“Ancora una volta abbiamo avuto la prova che il ministro Gelmini viene meno al suo ruolo istituzionale: se un genitore vuole portare suo figlio a una manifestazione pubblica è libero di farlo, ma un sindaco non può occupare uno spazio pubblico come è la scuola con simboli di partito, spinto solo dalla sua ideologia, come sta avvenendo ad Adro. Il ministro della Pubblica istruzione deve essere il garante della funzione educativa della scuola che non può essere appannaggio di nessun partito. Mariastella Gelmini ha mostrato solo i suoi tentennamenti, negando per l’ennesima volta una netta condanna contro le scelte del sindaco di Adro, senza dare un’indicazione concreata per ripristinare la legalità”.
Lo afferma Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd nella commissione Cultura di Montecitorio.
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Scuola Adro: Corsini (Pd), Gelmini non competente, Maroni si sottrae
“Sul caso della scuola di Adro, in provincia di Brescia, la risposta del ministro Gelmini al question time, è stata contraddittoria ed evasiva e il suo comportamento inerte ed inefficace, tanto che non ha fornito nessuna indicazione concreta affinchè sia ripristinata la legalità in quella scuola, oggi simbolo di un partito e non della ricerca, del dialogo, della tolleranza”. Lo ha detto Paolo Corsini, deputato del Pd e primo firmatario dell’interrogazione a risposta immediata sulla scuola di Adro “ormai espressione del regime “leghista-padano” – sostiene Corsini – visto che i simboli leghisti sono stati ovunque collocati, dai banchi agli zerbini, dai cestini dei rifiuti ai tavoli. In realtà, avevamo rivolto la nostra interrogazione – precisa ancora Corsini – al ministro dell’Interno che è quello competente a risolvere questa odiosa faccenda: purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che Maroni si è sottratto a questo suo compito, forse perché si sente in imbarazzo rispetto ad un sindaco che non riconosce l’autorità dello stato e del governo e si affida al verbo di Bossi in quanto capo di partito”.