I ricercatori: "abbandonati in un Paese che non capisce il nostro valore", di Adriana Comaschi
Coordina il gruppo di lavoro dell’Alma Mater che, in collaborazione con il Politecnico di Milano, pochi giorni fa ha conquistato le pagine della prestigiosa rivista Nature con una scoperta eccezionale: la prima “fotografia” del meccanismo molecolare alla base della vista umana. Non è un precario: eppure come i ricercatori precari patisce un senso di abbandono crescente, tanto che «la tentazione di andare all’estero è sempre più forte». Succede così che anche Marco Garavelli, 41 anni, ricercatore confermato all’istituto Ciamician dell’ateneo bolognese, si schieri nel fronte dei docenti “agitati”: che per tutta la prossima settimana alle lezioni sostituirà incontri in facoltà per spiegare le ragioni della protesta che ha “paralizzato” l’ateneo. Dal 5 ottobre poi l’incognita: rientrare in classe o continuare la mobilitazione? Loris Giorgini, rappresentante dei ricercatori nel Cda dell’Alma Mater, non si sbilancia: «Sono scelte personali, ma certo nessuno vuole spaccare l’ateneo, faremo quello che unisce di più». Intanto si sfrutterà al massimo la settimana di discussione decretata venerdì dal Senato accademico. Ognuno ha una storia da raccontare. Dentro e fuori l’ateneo: perché se …