Mese: Settembre 2010

"Federalismo, standard meno severi per la sanità", di Roberto Petrini

Saranno tre le Regioni «pilota» utilizzate per determinare i costi standard cui dovrà uniformarsi il Sistema sanitario nazionale. Saranno scelte su una «platea» delle cinque che hanno i bilanci in ordine ma considerando anche la «qualità», l´«efficienza» e l´«appropriatezza» dei servizi. E´ questa la formula individuata dal governo per determinare i cruciali parametri nella sanità, ovvero i tetti di spesa per le prestazioni cui dovrà uniformarsi l´intero sistema nazionale. Si apre la strada all´ingresso tra i benchmarck anche ad una Regione del Sud, con tutta probabilità la Basilicata. La nuova formulazione è contenuta nell´ultima bozza di decreto sul federalismo intitolata «Disposizioni in materia di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario» e composta di cinque articoli. La bozza ora sarà esaminata dalla Conferenza Stato-Regioni non prima di essere vagliata dalla commissione degli assessori al Bilancio e della Sanità guidata da Romano Colozzi. Tutto scatterà dal 2013. Il nuovo meccanismo è più morbido del precedente che circoscriveva le Regioni benchmarck a quelle con il solo bilancio in pareggio. Il requisito del bilancio in …

"Dal Veneto la scalata verde alle fondazioni", di Gianni Del Vecchio

Chi sostiene che la Lega non ha uomini né mordente nelle fondazioni bancarie e che queste ultime continuano e continueranno a essere governate da ex democristiani dice una mezza verità. Mezza perché è vero che attualmente il Carroccio non occupa ruoli chiave tali da poter influenzare direttamente la gestione delle banche ed è vero che sono tutti appannaggio di vecchi dc. Ma è anche vero che la tornata di rinnovi nei consigli delle fondazioni, che è appena cominciata e si chiuderà fra due anni, rivoluzionerà lo status quo: ci sarà una bella infornata di consiglieri in quota Lega che, se non riuscirà a far eleggere un padano alla guida di questi enti, sicuramente influenzerà, e non poco, la gestione degli istituti di credito. Insomma, in via diretta o indiretta, comunque i leghisti metteranno le mani sulle banche. E sarebbe strano il contrario, visto che a loro spetta solamente capitalizzare il boom elettorale alle regionali, provinciali e comunali degli ultimi due anni. Del resto i primi segnali dell’inizio di questa nuova stagione nel mondo delle fondazioni …

"Proteggere l'arte ma non limitare la libertà in rete", di Marco Zatterin

Il Parlamento europeo ritiene che scaricare o scambiare un file senza autorizzazione su Internet possa essere un reato penale punibile con la galera. Lo afferma nella relazione scritta dalla conservatrice francese Marielle Gallo e approvata ieri con una buona maggioranza, un testo di indirizzo che invita la Commissione Ue a legiferare «sui diritti della proprietà intellettuale» secondo la linea dura «à la Sarkozy». E’ il segnale che avvia un processo politico certo lungo e crea i presupposti per temere che qualcuno possa un giorno avere il potere di limitare in modo arbitrario la libertà di accesso alla «world wide web». L’esigenza è reale. La rapidità del cambiamento tecnologico ha superato la capacità di reazione dell’industria dell’intrattenimento, soprattutto di quella musicale, incapace di affrancarsi da schemi obsoleti. Lo scambio illegale dei file ha danneggiato soprattutto gli artisti meno gettonati e rivoluzionato la fruizione di immagini e suoni. Molti, fra cui la Gao che vigila sui conti del governo Usa, hanno comunque fatto notare che le cifre allarmanti diffuse dall’industria erano state gonfiate e che bisognava valutare …

