Mese: Settembre 2010

"Addormentarsi italiani e svegliarsi ratti", di Ferdinando Camon

Un personaggio di Kafka, destandosi una mattina, si trovò tramutato in scarafaggio: «Che cosa m’è accaduto?», si domandò terrorizzato. Il terrore non lo molla più. Noi, lettori occidentali, pensavamo che il grande scrittore praghese, ebreo, intuisse e rappresentasse gli incubi delle minoranze oppresse: essere declassati da uomini ad animali. Ma pensavamo tutto questo sforzando il cervello, per intuire una condizione che non sarà mai nostra: noi siamo occidentali, siamo europei, siamo cristiani, le condizioni a-umane o sub-umane non possono toccarci, sarebbe una contraddizione della storia, e noi siamo autori di storia, padroni della storia. Noi italiani, poi, siamo il centro della cristianità, il cuore dell’arte e della genialità. Mai saremo visti, dai fratelli europei, come animali repellenti o feroci. Non siamo lupi. Non siamo scimmie. Ed ecco, dalla civilissima Svizzera, e dalla parte più italiana della Svizzera, il Canton Ticino, esce uno spot pubblicitario che ci raffigura come topi, anzi toponi. I toponi sono topi grassi. Perché mangiano molto formaggio. Svizzero. Non lo fanno, ma lo mangiano. Entrano in casa e sbafano tutto. Peggio che …

Università: Ghizzoni (PD), da audizioni bocciatura riforma Gelmini

“Il ministro Gelmini non nasconda la testa sotto la sabbia e tenga conto della pioggia di critiche che le tante associazioni hanno rivolto alla ‘sua’ riforma universitaria”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. “Sostanzialmente tutte le associazioni ascoltate oggi dalla VII commissione di Montecitorio hanno criticato duramente il provvedimento – ha spiegato – perche’ pervaso da una logica centralista e burocratica e che certo non serve a risolvere i veri problemi del sistema universitario italiano”. “Il Pd condivide queste critiche e chiede al governo di ribaltare completamente l’approccio sinora seguito – ha proseguito – Il dramma delle universita’ nasce dal sottofinanziamento dovuto ai ripetuti tagli di questo governo, per cui, per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco chiediamo di rifinanziare subito le universita’ e solo dopo pensare alle necessarie riforme. Il contrario e’ solo un ricatto – ha concluso il capogruppo Pd nella Commissione Cultura della Camera – per ottenere il consenso di quegli atenei che si trovano con l’acqua alla gola”.

"Il made in Italy ora vince con la laurea", di Irene Tinagli

C’è un nuovo made in Italy che si sta facendo strada nel mondo. Un made in Italy che forse da noi non fa molta notizia, perché sfugge agli stereotipi dell’artigiano con il metro che pende dal collo o chino su una forma di parmigiano che tanto amiamo, ma che sta facendo scintille. Sono fenomeni come Grom, catena di gelaterie di alta qualità ormai famosissima; oppure Amorino, altro marchio di gelaterie di lusso nato da due italiani che hanno conquistato la Francia (circa trenta negozi in pochissimi anni). O ancora Christian Oddono, l’italiano che sta sbaragliando il mercato del gelato in Gran Bretagna. I casi di Grom, Amorino e Oddono sono già stati molto citati, ma tutte le attenzioni sono state rivolte al prodotto venduto, il gelato, rivendicando la rinascita di uno dei nostri prodotti più noti nel mondo, più raramente alle persone e alle competenze che ci sono dietro. E invece è proprio lì che dovremmo andare a guardare per trovare il vero trait d’union di queste tre storie e di molte altre in altri …

Compravendita uguale corruzione

La video-dichiarazione di Bersani: “È in corso un’operazione che prelude all’ipotesi del governo Berlusconi-Bossi-Cuffaro. E sono in corso altre manovre, già successe in passato e che si ripetono: se uno promette la rinomina o comunque uno stipendio è corruzione, roba da magistratura”. “Berlusconi in Aula dovrà sottolineare la crisi politica una crisi non rimediabile, che può preludere solo a tentativi di aggiustamento sono poco credibili e il Paese non ha tempo per aspettare. Noi chiederemo al governo di prendere atto della situazione, di andarsene e di rimettersi alla decisione del Presidente della Repubblica e delle Camere”. Così il segretario Pd Pier Luigi Bersani in merito al prossimo intervento di Berlusconi alle Camere. “È in corso – ha continuato Bersani – un’operazione che prelude all’ipotesi del governo Berlusconi-Bossi-Cuffaro. Ma poi sono in corso altre manovre, già successe in passato e che si ripetono: se uno promette la rinomina o comunque uno stipendio è corruzione, roba da magistratura”. “Se uno promette una rinonima, e nel caso di mancata rinomina, uno stipendio, compie un atto illegale” dice ils …

