Giorno: 16 Settembre 2010

Al via la campagna “La scuola che vorrei” promossa dal Partito Democratico in difesa della scuola pubblica.

Ghizzoni e Dalle Ave: “Contro i tagli del Governo è necessario una grande mobilitazione da parte dell’opinione pubblica”. Comincia domani, venerdì 17 settembre, la campagna del Partito Democratico di Carpi in difesa della scuola pubblica. Militanti dei circoli ed esponenti del PD saranno nei prossimi giorni davanti alle scuole all’ora della campanella di inizio delle lezioni per incontrare genitori, alunni, insegnanti e distribuire materiale informativo. L’iniziativa si colloca all’interno della mobilitazione nazionale «La scuola che vorrei» del Partito Democratico e punta a raggiungere un migliaio di scuole a livello regionale, per informare i cittadini sui pesanti tagli alla scuola pubblica e sui rischi di dequalificazione del sistema dell’istruzione a causa dei provvedimenti del Governo. Sino a sabato proseguiranno i volantinaggi davanti alle scuole carpigiane e nei prossimi giorni sono previste altre iniziative di mobilitazione, incontri e dibattiti per discutere di scuola. Venerdì mattina il segretario del PD di Carpi Davide Dalle Ave sarà davanti alle scuole elementari Gasparotto di Fossoli e la deputata carpigiana Manuela Ghizzoni, capogruppo PD in commissione Cultura e Istruzione della Camera, …

Scuola: notizie (disastrose) dai territori

Al Giorgi una classe con 51 studenti dove le lezioni si fanno in palestra. La cattedra è sotto il canestro da basket. La voce di Chiara, insegnante di italiano, rimbomba sul tutto il tendone di alluminio e plastica per 30 metri, fino alla porta da calcio. Fabio, studente di quinta ragioneria, tira fuori un quaderno e lo appoggia sulle ginocchia, ammassato insieme agli altri su cinque file di sedie rosse: lì dentro di banchi non ce n’è nemmeno uno. Un caso clamoroso, quello del Giorgi. Ma inutile prendere appunti, sono solo scarabocchi per passare il tempo: “Siamo ancora all’appello – dice – e anche solo per controllare che ci siamo tutti e 51, passano almeno venti minuti”. Dopo lo smantellamento delle civiche serali, il tecnico Giorgi è stato talmente preso d’assalto dagli studenti lavoratori da portare la scuola all’orlo del collasso. Il plotone della V ragioneria Ma l’ufficio scolastico Regionale, nonostante le continue richieste della preside, non ha ancora concesso nemmeno una classe in più. Ma le classi sono a rischio esplosione con una quinta …

Scandalosa la compravendita dei parlamentari

Bersani: Scandalosa, questa compravendita di deputati che finora ha dato risultati piuttosto scarsi: spero per i milanisti che quella dei calciatori sia più fortunata di quella in Parlamento. Scandalosa, questa compravendita di deputati che finora ha dato risultati piuttosto scarsi: spero per i milanisti che quella dei calciatori sia più fortunata di quella in Parlamento. Resta il problema di fondo, cioé dare l’idea che si è veramente in grado di governare. Invece vanno in Parlamento con un documento di cinque punti, tutti d’accordo e poi si ricomincia. Ci vogliono esecutivi capaci di governare: se non lo sono passino la mano, perché stiamo vivendo la crisi più acuta dal Dopoguerra ad oggi ed i problemi sono tantissimi, ma non riusciamo a parlarne. Serve un sussulto di dignità. Voglio credere che la frase della presidente Marcegaglia rappresenti davvero una presa di coscienza della situazione e che non sia solo una battuta, per quanto condivisibile. In questi due anni non c’è stato solo il governo a negare l’evidenza ed a dire che tutto andava bene mentre l’Italia perdeva …

"Lotta alla povertà: nel 2008 metà dei fondi andata ai ricchi", di Bianca Di Giovanni

