Andrea ha 12 anni e una grande passione per la corsa. Un ragazzo di talento, dice il suo professore di educazione fisica che lo vorrebbe portare ai Giochi della gioventù. Solo che a scuola va così così, ha preso 4 in matematica e 5 in italiano. E senza la sufficienza in tutte le materie a quelle gare non può partecipare. Si ispira al modello dei college americani il disegno di legge presentato dalla Lega, in discussione al Senato, che vuole riportare agli antichi splendori i Giochi della gioventù. In generale, sulla proposta sono tutti d’accordo. E per fortuna perché gli italiani di sport ne fanno poco e il vizio lo prendono da piccoli visto che quattro volte su dieci le nostre scuole non hanno nemmeno la palestra. Ma su quel punto – niente gare senza buoni voti – la discussione si è animata. Dice l’articolo 2 del disegno di legge presentato dalla Lega: «Non possono partecipare ai Giochi gli studenti che non abbiano conseguito la sufficienza in tutte le materie nel semestre scolastico precedente a quello di svolgimento della manifestazione sportiva». Parliamo dei ragazzini dalla quarta elementare alla terza media che dovrebbero tornare al vecchio sistema di gare comunali, provinciali, regionali e nazionali oggi riservato agli studenti delle superiori.
Corriere della Sera 24.10.10