanza nel municipio di Adro, per accertamenti ordinati dalla procura di Brescia. Dopo il lungo tira e molla sulla rimozione dei 700 soli “leghisti” di cui era cosparsa la scuola “Gianfranco Miglio”, peraltro non ancora rimossi del tutto, ieri nel paese del Bresciano sono arrivate le Fiamme Gialle. I militari hanno effettuato accertamenti in Municipio, di cui si è appreso solo in serata. I controlli, motivati da alcuni esposti presentati alla procura di Brescia, avrebbero riguardato gli aspetti finanziari legati proprio alla costruzione del modernissimo polo scolastico, inaugurato lo scorso settembre. I pm non avrebbero però ancora aperto un’inchiesta. Prima, aspettano il risultato di approfondite verifiche. Una cautela comprensibile, vista anche l’eco attorno alla scuola di Adro, assurta a simbolo dell’ala secessionista della Lega. Per il disappunto anche di diversi genitori del paesino, che ieri hanno ribadito di essere pronti a togliere i restanti “soli delle Alpi” se entro il 4 dicembre non verranno tolti del tutto. ADDIO LIBRI GRATIS Dai soli del Carroccio ai tagli della Gelmini il passo è purtroppo …

"Virtuoso fuori luogo", di Massimo Gramellini

Ogni volta che vedete i roghi di Terzigno, prima di arrabbiarvi pensate a Vincenzo Cenname. Dopo vi arrabbierete molto di più. Cenname è un ingegnere ambientale, eletto sindaco di un Comune di duemila anime della provincia di Caserta, Camigliano. Alle spalle non ha né la destra né la sinistra, ma una laurea. Sulle spalle una testa. E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole. Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all’asilo nido. Si inventa una moneta, l’eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare. Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave. E i luoghi comuni sul Sud immutabile e inemendabile? Rottamati dal sogno di un sindaco casertano che ha meno di quarant’anni. Ci si aspetterebbe la fila di notabili alla sua porta: la prego, ingegner Cenname, venga a insegnarci come si fa. Arriva invece una …

Se i musei dimenticano l´arte per inseguire il mercato

Non possiamo ridurre a una semplice differenza di gusti la mostra di giocattoli giapponesi contemporanei, di gran marca e di gran prezzo, in corso al castello di Versailles, trattato come una vetrina pubblicitaria. Questa confusione di generi (scioccante per gli uni, intrigante per gli altri) è rivelatrice di una deriva di ben più ampio respiro e che travalica i confini dell´estetica, anche se l´estetica c´entra parecchio al riguardo. Nel 1992, ne Lo Stato culturale: una religione moderna, denunciai gli inizi di questa deriva. In nome del nobile obbiettivo della democratizzazione culturale, lo Stato, non contento di vegliare sul patrimonio nazionale affidato alla sua tutela, si prendeva già allora per un mecenate d´avanguardia. E si metteva a sovvenzionare e dare ospitalità al rock, al rap, ai graffiti e ad altre importazioni della cultura di massa americana, avanguardista per definizione. Il successo commerciale di queste irresistibili varietà, peraltro, era già pienamente assicurato dai quei potenti diffusori privati che sono le vedettes dell´arte cosiddetta “contemporanea”, attraverso i loro non meno abili galleristi e le loro famigerate “Fiere”. Koons, …