"La trave dell´offshore nell´occhio del Cavaliere", di Giuseppe D'Avanzo

Quello che vale per ciascuno di noi, vale per Silvio Berlusconi? L´etica pubblica che vincola gli attori politici, obbliga anche il Cavaliere? E, soprattutto, la legge è uguale anche per il capo del governo? Sono le domande che attendono una risposta mercoledì quando Berlusconi terrà alla Camera un discorso che i suoi annunciano memorabile. Vedremo se lo sarà davvero. Di certo, il capo del governo è atteso a una prova decisiva e ci si augura che, come al solito, non giochi la partita da parolaio fumigante trasformando la notte in giorno, il bianco in nero. Anche perché quegli interrogativi si sono irrobustiti dopo il pubblico chiarimento offerto dal presidente della Camera. Bene, c´è un bruscolo nell´occhio di Gianfranco Fini. È colpevole forse di aver dato fiducia a un “cognato” scavezzacollo. Ipotizziamo la scena peggiore (finora non dimostrata). Il “cognato” ha imbrogliato il presidente della Camera. Ha simulato la compravendita della casa di Montecarlo. In realtà, se l´è comprata nascondendo la proprietà diretta dietro il paravento di una società off-shore dell´isola caraibica di Santa Lucia. Se …

"Woodstock qualunque", di Pierluigi Castagnetti

E intanto torna l’Uomo qualunque. Mentre noi continuiamo a fissare la punta delle scarpe come dice Bersani, a saltellare da un convegno di corrente all’altro, a passare dalla lettura del documento dei “giovani turchi” a quello “dei 75”, i nipotini dell’Uomo qualunque sono tornati in politica: «Né con la destra, né con la sinistra, ma al di sopra». Diceva così anche il loro nonno, quel Giannini che nel dopoguerra si era messo in testa di sconvolgere gli equilibri della politica italiana. Due giorni fa a Cesena, nella kermesse organizzata da Beppe Grillo, abbiamo sentito discorsi non nuovi, e sicuramente non utili al paese. Non pentiti e non appagati dei risultati prodotti alle recenti regionali del Piemonte, hanno deciso infatti di ripetersi al livello nazionale. C’è da giurarci che, proprio alla luce del risultato piemontese, oltre allo spazio che sapranno conquistarsi nella rete, ai grillini saranno riservati spazi copiosi, gratuiti e non disinteressati, dai media soprattutto quelli legati alla destra. È la democrazia, bellezza!, verrà detto. È vero, è la democrazia e allora come reagire, per …

"Senza sviluppo non c'è benessere", di Laura Matteucci

Io vedo in giro delle Ferrari, qualcuno in questo Paese s’è arricchito. La domanda è: a spese di chi? L’impoverimento medio è un fatto accertato, confermato da molti indicatori, i dati sul pil, sui consumi, adesso anche dagli ultimi della Cgil sulla perdita di potere d’acquisto dei salari. Del resto, anche quelli di Confindustria sul crollo della produttività oraria sono un altro lato della stessa medaglia. L’Italia arretra: qualcuno è diventato più ricco, anche molto, ma la maggior parte degli italiani è tangibilmente più povera».Giacomo Vaciago, direttore dell’Istituto di economia e finanza alla Cattolica di Milano,commenta lo studio Ires-Cgil sulla crisi dei salari, che hanno perso oltre 5mila euro di potere d’acquisto in 10 anni. Perchè indietreggiamo, professore? «In questi anni abbiamo fatto l’elenco dei capri espiatori, dall’euro alla recessione, che in questo caso, trattandosi di uno studio relativo all’ultimo decennio, non può certo essere la causa principale. Io credo che il problema sia lo sviluppo, che nessun governo si è mai posto come priorità. Adesso Emma Marcegaglia (leader di Confindustria, ndr) esorta ad una …