"Povero professore", di Emiliano Fittipaldi
Qualche mese fa, a Sondrio, un insegnante cinquantenne, dopo aver inutilmente richiamato i suoi alunni che vociavano durante la lezione, ha aperto la finestra, è salito sul cornicione ed ha minacciato di buttarsi di sotto. I colleghi, dopo un po’, l’hanno convinto a soprassedere. È andata bene: lo scorso marzo un collega di Genova si era lanciato davvero dal tetto del suo palazzo, depresso dopo una denuncia per molestie presentata ai carabinieri da una studentessa. Meno drammatico, ma assai spiacevole, l’episodio accaduto tempo prima a un professore di disegno di Novara, Luigi Sergi, colpito con un dritto in piena faccia da un alunno disubbidiente. Stessa sorte toccata tra il 2009 e il 2010 a un collega di educazione artistica di Prato (il pugno l’ha dato un padre fuori controllo), a due docenti di istituti di Scampia e Acerra (in quest’ultimo caso l’insegnante è stata aggredita dalla madre di un’alunna con una rivista sbattuta in testa) e a un insegnante di Quarto Oggiaro, periferia difficile di Milano, che nella zuffa seguita a un rimprovero è stata …