Istruiti e al Nord: l'astensione si fa «politica»
Da molti anni l’astensionismo in Italia è in crescita. Fino al 1976 la partecipazione elettorale è rimasta stabilmente sopra il 90%, poi ha cominciato a calare e il declino non si è più fermato. Tuttavia fa impressione vedere un dato come quello pubblicato ieri su questo giornale in cui si stima – sulla base di sondaggi recenti – che più del 40% degli elettori non si recherebbero alle urne se si andasse a votare oggi. Nel 2008 sono stati meno della metà. È molto probabile che si tratti di un dato sovrastimato. Un conto è una dichiarazione di non voto fatta oggi a freddo e un altro conto è la decisione di voto presa nel mezzo di una campagna elettorale che – se si svolgesse nei prossimi mesi – avrebbe le caratteristiche di un referendum sul governo Berlusconi e sul ciclo politico associato alla figura del Cavaliere. Ma sovrastimato o no che sia questo dato esso sta certamente ad indicare una profonda e crescente disaffezione nei confronti dei partiti e soprattutto di quelli più grandi. …