"Lavoro, sì alla legge sull’arbitrato. Subito i ricorsi alla Consulta", di Bianca Di Giovanni
Da oggi l’arbitrato, e non la giustizia ordinaria, diventerà il canale privilegiato per risolvere le controversie di lavoro, escluse quelle relative ai licenziamenti. La Camera dei deputati ha varato ieri in via definitiva il collegato sul lavoro che il Presidente della Repubblica aveva rinviato al Parlamento, indicando precise prescrizioni per adeguare il testo ai principi costituzionali. Purtroppo le «correzioni» non sono arrivate: questa legge resta incostituzionale. Ma il governo esulta. «C’è stata una convergenza di tutte le le organizzazioni tranne la cgil – dichiara il ministro Maurizio Sacconi – L’arbitrato si configura come uno strumento in più a disposizione della contrattazione collettiva. Lo scopo è di semplificare, con tempi certi, il contenzioso». Il ministro annuncia poi l’arrivo entro un mese in consiglio dei ministri del nuovo Statuto dei lavori. Soddisfatto anche Renato brunetta, per le norme che riguardano la pubblica amministrazione, tra cui la ricetta telematica. LA DENUNCIA Sul fronte opposto in prima fila c’è la Cgil, che ha denunciato gli aspetti incostituzionali in un sit-in davanti a Palazzo Montecitorio. Il sindacato, con Fulvio Fammoni …