Giorno: 22 Ottobre 2010

Istruiti e al Nord: l'astensione si fa «politica»

Da molti anni l’astensionismo in Italia è in crescita. Fino al 1976 la partecipazione elettorale è rimasta stabilmente sopra il 90%, poi ha cominciato a calare e il declino non si è più fermato. Tuttavia fa impressione vedere un dato come quello pubblicato ieri su questo giornale in cui si stima – sulla base di sondaggi recenti – che più del 40% degli elettori non si recherebbero alle urne se si andasse a votare oggi. Nel 2008 sono stati meno della metà. È molto probabile che si tratti di un dato sovrastimato. Un conto è una dichiarazione di non voto fatta oggi a freddo e un altro conto è la decisione di voto presa nel mezzo di una campagna elettorale che – se si svolgesse nei prossimi mesi – avrebbe le caratteristiche di un referendum sul governo Berlusconi e sul ciclo politico associato alla figura del Cavaliere. Ma sovrastimato o no che sia questo dato esso sta certamente ad indicare una profonda e crescente disaffezione nei confronti dei partiti e soprattutto di quelli più grandi. …

Apprendistato a 15 anni, un coro di critiche

Per Flc-Cgil e Rete degli Studenti il provvedimento contiene forti rischi di negazione di diritti, se non di vero e proprio sfruttamento, senza alcun contenuto formativo. Per Flc-Cgil e Rete degli Studenti il provvedimento contiene forti rischi di negazione di diritti, se non di vero e proprio sfruttamento, senza alcun contenuto formativo. Il Pd parla di “pagina nera della scuola italiana” e poi promette: se torneremo al Governo la norma non durerà molto L’apprendistato a 15 anni non va proprio giù ad alcuni sindacati, associazioni degli studenti e buona parte dei partiti di opposizione. All’indomani della sofferta approvazione da parte della Camera del ddl lavoro, che introduce la possibilità di svolgere formazione in azienda in luogo dell’ultimo anno di scuola dell’obbligo, Cgil e associazioni studenti confermano tutte le loro perplessità: secondo Mimmo Pantaleo, segretario generale dei lavoratori della conoscenza della Cgil, si tratta di “un ulteriore passo verso la demolizione dell’obbligo scolastico a 16 anni” perché “si consente di andare a lavorare a 15 anni, senza completare un percorso formativo di base all’altezza dei cambiamenti …

"Tutti i dubbi del Quirinale", di Massimo Giannini

Il nuovo Lodo Alfano pone “una grande questione costituzionale”. Una questione che va addirittura al di là dei problemi posti dal principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, previsto dall´articolo 3 della Carta del 1948, e gravemente “vulnerato” dalla retroattività dello scudo giudiziario introdotto dall´emendamento Vizzini a beneficio del presidente del Consiglio. Una questione che investe l´intero “impianto costituzionale”. La pseudo-riforma voluta da Silvio Berlusconi per sfuggire ai suoi processi rischia di stravolgere la “forma di governo parlamentare”, sancita dagli articoli 55-69. Di alterare le “prerogative del presidente della Repubblica”, fissate dagli articoli 87-91. Di squilibrare i “poteri del governo”, disciplinate dagli articoli 92-96. Chi in questi giorni difficili ha avuto occasione di parlare con Giorgio Napolitano, ha potuto toccare con mano la sua grande preoccupazione per questo strisciante sovvertimento del nostro “ordine costituzionale”. Sulla scrivania del Capo dello Stato c´è un dossier sul nuovo Lodo Alfano (allestito e aggiornato quotidianamente dai suoi collaboratori Donato Marra, Salvatore Sechi e Loris D´Ambrosio) in cui sono raccolti gli interventi e i contributi di …

"Terzigno brucia e a Roma si fa ammuina. Pdl spaccato", di Gianni Del Vecchio

Venti poliziotti feriti, otto mezzi danneggiati, cinque autocompattatori incendiati e tre distrutti. Questo il bilancio dell’ennesima giornata di scontri a Terzigno, dove i cittadini non ne vogliono sapere di una nuova discarica. Per cercare di mettere una pezza a una situazione che giorno dopo giorno rischia di andare completamente fuori controllo, il premier Berlusconi ha convocato per oggi a palazzo Chigi una riunione ad hoc, in cui saranno presenti il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, il sottosegretario Guido Bertolaso e i ministri competenti, fra cui quello dell’interno Roberto Maroni, quello dell’economia Giulio Tremonti e Stefania Prestigiacomo, titolare dell’ambiente. Chi però si aspetta dall’incontro decisioni importanti verrà deluso. E come diceva Tito Livio, «mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata». Il vertice ristretto al massimo delibererà incentivi economici per le popolazioni che vedranno sorgere sul loro territorio una discarica, terzignesi in primis. Nulla di più. Perché dopo la decisione del Pdl campano di andare fino in fondo con l’apertura della seconda discarica di Terzigno (con la benedizione di Bertolaso), margini di manovra per una …

