Redazione del Secolo d’Italia, luci al neon, ultima stanza a sinistra. «Vieni, entra… sto titolando la prima pagina… leggi un po’ qui: che dici, ti piace?» (Flavia Perina, il deputato-direttore, è dietro alla sua scrivania; a metà mattina, aveva detto: «Senti, io non ho problemi a ragionare su ciò che sta succedendo tra i nostri militanti dopo il voto per il Lodo Alfano. Però, siccome sul web è esplosa una mezza rivoluzione, forse è meglio vederci nel pomeriggio, eh?»).
Il titolo con cui il quotidiano di strettissima osservanza finiana va in edicola, è questo: «Quelli che dicono no». Sotto, una riga che in gergo giornalistico è definita «catenaccio»: «Lodo Alfano: proteste sui siti “finiani”. E noi non facciamo finta di niente».
I siti vicini al Presidente della Camera, ormai da due giorni, ricevono migliaia di lettere, commenti, brevi interventi: coloro che scrivono sono militanti critici, simpatizzanti delusi. Sta accadendo qualcosa di imprevisto, e forse imprevedibile, per forza e intensità. Leggete qui. Fare Futuro web magazine – Giorgio Secchi: «Vi ho seguito finora con rispetto, interesse e speranza. Poi, vi siete tolti la maschera. Avete salvato Lunardi e stabilito che Berlusconi può avere l’impunità per tutto ciò che ha fatto nella sua vita».
Generazione Italia – Luciano Cagliari: «In pochi mesi, Fli aveva guadagnato la mia approvazione e il mio voto. Voto che era stato sempre nel centrosinistra. In un giorno solo, con il Lodo Alfano e soprattutto con il salvacondotto a Lunardi, avete perso tutto: voto e fiducia».
Fabio Granata Blog – Vittorio Ferramosca: «Votare per il cosiddetto Lodo Alfano è stato un autogol devastante. Fli ha perso, in mezza giornata, la credibilità conquistata».
I ragionamenti sono questi: con dosi di rammarico che si fondono con dosi di polemica. La Perina ha letto, «sì, mi sono letta decine di messaggi», e ora dice: «Allora: credo ci sia stato soprattutto un problema di comunicazione. Un problema nostro, del gruppo dirigente di Fli».
Spiegati meglio, direttore. «Subito dopo il voto, invece che tacere, che balbettare, avremmo dovuto tenere una bella conferenza stampa, e chiarire le nostre ragioni». Prova a farlo adesso: «Allora: poiché la “caccia all’uomo” ha regalato a Berlusconi l’opportunità, per molti anni, di cavalcare l’emergenza giudiziaria spandendo a piene mani nella legislazione e nella politica riforme dettate solo ed esclusivamente dai suoi interessi processuali, lo “scudo” fornito alle alte cariche è il solo modo per chiudere questa stagione…». La sensazione però è che se anche questo ragionamento fosse stato fatto in una conferenza stampa, il vostro popolo non l’avrebbe, probabilmente, accettato. «Sì, ho capito quello che vuoi dire. E ti rispondo volentieri: perché sai che c’è? C’è che, a questo punto, è ormai obbligatorio affrontare una riflessione rimasta finora piuttosto latente nell’area di Futuro e Libertà… insomma io dico che qui ormai siamo di fronte a un antiberlusconismo “da destra” che, su temi come il rispetto delle regole, vive davvero come un trauma qualsiasi tipo di compromesso politico».
La Perina tocca un nervo sensibile. Descrive militanti vicini a Futuro e Libertà che sono palesemente, nettamente antiberlusconiani. Annuisce Luciano Lanna, il direttore responsabile del giornale: «Noi, nelle prime settimane dell’avventura finiana, registrammo un certo interesse da gente che sul serio veniva da esperienze di sinistra, gente delusa, esausta… Ma la maggior parte di quelli che in queste ore scrivono arrabbiati sui siti, o che telefonano anche qui, in redazione, nella redazione del vecchio caro Secolo d’Italia, sono persone di destra, sostanzialmente di destra e molto, molto antiberlusconiane».
Entra Filippo Rossi, il direttore del sito web di Fare Futuro, la fondazione voluta da Gianfranco Fini. Rossi fa politica in rete ormai da due anni, ha pure una pagina su Facebook assai frequentata e su cui, da ore, piovono commenti di questo tenore: «Filippo, che delusione». «Filippo, ci avete traditi». «Filippo, ci avete preso in giro». «Filippo, avete paura di Berlusconi?».
Lui risponde, spiega. E riflette: «Sai quando c’è stata un’ondata analoga di messaggi e contatti? Quando Fare Futuro, con un articolo di Sofia Ventura, si schierò contro le veline e il velinismo berlusconiano. Solo che allora furono complimenti e grida di evviva. Stavolta invece…».
Flavia Perina dice che di tutto questo «dovremo tener conto». E cita Fabio Granata: «Servirà, certamente, un supplemento d’attenzione, coerenza e rigore sui temi della lotta alle cricche e alle tante mafie di questo Paese… Per capirci: su Lunardi, forse, avremmo potuto anche votare diversamente». Senti, direttore: però quando il Lodo Alfano arriverà alla Camera, tu voterai a favore? «Bisogna vedere come ci arriverà… comunque sì, certo, voterò a favore».
Il Corriere della Sera 21.10.10