Giorno: 23 Ottobre 2010

"La sfida di Nichi che insidia il Pd", di Mario Lavia

Al ritmo di taranta la gragnuola di parole di Nichi Vendola, come previsto, ha impresso un segno accolto entusiasticamente, qui a Firenze, in un catino troppo piccolo ma per questo più ricco di calore, al primo Congresso di un partito che ancora non c’è – Sinistra ecologia e libertà – ma che «è diventato un po’ di moda», come ha detto il suo leader al termine di una lunga, torrenziale, evocativa relazione. L’impressione è che Nichi abbia chiare nella testa due cose. La prima, è conquistare la leadership di una nuova sinistra non più gruppettara ma nemmeno del genere Cosa 4: una roba nuova, molto forte nella figura del leader, molto veloce nell’incunearsi in ambiti non tradizionalmente politici, molto svincolata dalle abituali liturgie della politica-politica. La seconda è che per fare questo, un partito normale sostanzialmente non serve: basta una fortissima leadership, sia pure senza arroganza (anzi, il contrario) ma semmai con quell’“autoironia” che gli ha consentito ieri di definirsi «un ragazzo di Terlizzi». E contro i Golia della politica non è detto che non …

"Il nuovo lodo Alfano un Frankestein costituzionale", di Massimo Giannini

Questa volta, dunque, non c´è bisogno di attendere una pronuncia della Consulta. Il nuovo Lodo Alfano voluto dal premier per proteggersi dai suoi processi, anche nella sua formula «rinforzata» di legge di revisione costituzionale, non è solo l´ennesima e intollerabile norma ad personam di questo quindicennio berlusconiano. È un Frankenstein giuridico, che mina alla base i principi su cui si regge la nostra Costituzione. Lo scrive nero su bianco il presidente della Repubblica che, della Carta del 1948, è il supremo «custode e garante». Se Giorgio Napolitano ha avvertito l´urgenza di intervenire subito, a dibattito parlamentare ancora in corso, per indicare le sue «profonde perplessità» e la «palese irragionevolezza» del testo all´esame del Senato, vuol dire che il rischio di vedere stravolti gli equilibri repubblicani ha superato il livello di guardia. Proprio ieri avevamo segnalato su questo giornale i «dubbi» che inquietano il Capo dello Stato, per un provvedimento dagli effetti devastanti e imprevedibili: «Rischia di stravolgere la forma di governo parlamentare sancita dagli articoli 55-69, di alterare le prerogative del presidente della Repubblica fissate …

"Riforme a rischio ricatto", di Michele Ainis

C’è una virtù che cercheremmo invano nelle parole dei politici: la franchezza. Volete uno scudo processuale per Silvio Berlusconi? E allora ditelo. Volete estenderlo alle accuse che lo inseguono per i fatti più remoti, quando il presidente del Consiglio usciva ancora con i calzoni corti? Ditelo di nuovo, ditelo guardando in faccia gli elettori. Qualcuno non sarà d’accordo, qualcun altro potrà osservare che dopotutto la serenità dei governanti è un bene costituzionale, l’ha stabilito pure la Consulta. Ma invece no, la politica preferisce strade più tortuose. Il processo breve, col rischio d’ammazzarne cento per salvarne uno, dato che alla fine della giostra le 170 mila prescrizioni che si consumano ogni anno nei nostri tribunali diventeranno il doppio. Oppure il lodo Alfano redivivo, tirando in mezzo il Capo dello Stato per non lasciare troppo solo il presidente del Consiglio. Anzi: in questo caso con una fava si possono catturare due piccioni. Domani, perché no?, Berlusconi potrebbe trasferirsi al Quirinale, e dunque non è male costruirsi un salvacondotto preventivo, non si sa mai, queste procure comuniste non …

Lodo Alfano, l'alt di Napolitano: «Profonde perplessità. Riduce l'indipendenza del Capo dello Stato»

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ribadisce in una lettera al presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Carlo Vizzini la propria volontà di restare «estraneo» all’elaborazione della legge sul Lodo Alfano. Ma osserva come lo scudo giudiziario per il capo dello Stato ne riduca l’indipendenza. «Come già ribadito più volte, è mia intenzione rimanere estraneo nel corso dell’esame al merito di decisioni delle Camere, specialmente allorché – come in questo caso – riguardino proposte d’iniziativa parlamentare e di natura costituzionale», scrive Napolitano. «Non posso peraltro fare a meno di rilevare – sottolinea – che la decisione assunta dalla Commissione da lei presieduta incide, al di là della mia persona, sullo status complessivo del Presidente della Repubblica riducendone l’indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni». Estendere lo ‘scudo’ giudiziario alla carica del presidente della Repubblica ne «riduce» l’indipendenza perchè, scrive Napolitano nella lettera a Vizzini, «tale decisione, che contrasta con la normativa vigente risultante dall’articolo 90 della Costituzione e da una costante prassi costituzionale, appare viziata da palese irragionevolezza nella parte in cui consente al Parlamento in …

Basta eco-balle. Più responsabilità

Il miracolo è finito. Ma a pensarci bene il miracolo non era mai iniziato ma solo dichiarato. Nella Napoli sommersa dai rifiuti, il governo minimizza l’emergenza e richiama Bertolaso a risolvere la situazione: una risoluzione che per Berlusconi non potrà durare più di dieci giorni. Un atteggiamento superficiale che non è piaciuto neanche al suo alleato più fedele: la Lega per voce di Bossi sollecita il premier ad un pronto intervento, “non possiamo aspettare che ci scappi il morto”! Per Filippo Penati, capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, “Come si può vedere dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio negli ultimi anni e riportate con solerzia dalle agenzie di stampa, Berlusconi crede di vivere nel Truman Show; pensa di vivere in uno degli studi televisivi che tanto lo hanno appassionato nella sua vita, dove se vuoi cambiare qualcosa chiami il carpentiere e fai smontare uno sfondo. Peccato per Berlusconi, ma anche per i napoletani, che la realtà abbia una sua autonomia e proceda senza tenere conto della sceneggiatura che tutti i giorni da …