Michele Santoro ha formalizzato il ricorso all’arbitrato interno Rai contro la sospensione di dieci giorni – due puntate di Annozero – decisa dal Dg Mauro Masi. Il programma andrà dunque in onda in attesa che il collegio aritrale si pronunci.
«In Italia ci sono regole ben precise, non so quale siano le motivazioni che hanno spinto Santoro a chiedere l’arbitrato. Noi comunque non accettiamo l’arbitrato», replica Masi. Aggiungendo che «un dipendente che manda a quel paese un capo azienda è un caso unico al mondo».
Il conduttore ha intanto annunciato che centinaia di migliaia di adesioni al suo appello stanno pervenendo in queste ore ai vertici Rai. Oltre a quelle arrivate spontaneamente al sito de l’Unità, Santoro ha spiegato che già in trasmissione erano state raccolte oltre mille firme. “Ancora non sappiamo in quanti hanno risposto al nostro appello. I segnali sono molto incoraggianti”. Su Facebook, i fan di Annozero sono 335.600 e, visto che i frequentatori del social network piu’ popolare del mondo sono molto attivi, il ‘bacino’ di firme e’ enorme. Sulla pagina di Facebook, in bacheca, la redazione del programma ha postato l’invito a sottoscrivere l’appello di Santoro che rimanda alla pagina web di Annozero. In home-page si legge un testo, firmato dallo stesso giornalista, in cui si invitano le persone a scrivere all’indirizzo e-mail di Annozero (“molto importante per avere il quadro completo delle adesioni raccolte”) e a quello del presidente della Rai il seguente messaggio: “Gentile presidente Paolo Galimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente”. L’unica incognita riguarda, forse, il fatto che la sottoscrizione debba venire da “abbonati Rai”, anche se Santoro si e’ premurato di aggiungere: “Vi chiedo di raccogliere anche le firme di chi non usa internet”.
Annozero ieri, ha ‘incollato’ al video oltre sei milioni di spettatori, un record stagionale, con il 23,47% di share. “Non commento il dato – ha aggiunto Santoro – posso solo dire che e’ il risultato del lavoro che stiamo facendo. Un lavoro che viene svolto in condizioni molto difficili. La situazione e’ complicata e noi stiamo facendo la nostra parte con passione. C’e’ solo da ringraziare gli spettatori perche’, in realta’, sono loro che fanno tutto e capiscono quali sono i momenti difficili”. Quanto al ricorso in arbitrato, il giornalista ha detto di confidare in una soluzione positiva anche se, “non sappiamo come realmente andare a finire. Ecco perche’, intanto, abbiamo lanciato quell’appello”.
Alcuni lettori più intraprendenti, ci stanno mandando la loro foto con il cartello «Io sono un abbonato Rai e non voglio essere punito al posto di Santoro». Se anche voi volete mandare la vostra immagine, inviatela a questo indirizzo: unisciti@unita.it
da www.unita.it