Il Consigli di Stato boccia il Ministero. Istituti sconvolti
Per la riforma Gelmini un colpo basso dal Consiglio di Stato: ribadita l’ordinanza del tar del Lazio che aveva accolto un ricorso dello Snals contro la riduzione dell’orario scolastico nelle classi intermedie di istituti tecnici e professionali. Ora, ad anno scolastico avviato ormai in tutta Italia, le scuole dovrebbero rivoluzionare tutti gli orari settimanali dalla seconda classe in poi, ripristinare i vecchi orari, rifare le cattedre e richiamare gli insegnanti che in seguito alla riforma erano stati dichiarati in sovrannumero. Insomma per l’istruzione tecnica e professionale (in pratica la metà delle scuole superiori) si va verso un caos mai visto. Si paga in tal modo la fretta del ministro che, in risposta alle sollecitazioni di Tremonti che chiedeva alla scuola più sacrifici di quelli previsti dalla riforma, aveva anticipato i tagli dì orari previsti per quest’anno solo alle prime classi anche alle classi successive. Lo Snals aveva impugnato il provvedimento perché privo, come vuole la legge, del parere necessario anche se non vincolante del Cnpi (Consiglio nazionale della pubblica istruzione). Il Tar del Lazio all’inizio …