"In piazza per difendere scuola e atenei pubblici", di Jolanda Buffalini
Macerie è quel che resta della scuola pubblica dopo i tagli che hanno riportato il numero degli studenti per aula a cifre da dopoguerra, abolito laboratori anche nei professionali e la possibilità di studiare due lingue, cancellato l’informatica e ridotto le ore di italiano. Caschetti gialli in testa, dunque, gli studenti delle superiori saranno oggi in 80 cortei annunciati dall’Uds, nelle strade e nelle piazze di 60 città italiane. Ma non saranno soli. Ci saranno anche gli universitari, perché il disegno di legge del ministro Gelmini, in discussione alla Camera, mina – anziché riformare – le fondamenta dell’università pubblica. l’Unione degli universitaria lanciato sul sito costruttori di sapere (costruttoridisapere. it) una foto-petizione: 1600 fotografie con caschetto giallo in testa. Anche Roberto Saviano – raccontano gli studenti dell’Udu di Pavia – ha solidarizzato, accettando una maglietta con la scritta «costruttori di sapere», dopo una conferenza sulla lotta alle mafie. Insieme a ragazze e ragazzi che hanno coniato lo slogan «chi apre una scuola chiude una prigione», ci saranno i sindacati e la rete dei ricercatori e …