Giorno: 1 Ottobre 2010

Il Consigli di Stato boccia il Ministero. Istituti sconvolti

Per la riforma Gelmini un colpo basso dal Consiglio di Stato: ribadita l’ordinanza del tar del Lazio che aveva accolto un ricorso dello Snals contro la riduzione dell’orario scolastico nelle classi intermedie di istituti tecnici e professionali. Ora, ad anno scolastico avviato ormai in tutta Italia, le scuole dovrebbero rivoluzionare tutti gli orari settimanali dalla seconda classe in poi, ripristinare i vecchi orari, rifare le cattedre e richiamare gli insegnanti che in seguito alla riforma erano stati dichiarati in sovrannumero. Insomma per l’istruzione tecnica e professionale (in pratica la metà delle scuole superiori) si va verso un caos mai visto. Si paga in tal modo la fretta del ministro che, in risposta alle sollecitazioni di Tremonti che chiedeva alla scuola più sacrifici di quelli previsti dalla riforma, aveva anticipato i tagli dì orari previsti per quest’anno solo alle prime classi anche alle classi successive. Lo Snals aveva impugnato il provvedimento perché privo, come vuole la legge, del parere necessario anche se non vincolante del Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione). Il Tar del Lazio all’inizio …

"Famiglie e imprese senza rete", di Tito Boeri

IL 29 settembre il pensiero di tutti era rivolto ad altro. Poi d’improvviso è comparsa, sul sito del ministero dell’Economia, la prima Decisione di Finanza Pubblica (Dfp). È un documento annunciato dalla riforma delle procedure di bilancio varata a fine 2009. Arriva con mesi di ritardo, stranamente senza che nessuno, neanche dai banchi dell´opposizione, si sia premurato di lamentarne la mancanza. In realtà la Dfp non decide nulla, si limita a fotografare l´esistente. Sarebbe stata utile come cornice per la manovra varata in primavera. Invece arriva con l´autunno annunciando nella premessa di essere non solo la prima, ma anche l´ultima Dfp a vedere la luce, perché il coordinamento delle politiche di bilancio a livello europeo imporrà, d´ora in poi, un diverso titolo e calendario (speriamo rispettato) per questo documento. Ma la vera ragione per cui sarà l´ultima decisione di finanza pubblica è nel voto di fiducia alla Camera che ha certificato come ormai l´unica vera priorità dell´agenda di governo è quella di prendere tempo, sopravvivere, rinviando ai posteri ogni decisione impegnativa. Peccato, perché questa ultima …

Adro. Nuovo esempio di un governo fallimentare

I senatori del Pd chiedono al governo di far rimuovere i simboli leghisti e di riferire in Parlamento. Richiesto il trasferimento del prefetto di Brescia. “Abbiamo definito vergognoso e deplorevole il comportamento del sindaco della giunta leghista di Adro per la decisione di esporre il simbolo del suo partito nella scuola pubblica di Adro. Ma troviamo altrettanto deprecabile la risposta del Governo che oggi, in Commissione Istruzione del Senato, ha di fatto evitato di dare risposte chiare e definitive sui tempi di rimozione dei simboli del Sole delle Alpi, su chi ha l’autorità per farli rimuovere, insomma non ha dato soluzioni al problema.” Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Vittoria Franco, prima firmataria di una interrogazione, sottoscritta dai colleghi del Pd Mariangela Bastico, Mauro Ceruti, Maria Pia Garavaglia, Antonio Rusconi, Anna Serafini , Albertina Soliani e Vincenzo Vita, nonché dai Vicepresidenti del Guppo Pd Senato, Nicola Latorre e Luigi Zanda. I parlamentari hanno chiesto al Governo “di riferire in Parlamento sulle reali intenzioni del ministro per rimuovere quei simboli e per riportare quella scuola …

