Mese: Settembre 2010

"Università, in mille alla protesta Manifestazione dei ricercatori a Ingegneria, offerta formativa a rischio", di Davide Berti

Erano in mille . E non solo ricercatori. Una manifestazione non di protesta partitica, nessuno schieramento e nessuna bandiera, ma una vera e propria presa di coscienza che così non può funzionare. La bilancia dell’università italiana è ormai totalmente sbilanciata verso l’emergenza e la crisi, ed è difficile pensare, in tempi brevi, ad una soluzione di equilibrio. Ieri, sul palco allestito per l’occasione nel cortile di Ingegneria, si è parlato soprattutto di responsabilità, e i ricercatori si sono presi le loro: «Siamo qui – attacca uno dei portavoce dei ricercatori della facoltà, Francesco Leali – perché vogliamo spiegare che tagliare la ricerca è l’errore più grave che si possa fare». I ricercatori hanno parlato alle centinaia di studenti raccolti nel campus:«La difficile situazione dei conti pubblici rende senza dubbio necessari dei tagli, ma non è scontato che questi avvengano a scapito della ricerca, ossia uno dei fattori trainanti per lo sviluppo del Paese . Ecco perché chiediamo di essere uniti e di comprendere questa nostra presa di posizione, ovvero la non disponibilità alla didattica» . …

Università: Franceschini scrive a Fini: non soffocare il dibattito

Lettera al presidente della Camera da parte del capogruppo del Pd per assicurare il pieno rispetto dei tempi e delle procedure nella discussione al ddl sulla riforma dell’Università. Il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini fa appello al presidente della Camera Gianfranco Fini, “nel suo ruolo di garante del buon andamento dei lavori della Camera,” perché la riforma dell’Università, in esame presso la VII commissione, abbia tempi adeguati e appropriati per la discussione e l’approvazione finale. In una lettera, Franceschini evidenzia che “sebbene il disegno di legge in oggetto (“norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché la delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”) sia stato assegnato alla Commissione competente il 3 agosto u.s., l’esame dello stesso è iniziato solo il 15 settembre e il termine per la presentazione delle proposte emendative è stato fissato in Commissione per il 30 settembre p.v., anticipandone addirittura la scadenza rispetto all’originaria previsione indicata nel 4 ottobre.” “Non sfugge certamente – aggiunge Franceschini – l’esiguità dei tempi …

"Contro le donne. Consultori: la controriforma parte dal Lazio" di Giulia Rodano

Il Consiglio regionale del Lazio ha avviato l’iter di discussione della proposta di controriforma della legge istitutiva dei consultori familiari, presentata da Olimpia Tarzia, presidente del Movimento per la vita del Lazio e consigliere regionale della lista Polverini. Se la legge fosse approvata, i consultori familiari nel Lazio scomparirebbero, per essere sostituiti da confuse, non solo private ma confessionali strutture di consulenza alla famiglia, naturalmente solo quella fondata sul matrimonio. Il patrimonio costruito in trent’anni che ha fatto del consultorio un esempio di lavoro d’équipe per prendere in carico le donne, le coppie, gli adolescenti per tutelarne la salute riproduttiva, renderne consapevoli e libere le scelte verrebbe cancellato. Il lavoro compiuto per promuovere la procreazione responsabile, contribuendo, come dimostrato, a far diminuire il numero degli aborti, verrebbe bruscamente interrotto. La porta aperta libera, gratuita, esente da ticket per tante donne, sole, deboli, oggi per tante immigrate, verrebbe chiusa. Cosa verrebbe creato al posto dei consultori pubblici, liberi e gratuiti? Basta leggere la presentazione della legge: «Non più strutture deputate a fornire una serie di servizi …

"La macchina della paura", di Roberto Saviano

Ho detto ieri, dialogando con i lettori e gli spettatori di Repubblica Tv, che ormai la politica in Italia è una cosa buia, che non appassiona più nessuno, né chi la fa, né chi la segue. Su questa affermazione mi hanno scritto in tanti, che credo abbiano condiviso con me questo sentimento di impotenza, avvertito talvolta come un impedimento, la denuncia di qualcosa che ostruisce la partecipazione, il normale rapporto che un cittadino deve avere con la vita pubblica del suo Paese. E insieme, c´è un altro sentimento in chi mi scrive: rabbia e ribellione per sentirsi espropriati dalla politica come strumento di impegno e di cambiamento, rifiuto di accettare che questa stagnazione prevalga. Chi analizza fatti, episodi e metodi della politica italiana, in questo momento, non può che avere una reazione di spavento e pensare: non è per me. Ricatti, timori, intimidazioni. Tutti hanno paura. Anche io ho paura: non ho nulla da nascondere, con la vita ridotta e ipercontrollata cui sono costretto, ma sento questo clima di straordinaria ostilità, e vedo l´interesse a …