“ La Lega Nord getta la maschera: vuole il nucleare in Emilia-Romagna”

Marco Lombardelli, coordinatore dell’Esecutivo del PD dell’Emilia-Romagna: “Castelli surreale, è favorevole al nucleare in Lombardia ma lo vuole a Caorso. Ora siano i rappresentanti emiliani della Lega a dire come la pensano”. Finalmente la Lega Nord getta la maschera e si dichiara favorevole al nucleare in Emilia-Romagna. Stupisce che a ‘vuotare il sacco’ sia il Viceministro della Lega Nord Roberto Castelli che, interrogato sull’opportunità di una centrale in Lombardia, si affretta a precisare come ‘Caorso, che da un punto di vista geografico è in Emilia’ ma che lui considera ‘padana e lombarda a tutti gli effetti’ possa essere ‘un’occasione irripetibile e in funzione nel giro di quattro anni’. “Pare surreale”, commenta Marco Lombardelli, coordinatore dell’Esecutivo del PD regionale: “si al nucleare in Lombardia ma facciamolo in Emilia-Romagna. La Lega è sempre più confusa e contraddittoria”. “Il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna ribadisce ancora una volta il suo deciso no ad un ritorno al nucleare a Caorso – prosegue Lombardelli. E lo fa da sempre con coerenza: non a caso pochi giorni fa il gruppo del PD in …

"Il posto in banca per diritto ereditario", di Tito Boeri

Siamo passati dalla dittatura proletaria alla ingessatura della prole bancaria. In tutto il mondo i figli degli ex-dipendenti Unicredit saranno uniti nel postulare per la banca unica. L´accordo appena siglato sugli esuberi nel grande gruppo bancario li chiama a raccolta: i figli degli ex dipendenti riceveranno “a parità di valutazione in sede di selezione, una priorità nell´assunzione”. È un precedente per il settore privato, non per il pubblico. Basti pensare che ai tempi delle banche di interesse nazionale, il Banco di Napoli aveva introdotto dei veri e propri automatismi: via il padre, il posto veniva assegnato al figlio, lo sportello bancario era, di fatto, intestato alla famiglia. Si narra anche di clausole ereditarie, con posti tramandati dai genitori ai figli, anche in vecchi contratti dell´Eni e di altre aziende partecipate. Negli archivi del Cnel sarà possibile trovare tracce di questo feudalismo dei giorni nostri. A quanto pare, le cattive idee non muoiono mai. La voglia di creare dinastie di bancari ha poi radici lontane. Ne narrava anche Giovanni Verga, “da che il mondo era mondo, …

Agcom contro Tg1: troppa maggioranza. Berlusconi cita Report

Una diffida al Tg1 e un richiamo al Tg4 e a Studio Aperto per ”il forte squilibrio” a favore della maggioranza e del governo: e’ la decisione adottata oggi dalla commissione Servizi e Prodotti dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, in base ai dati del monitoraggio sul pluralismo per il periodo luglio-agosto-settembre 2010. ”Qualora tale squilibrio perdurasse – avverte l’Agcom – verranno adottati ulteriori provvedimenti”. L’Antitrust ha avviato due distinte istruttorie nei confronti di Rai e Rti per verificare se il meccanismo del televoto sia trasparente o se, invece, costituisca una pratica commerciale scorretta a danno dei consumatori. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha dato mandato all’avvocato Fabio Lepri di Roma per procedere in sede giurisdizionale, al fine di ottenere l’accertamento della natura offensiva e diffamatoria del servizio diffuso il 17 ottobre scorso su Rai Tre durante la trasmissione Report, con integrale risarcimento dei danni. Il giudizio, viene spiegato, sarà promosso contro tutti i responsabili dell’illecito, e sarà chiesta anche la pubblicazione della futura sentenza sui principali mezzi di comunicazione. ”Se il premier si …