"I capolavori dell'arte salvati dalla tecnologia", di Irene Tinagli

Chi pensava che l’eredità di tanti grandi artisti del passato fosse destinata ad ammuffire nelle sale più o meno visitate di qualche museo non aveva fatto i conti con l’avanzare delle nuove tecnologie. Proprio in questi giorni Botticelli e i capolavori del Rinascimento fiorentino sono tornati a emozionarci non attraverso una mostra ma da foto digitali in altissima definizione che stanno spopolando sul Web. Nonostante tanti luoghi comuni, arte e tecnologia non sono mai state completamente separate. Dalla creazione di colori che resistessero al tempo, o che consentissero sfumature e certi effetti di luce, alle tecniche e i materiali che hanno consentito sculture sorprendenti e innovative, fino allo sviluppo più recente di luci speciali per mostrare quadri antichi e preziosi senza danneggiarne lo splendore, o all’archiviazione digitale di intere biblioteche regalateci intatte dal tempo ma nascoste nei luoghi più disparati del mondo. Ma le applicazioni della tecnologia all’arte non si fermano qui e continueranno a sorprenderci ed emozionarci in futuro. E questo deve darci gioia e speranza non solo per l’arricchimento culturale che questi progressi …

"Ma nell'agenda manca l'Italia", di Massimo Giannini

Datemi il Lodo, e vi solleverò il mondo. Sarebbe il “titolo” migliore, per la due giorni parlamentare che è valsa al presidente del Consiglio la “fiducia avvelenata” con la quale dovrebbe governare fino al termine della legislatura. E a sentire le sue parole di ieri al Senato, sembra davvero che Silvio Berlusconi abbia in mano i destini dell’universo. Forse non ce ne siamo accorti. Ma ha salvato lui le banche americane dal disastro, convincendo Obama a varare il più grande piano di aiuti della storia americana (mentre tutti sanno che il Tarp nasce alla Casa Bianca dalla testa di Lawrence Summers). Ha salvato lui la Russia, convincendo l’amico Putin a non attaccare la “nemica” Georgia (mentre tutti sanno che a Tbilisi nessuno conosce il Cavaliere). Ha salvato lui il mondo, convincendo Obama a firmare con Putin il trattato sulla riduzione degli arsenali atomici “prima del G8 dell’Aquila” (mentre tutti sanno che a firmare Start 2 è stato Medvedev il 7 aprile di quest’anno, cioè nove mesi dopo il vertice dei Grandi in Abruzzo). L’ultimo stadio …

"Obiettivo Nord, ecco le carte del Pd", di Mariantonietta Colimberti

I Democratici si scaldano per la campagna elettorale sfidando il Carroccio sul suo terreno A Varese, nel profondo nord, dove la festa del 2 giugno viene celebrata senza inno di Mameli e la Lega è stimata al 35 per cento nei sondaggi online del quotidiano locale, l’8 e il 9 ottobre prossimi sbarcherà il Pd con la sua Assemblea nazionale. È il secondo appuntamento nell’ambito del percorso avviato con la prima assemblea programmatica tenutasi a Roma il 21 e 22 maggio di quest’anno. Un percorso attraverso i temi cruciali per un paese, il nostro, da due anni alle prese con la crisi economica e da mesi paralizzato dai conflitti politici che stanno dilaniando governo e maggioranza. Il percorso avviato dal Partito democratico si concluderà nella primavera 2011. L’obiettivo è quello di delineare un progetto riformista complessivo che parli a tutto il paese, pur nella diversità dei problemi specifici delle differenti aree geografiche. Andare al nord a parlare di contenuti significa innanzitutto affrontare la questione fiscale e le difficoltà dei ceti produttivi. Che il governo Berlusconi …

"Chissà chi Kippah", di Massimo Gramellini

Mentre Bossi si scusa con i romani (li aveva chiamati «porci», ma era una battuta), Ciarrapico insulta gli ebrei. Non è facile star dietro al dibattito culturale del centrodestra italiano. Dai banchi austeri del Senato di cui fa parte (e questa davvero non è una battuta), il Ciarra della libertà si chiede se Fini abbia già ordinato la kippah, il copricapo ebraico. Non occorre un grande sforzo di esegesi: secondo un senatore della Repubblica nata dalla lotta al fascismo e a maggior ragione dal rifiuto dell’antisemitismo, gli ebrei vanno tutti accomunati al traditore per antonomasia, Giuda Iscariota. Neanche il cardinal Lefebvre nei giorni di luna piena si era mai spinto a tanto. Come è triste dover parlare di queste persone e di questi argomenti. Però fino a quando si continuerà a considerare un esercizio di folklore lo scempio dei valori con i quali siamo cresciuti, che credevamo condivisi? E col tricolore bisogna pulirsi il sedere, e il Risorgimento fu un complotto dei poteri forti, e la Resistenza non parliamone, e la Costituzione è comunista, e …