I ricercatori universitari contro la riforma Gelmini: «O cambia o proseguiremo la protesta», di Claudio Tucci

I ricercatori universitari chiedono alla Camera di modificare il Ddl Gelmini e annunciano battaglia: «se non avremo risposte positive, continueremo a dichiararci indisponibili alla didattica, l’unico strumento di protesta che abbiamo», hanno sottolineato ieri in audizione alla commissione Cultura di Montecitorio, dove è alle battute conclusive l’esame della riforma degli atenei. Il Governo per ora prende appunti e attraverso la relatrice al Ddl, Paola Frassinetti (Pdl) risponde che la via maestra per sbloccare la situazione dei ricercatori, che a causa della riforma rischiano di rimanere incastrati in questo ruolo a vita, passi attraverso i concorsi, che però in molti atenei sono bloccati per via della carenza dei fondi. Ma non è escluso, ha aggiunto Frassinetti, che presenterò emendamenti al provvedimento, concordati con il ministro Gelmini”, probabilmente direttamente in aula, dove il testo dovrebbe approdare il 4 o il 5 ottobre. Del resto, ha aggiunto, la discussione sul provvedimento è stata «ampia e approfondita e ha visto prender parte agli interventi anche diversi deputati di altre commissioni». Saranno emendamenti «poco significativi», hanno commentato i rappresentati della …

"Il Pd prepara l’intesa anti-Bossi", di Rudy Francesco Calvo

La linea d’attacco del partito di Bersani. La scelta del governo di porre la fiducia sulle dichiarazioni che Berlusconi renderà oggi alla camera sottrae qualsiasi margine di manovra ai dissidenti della maggioranza, che non potranno presentare propri documenti, ma anche all’opposizione, che su quei documenti poteva ipotizzare una forma di convergenza, magari sotto forma di un’astensione. All’interno del Partito democratico, infatti, sono ormai tutti convinti della necessità di sostenere in qualche modo lo sganciamento dei finiani dalla maggioranza, aiutando al contempo il nascituro Terzo polo a prendere forma. Il modello è quello della Sicilia dove, nonostante i mal di pancia trasversali agli schieramenti interni, il Pd ha scelto praticamente all’unanimità di sostenere il governo Lombardo con Fli, Udc, Mpa e Api. «Noi ripetiamo che la maggioranza berlusconiana è in crisi – spiega Paolo Gentiloni, uno dei promotori del documento dei 75 – il nostro compito deve essere quello di accelerarne l’esito ». Uno dei modi possibili poteva essere quello di astenersi su un eventuale documento promosso dai “terzisti” all’interno della seduta di oggi alla camera. …

"Il cavaliere tira a campare", di Curzio Maltese

Alla fine Berlusconi ha deciso di morire democristiano. Dopo tanti proclami incendiari, le roboanti minacce leghiste, la guerra mediatica al «traditore» Fini, il presidente del Consiglio stamattina si presenta alla Camera con un bel discorso doroteo che gli consenta di tirare a campare ancora qualche mese, magari un anno o due, grazie alla benevolenza dei “traditori”. È una scena da commedia dell´arte, come ammirare Capitan Fracassa che rinfodera la spada e tira fuori vino e tarallucci. E il popolo, la famosa gente, cui era delegato il «giudizio di Dio» sulla spaccatura nel centrodestra? Le invocazioni di elezioni subito, a ottobre, novembre, fosse pure a Natale? Niente, il popolo può attendere. In poltrona, davanti a questo spettacolo ridicolo messo in scena dal grande fustigatore dei teatrini della politica. Ma più teatrino di questo, dove s´è mai visto? Berlusconi e Fini sono nemici mortali, nel senso che ormai la sopravvivenza politica dell´uno è alternativa a quella dell´altro. È chiaro a tutti. Eppure oggi li vedremo votare compatti i cinque punti di un governo il cui obiettivo si …