Mese: Settembre 2010

Università, Pd abbandona ufficio presidenza commissione Cultura

Ghizzoni, governo chiede iter rapido, ‘mance’ non ci fanno cambiare idea su riforma sbagliata. “Il partito democratico abbandona l’ufficio di presidenza della commissione Cultura per protestare contro la richiesta del governo di una accelerazione dei tempi dell’esame della riforma universitaria”. Lo rende noto la capogruppo democratica della VII commissione di Montecitorio, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “è una richiesta inaccettabile che tradisce tutte le dichiarazioni di disponibilità ad un confronto fatte in questi giorni dal ministro Gelmini. Questa non è di certo la riforma che serve all’università e non saranno certo le piccole mance a farci cambiare idea. E poi – conclude – non accettiamo questa chiusura pregiudiziale a quel confronto tra le forze politiche che il sistema universitario ci richiede”.

"Perché dovremmo essere contenti?", di Giuseppe Caliceti

Cara Gelmini, lei continua a parlare di riforma epocale. In realtà si tratta di un grande pasticcio. I suoi tagli sconsiderati a fondi e personale mettono in ginocchio la scuola pubblica e depotenziano ai minimi storici l’offerta formativa a studenti e alunni. E in più di un punto contraddice alcuni articoli della nostra Costituzione e alcune leggi dello Stato che dovrebbe conoscere. Bisognerebbe che si informasse di più. Bisognerebbe che sapesse come i tagli alle elementari, cancellando la compresenza, di fatto cancellano il tempo pieno, fatto di tempi distesi e lavoro a piccoli gruppi di livello, laboratori e uscite didattiche, trasformandolo in una sorta di doposcuola che penalizza fortemente la qualità dell’apprendimento e dello star bene a scuola degli alunni. Bisognerebbe che tenesse sempre presente come i Paesi Ocse spendono in media il 5,7% del Pil per il loro sistema scolastico, mentre l’Italia spende solo un vergognoso 4,5%. E rileggesse la nostra Costituzione quando parla di scuola laica e gratuita. Mentre oggi i genitori degli alunni devono sborsare contributi. In alcuni casi anche di 150/200 …

"Uccide i genitori e li getta nel lago: erano un peso", di Ferdinando Camon

Adesso la speranza è che il figlio che ha ucciso i due anziani genitori, gettandoli nel Lago di Garda, non l’abbia fatto per le ragioni che, in modo confuso, trapelavano ieri sera. Perché se le ragioni fossero quelle, allora il delitto sarebbe, non il più atroce, perché un parricidio-matricidio è sempre atroce, ma il più allarmante. Per tutti noi. Venivan fuori, ieri sera, ragioni di soldi: nonostante che i due anziani fossero pensionati, il figlio avrebbe dichiarato che «avevano pensioni troppo basse». A queste ragioni si sovrapponevano i disturbi mentali del figlio, la depressione. La speranza è che questi disturbi coprano tutte le altre cause. Perché altrimenti questo non sarebbe il caso del figlio che fa fuori i genitori perché hanno molto denaro e vuol impossessarsene (come Maso, come Carretta), ma un caso di nuova specie, un figlio che fa fuori i genitori per punirli perché hanno poco denaro, non sono in grado di darne anche a lui. Pensioni basse, non meritano di vivere. I genitori avevano 76 anni lei e 75 lui, il figlio …

Scuola Adro: Ghizzoni (Pd), Gelmini viene meno al suo ruolo istituzionale

“Ancora una volta abbiamo avuto la prova che il ministro Gelmini viene meno al suo ruolo istituzionale: se un genitore vuole portare suo figlio a una manifestazione pubblica è libero di farlo, ma un sindaco non può occupare uno spazio pubblico come è la scuola con simboli di partito, spinto solo dalla sua ideologia, come sta avvenendo ad Adro. Il ministro della Pubblica istruzione deve essere il garante della funzione educativa della scuola che non può essere appannaggio di nessun partito. Mariastella Gelmini ha mostrato solo i suoi tentennamenti, negando per l’ennesima volta una netta condanna contro le scelte del sindaco di Adro, senza dare un’indicazione concreata per ripristinare la legalità”. Lo afferma Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd nella commissione Cultura di Montecitorio. ****** Scuola Adro: Corsini (Pd), Gelmini non competente, Maroni si sottrae “Sul caso della scuola di Adro, in provincia di Brescia, la risposta del ministro Gelmini al question time, è stata contraddittoria ed evasiva e il suo comportamento inerte ed inefficace, tanto che non ha fornito nessuna indicazione concreta affinchè sia ripristinata …

