«Così spariscono i soldi per l'edilizia scolastica», di Cinzia Gubbini
Ci sono ma non si vedono. O forse neanche ci sono? È un bel mistero quello dei fondi stanziati in finanziaria per l’edilizia scolastica. Soldi di cui non si parla mai, visto che la polemica negli ultimi mesi si è concentrata sui 358 milioni del Fondo per le aree sottosviluppate (Fas), che secondo le regioni meridionali sono stati «scippati» dalle regioni del nord. Fatto sta che la legge finanziaria 2010 prevede lo stanziamento «fino a 300 milioni di euro» per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, in un comma dove non si fa altro che parlare di «massima celerità» e di «immediatezza». Invece non se ne è ancora fatto niente, e soprattutto si viene a scoprire che per ora i fondi a disposizione sono solo 130 milioni. Ma lo «scandalo» è un altro. E cioè che di fronte a una vera emergenza nazionale, quella delle «sgarrupatissime» scuole italiane, di punto in bianco salta fuori che i soldi possono essere spesi solo previo «indirizzo delle commissioni parlamentari», istruzione e bilancio. Mentre la Corte dei conti, …