"Così ha lavorato la macchina del fango", di Giuseppe D'Avanzo

Ora, tra Berlusconi e Fini, tutto ritorna in alto mare. Come prima. Se è possibile, peggio di prima. Molto peggio. Va per aria la pace concordata per scrivere insieme una legge immunitaria costituzionale e quindi la road map che avrebbe consentito al governo di vivacchiare per lo meno fino ai primi mesi del 2012 quando il referendum confermativo avrebbe dovuto decidere il destino della legislatura. Che cosa è accaduto? Perché il presidente della Camera ha chiesto ai suoi “ambasciatori” Italo Bocchino e Giulia Bongiorno di chiudere ogni canale di comunicazione e trattativa con il ministro della Giustizia Alfano e l´avvocato del Cavaliere Ghedini? Quali evidenze hanno convinto Fini che quella trattativa politico-legislativa è una falsa trattativa, una trappola, soltanto un modo per temporeggiare in attesa che si concluda il character assassination; una parentesi tattica per dar modo agli “assassini politici” di concludere il lavoro sporco di demolizione di ogni affidabilità pubblica del co-fondatore del Popolo della Libertà? La risposta che si raccoglie negli ambienti vicini al presidente della Camera non è ambigua: «Fini ha qualche …

"Il governo è salvo l'Italia no", di Michele Brambilla

A prima vista la notizia del «no» all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche che riguardano l’ex sottosegretario Cosentino sembra una buona notizia. Se fosse passato il «sì» il governo sarebbe entrato in agonia, per tirare le cuoia da qui ad – al massimo – un mese. Sarebbero stati ben pochi a rallegrarsene davvero. Sicuramente la Lega e Di Pietro, che alle urne ne avrebbero tratto profitto: ma proprio quel profitto avrebbe reso il Paese ancora più ingovernabile di quanto non sia già. Chiunque abbia a cuore non il proprio interesse particolare, ma quello generale, sa che mai come ora, malmessi come siamo, abbiamo bisogno di un governo. Anche il presidente Napolitano, una delle poche figure davvero di garanzia, s’è augurato che l’esecutivo tenga, perché il momento non è tale da poter permettere salti nel buio. No sarà eccezionale, questo governo: ma come diceva Caterina II di Russia è meglio uno Stato con cattive leggi applicate che uno con buone leggi non applicate. Tuttavia lo spettacolo offerto ieri alla Camera è stato talmente desolante, anzi mortificante, da far …

Cosentino, la Camera nega l’uso delle intercettazioni

Con il voto segreto negato l’uso delle intercettazioni con 308 sì e 285 no. Bersani: “Lega ancora una volta complice”. Franceschini: “mancano 15 voti, fatto gravissimo”. Orlando: “Cosentino ammette finalmente che il collante di larga parte di questa maggioranza è la ricerca dell’impunità. L’aula della Camera ha respinto la richiesta di autorizzazione all’uso delle intercettazioni che riguardano Nicola Cosentino, parlamentare e coordinatore del Pdl in Campania, ex Sottosegretario all’economia dell’attuale governo. Gli ascolti dei nastri quindi non potranno essere utilizzati per le indagini sui suoi collegamenti con la camorra. I sì per respingere la richiesta sono stati 308, i no 285. A votare no sono stati Pd, Idv, Fli, Udc e Api. A votare sì sono stati Pdl e Lega. Pierluigi Bersani, dopo l’esito delle votazioni ha parlato di “voto inaccettabile ed indecoroso. Il centrodestra cerca la sua sopravvivenza difendendo un deputato su cui pesano gravissime accuse”. “La Lega – ha dichiarato il Segretario del Pd -per l’ennesima volta è stata determinante nel sostenere decisioni vergognose dal lato della moralità pubblica. Se ne assumerà la …

Università, Pd a Tremonti: nuove risorse? Cominci a ridare il maltolto

Ghizzoni: Governo ha scippato 1,5 miliardi di euro a università “Ma quali nuove risorse! Il governo cominci a ridare il maltolto, che è più di un miliardo e mezzo di euro, solo dopo si potrà cominciare a parlare di ‘nuove risorse’”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta quanto dichiarato dal ministro dell’economia, Giulio Tremonti che nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro Gelmini ha detto che nel Dl di fine anno vi saranno nuove risorse per la riforma universitaria. “La fantomatica ‘ridotazione per un sistema universitario profondamente cambiato’, di cui parla Tremonti, è una bufala perché il ddl Gelmini, per la quantità di deleghe e di decreti attuativi necessari, non muterà nulla nell’immediato. La verità è che servono risorse subito per garantire il funzionamento delle università. Chiediamo quindi che nel decreto di fine anno il governo rimetta il miliardo e mezzo di euro che ha ‘scippato’ agli atenei”. ****** Il comunicato stampa dell’On Ghizzoni risponde alla conferenza stampa che si è tenuta oggi …