«Prima della didattica viene la genetica», sentenzia un professore del Conservatorio di Milano su Facebook, la piazza di Internet dove si chiacchiera con le dita e spesso si straparla, anzi si strascrive. «Prima della didattica viene la genetica» e quindi ha proprio ragione quell’assessore di Chieri che a scuola vuol separare i bambini disabili dai «normali». Per quanto la soluzione ottimale sia ancora un’altra: «Alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare», rievoca nostalgico il prof, «perché stiamo decadendo geneticamente e una pseudoscienza senza bussole fa campare persone che non dovrebbero». Guai a dargli del nazista («cosa che non sono») o del razzista («inconcepibile»). Lui è «una persona che ragiona liberamente» e, ragionando ragionando, scrive: «Prima della didattica viene la genetica».
Che peccato. Perché se invece fosse venuta prima la didattica, durante il suo lungo corso di studi il professore avrebbe imparato che dalla Rupe Tarpea i romani non gettavano i disabili, ma i traditori della patria. Era a Sparta che selezionavano la razza abbandonandone i frutti meno ortodossi sul monte Taigete. E poiché la cultura è come le ciliegie e ogni nozione se ne tira dietro un’altra, il prof avrebbe potuto riflettere sul destino singolare degli spartani, che – unici nel mondo greco – non hanno lasciato all’umanità uno scultore, un architetto, un filosofo, un musicista. Non sarà che, a furia di «spuntare» quelli che ritenevano imperfetti, si ritrovarono con una massa di bietoloni allergici al nuovo e al diverso come certi contemporanei?
La Stampa 30.09.10
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Scuola. Pd, Gelmini intervenga su parole deliranti dell’insegnante di Milano
“Il ministro Gelmini intervenga al più presto nei confronti dell’insegnante del Conservatorio di Milano che ha usato parole deliranti contro persone diversamente abili. Quelle dichiarazioni gettano un’ombra pesante sulla capacità educativa del medesimo insegnante”. Lo ha detto Emilia De Biasi, deputata Pd che ha presentato una interrogazione al ministro dell’Istruzione, Gelmini.
“Il signor Johanne Maria Pini – prosegue De Biasi -, compositore e docente di armonia al Conservatorio di Milano ha pubblicato su Facebook frasi gravissime contro l’inserimento di persone disabili nella scuola. lo stesso Pini, nel corso del dibattito sulle sue dichiarazioni avrebbe confermato le sue opinioni con affermazioni relative alla eccessiva disomogeneità delle classi e alla funzione attuale della scuola. Il ruolo che ricopre questo insegnante gli impone un’etica pubblica che rispetti i diritti umani e il dettato costituzionale. Si rende sempre più necessario iniziare una campagna formativa nelle scuole di ogni ordine e grado che valorizzi la cultura del rispetto fra le persone”.