«Piovono tagli sull'università», di Roberto Ciccarelli
La riforma Gelmini dell’università verrà discussa dalla Camera a partire dal prossimo 15 ottobre. Il calendario strettissimo è stato stabilito ieri dalla commissione cultura dove è iniziato il secondo round della discussione su un provvedimento che cancellerà il ruolo dei ricercatori, moltiplicherà il numero dei docenti precari e trasformerà gli atenei italiani in un feudo a disposizione dei rettori e dei docenti ordinari. «Mi pare che ci stiamo avvicinando al traguardo», ha affermato il ministro Gelmini in occasione dell’avvio del dibattito in commissione, dopo avere ricordato che la sua riforma «è frutto di un lavoro di due anni e di una consultazione amplissima» con la comunità universitaria. Nessun accenno alla protesta dei ricercatori che si riuniranno in assemblea domani alla Sapienza di Roma, né agli innumerevoli pronunciamenti degli organi accademici che in tutti gli atenei italiani si sono espressi contro una riforma che non è mai stata accompagnata dal consenso di chi lavora nelle università e dal favore degli studenti che dovrebbero trovare nell’università una prospettiva per il proprio futuro. E nessuna parola su una …