Un confronto parlamentare sulle misure da adottare per uscire da unacrisi che, vale per l’Italia ma anche per altri Paesi europei, è ancora al di là dall’essere superata nonostante qualche segnale di ripresa. Il presidente della Repubblica, ad Oporto per partecipare al sesto simposio del Cotec su ricerca e innovazione, ha invitato le Camere, il luogo deputato al confronto, a impegnarsi in una discussione che faccia individuare misure che possano contribuire a condurre il Paese fuori da una crisi segnata da «una ripresa ancora incerta, non uniforme e complessivamente, proprio in Europa, insufficiente». E l’occasione per farlo ci sarebbe già nella prossima sessione di bilancio. «E’ importante -ha detto Napolitano- che si discuta in Parlamento sulle misure da prendere e sul programma nazionale di riforme che dovrà essere presentato da tutti i paesi dell’Unione europea e al quale ha già fatto riferimento il ministro Tremonti», un testimone importante di un governo che si è appena visto riconfermare la fiducia in Parlamento. E, quindi, non deve fare altro che lavorare. NORD E SUD Ma qualunque siano le iniziative per fronteggiare la situazione «incerta» non bisognerà sottrarsi all’impegno di «sostenere l’occupazione, soprattutto giovanile» e considerare «prioritario investire sulla ricerca» che, per l’Italia come per ogni altro paese «è una sfida vitale per la sopravvivenza dell’industria continenatale, per il benessere dei nostri popoli». E, a proposito dell’Italia, il presidente non ha mancato di sottolineare che un divario ancora troppo grande tra le regioni del Nord e del Sud pone oggettive difficoltà che pesano anche nel campo della ricerca. Le parole di Napolitano, l’invito al confronto parlamentare, arrivano dopo un periodo in cui di confronto politico ce n’è stato davvero poco. E la rissa ha rischiato di prevalere. Mentre il Paese reale, i lavoratori, le famiglie, i giovani hanno continuato a scontrarsi con una crisi senza precedenti. Per cercare di superarla sono stati necessari tagli. Ma ancora una volta Napolitano ha sottolineato la necessità di farli in modo che servano davvero a garantire il futuro. «Iltempo dei giochi è finito. Il governo tragga spunto dalle parole del Capo dello Stato e apra finalmente un confronto serio in Parlamento per misurarsi con le oggettive difficoltà in cui si trova la nostra economia, bassa crescita e disoccupazione in primo luogo, e sul programma nazionale di riforme che l’Europa chiede a tutti gli Stati». Così Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria Pd. Per il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando «bene ha fatto il presidente della Repubblica ad esprimere serie preoccupazioni sulla grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese. Un giovane su tre è disoccupato, le aziende continuano a chiudere e molte famiglie non arrivano alla fine del mese».
L’Unità 08.10.10