"Fincantieri. Si muova il governo. Sciopero di 8 ore in ottobre", di Giuseppe Vespo

Nuove proteste e nuovi dettagli. Il piano di Fincantieri continua ad agitare la cantieristica navale. Lunedì il colosso di Stato controllato da Fintecna incontrerà a Roma i sindacati, che hanno già bocciato il piano come «irricevibile» e indetto lo sciopero nazionale per il primo ottobre. Sono in ballo 2.450 posti di lavoro (indotto escluso), il ridimensionamento del cantiere di Sestri Ponente e la chiusura di Riva Trigoso e di Castellammare di Stabia, destinati a trasformarsi in porti turistici. L’azienda per adesso si limita a sottolineare che si tratta di una «bozza di studio» che non è stata ancora discussa. Ogni decisione, dicono, è rimandata al prossimo cda di gruppo che non è previsto a breve. Tuttavia, a causa della «grave crisi del mercato Fincantieri cerca di prefigurare i vari scenari, anche per non farsi trovare impreparata». Scenari che non piacciono affatto a sindacati e a lavoratori, che ieri hanno ripreso scioperi e manifestazioni dopo quelle dei giorni scorsi. TENSIONE Nel cantiere di Palermo la polizia ha cercato di sgomberare la piattaforma petrolifera della Saipem «Scarabeo …

"Walter, conta anche il metodo", di Piero Fassino

Caro Walter, in uno dei molti tuoi interventi di questi ultimissimi giorni hai scritto: «Discutere non è dividersi, mai. Noi dobbiamo essere una grande macchina democratica». Giusto. Ma proprio per questo – e per l’esperienza di dirigente che hai – sai che, se si parte con il piede sbagliato, la macchina rischia di bloccarsi. Proporre un documento di riflessione non solo è legittimo, è utile. Ma se si vuole che venga recepito come tale, allora non è indifferente come lo si propone. Tu che, più di ogni altro, sei esperto di comunicazione sai che un messaggio viene recepito non solo per quel che dice, ma per come è proposto. Il metodo è sostanza. C’erano molti modi per proporre la tua riflessione. In vista della direzione di domani potevi renderla pubblica, come contributo a quella discussione. Oppure potevi proporre a tutta Area Democratica – di cui fai parte – di assumere quel documento. Se proprio era necessario avere il consenso dei parlamentari potevi far arrivare il documento a tutti i deputati e senatori – comunque si …

"Regolamento formazione iniziale degli insegnanti, un'occasione perduta", di Fabrizio Dacrema

Il nuovo regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti fornisce un’ulteriore conferma della vacuità politica del Ministro Gelmini. Questa è una della poche materie in cui il Ministro ha deciso senza essere sotto il comando dei tagli ordinati da Tremonti. Avrebbe quindi potuto fornire qualche prova dei sui proclamati intenti di modernizzazione della scuola. Invece tutti i nodi che si è trovata di fronte o li ha lasciati irrisolti o li ha sciolti in senso conservatore. Parliamo di una di quelle vicende – la formazione iniziale degli insegnanti – in cui la politica scolastica italiana ha accumulato enormi ritardi. Solo i decreti delegati del 1974 (conquistati con la minaccia di sciopero generale dei sindacati confederali) stabiliscono finalmente che per insegnare è necessaria una formazione specialistica e universitaria. Passano però altri 16 anni prima che il Ministro dell’Università Ruberti predisponga i percorsi e si deve aspettare il 1998 per trovare un Ministro dell’Istruzione – Berlinguer naturalmente – che metta in atto questa riforma. Prendono così avvio i corsi di laurea in scienze della formazione primaria e le …