Giorno: 9 Ottobre 2010

Il Nobel per la pace a Liu Xiaobo. Dissidente cinese in carcere

Barack Obama ne chiede la liberazione, la Francia e la Germania sottoscrivono, il mondo intero si congratula mentre Pechino grida all’ «oscenità » e convoca l’ambasciatore norvegese in Cina. Il premio Nobel al dissidente Liu Xiaobo scuote i rapporti tra oriente e occidente ma crea disaccordi anche tra i suoi sostenitori che si dividono tra chi, come gli Usa, chiede a Pechino un gesto concreto in grado di dimostrare che al salto economico si possa affiancare un’inversione di rotta sul fronte dei diritti umani, e chi, come l’Europa, non trova la forza di una posizione unitaria e, ancora una volta, va in ordine sparso. E desta anche qualche preoccupazione, come dimostra la reazione del segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon che, soddisfatto per l’importante riconoscimento, esprime però la «sincera speranza» che il premio non rappresenti un ostacolo a futuri progressi nell’agenda cinese sul fronte dei diritti umani. La richiesta di liberare «al più presto» Liu, simbolo della lotta per i diritti umani che sta scontando una condanna a 11 anni di carcere, è arrivata dal premio …

"Il Ministro, l’Aritmetica e i Tagli", di Mario Piemontese

Ho letto con attenzione l’intervento che il Ministro Gelmini ha fatto il 5 ottobre in Senato. Un passaggio davvero interessante del suo discorso è il seguente: “Si è molto discusso sull’entità dei tagli al personale docente e amministrativo. Si è più volte lamentata una cura eccessiva, una razionalizzazione non sopportabile per la scuola. Nulla di tutto ciò, perché, se si va a vedere effettivamente la portata di quella manovra, si scopre che a fronte dei 42.000 tagli previsti dal precedente anno, ben 32.000 erano legati ai pensionamenti, e quindi la manovra di fatto si riduce da 42.000 a 10.000 tagli, e anche quest’anno i tagli sono stati di ammontare pari a 25.000 posti ma, considerati ancora una volta i pensionamenti (questi ammontano a 23.000), la differenza è presto fatta, nel senso che il taglio è di 2000 posti: certo non pochi, ma si tratta pur sempre di una manovra che continuo a pensare assolutamente sopportabile e indispensabile per invertire un trend di crescita della pianta organica non proporzionato al fabbisogno effettivo di posti da insegnante …