Dove vanno i soldi pubblici? In questa Italia governata dal duo Berlusconi- Tremonti prendono sempre la stessa direzione: dai poveri verso i ricchi. Con l’arrivo della crisi i soldi del sud sono andati al nord. E non solo. Le risorse destinate ai più poveri sono finite nelle tasche della classe media o addirittura dei ricchi. STUDIO Da uno studio effettuato dallo Spi Cgil che elabora i dati della Commissione di indagine sull’esclusione sociale emergono numeri disarmanti. Sui circa 4,6 miliardi di euro destinati attraverso varie misure alle famiglie meno abbienti, solo un terzo è andato a quelle che ne avevano davvero bisogno. La metà è finito nei bilanci delle famiglie ricche e del ceto benestante. «la politica sociale di questo governo ha tolto ai poveri per dare ai ricchi – dichiara Carla Cantone, segretario generale Spi Cgil – La via maestra per redistribuire la ricchezza resta quella fiscale. Lotta all’evasione e tassazione delle rendite più elevate per reperire le risorse necessarie a contrastare la povertà e aumentare il reddito di lavoro e pensioni». Le voci …

"Adro e Varese: Pd alla riconquista del Nord", di Gianni Del Vecchio

Le regioni settentrionali non sono esclusivo appannaggio della Lega, il partito di Bersani si muove. Si comincia da Adro. Il paesino bresciano di seimila anime può diventare il luogo dove ha inizio la campagna di riconquista del Nord lanciata dal Partito democratico. Qui infatti la Lega ha passato il segno, arrogandosi il diritto di entrare in una scuola pubblica con i propri simboli. L’istituto “Gianfranco Miglio” è infatti tappezzato in ogni dove con il verde “Sole delle Alpi”, dall’ingresso al tetto, passando per banchi e panchine. Con il sindaco del Carroccio, Oscar Lancini, che rivendica con orgoglio una scelta stilistica quanto meno di parte. Ad Adro, appunto, il Pd locale ha organizzato per sabato un presidio dalle 9 alle 12, assieme al popolo viola, all’Idv e altre associazioni, ma soprattutto assieme a tanti cittadini che non hanno tessere di partito in tasca. Un modo per difendere quel che rimane della scuola e della laicità delle istituzioni, a cui guardano con un certo interesse anche i finiani lombardi, che nei giorni scorsi hanno bollato come inaccettabile …

"La donna dell'Onorevole", di Natalia Aspesi

È vero: non hanno tempo; han mogli che li tengono d´occhio; sono quasi sempre bruttini o bruttissimi; ce ne è che sono anche alquanto impacciati; poi non sempre la sposa legittima ha voglia di frustarli, oppure coglie l´occasione per farlo però con troppa foga. Ma non basta una collanina, qualche bigliettone, un bilocale, una boutique? È proprio necessaria una carica partitica, politica, istituzionale, parlamentare, governativa? Sono così mal ridotti gli uomini di potere da dover acquistare sesso a un prezzo così esagerato? Esagerato non per loro, certo, che anzi se la cavano gratis: diciamo per il Paese che già ne paga anche troppi. È probabile che le poche signore inserite nella vasta rete dei (quasi sempre) piccoli poteri pubblici, siano del tutto irreprensibili e che le leggende a loro riservate di vite precedentemente porchissime siano dovute all´invidia di quelle che, pur affrontando stoicamente gli sbandamenti sessuali di ingordi e frettolosi boss, a loro volta messi lì per meriti speciali tipo servilismo, più che una comparsata in una brutta fiction non hanno ottenuto: dopo tanta fatica! …

"Precariato piaga sociale? Il ministro non sa quel che dice", di Pippo Frisone

“Il precariato è una piaga sociale…ereditata dal passato” e via sproloquiando. Così la Gelmini all’ultima conferenza stampa. Ancora una volta il Ministro non sa quel che dice, mostra di avere una memoria corta anzi cortissima. Ma tanto è in malafede quanto maldestra, prontissima a scaricare ogni colpa sui sindacati e sui governi di centro-sinistra, colpevoli di aver alimentato un precariato senza futuro. Ma dov’era la Gelmini in tutti questi anni? Il centro-destra ha governato dal 94 ad oggi per 2.575 giorni, vale a dire per 7 anni e 2 mesi. Cosa ha fatto la Gelmini e i governi di centro-destra in tutti questi anni per eliminare la piaga del precariato? Leggine e sanatorie per fronteggiare l’emergenza. Hanno varato delle riforme a costo zero che di epocale hanno soltanto tagli per 132mila posti. Hanno cancellato quanto di positivo avevano fatto sulla scuola i governi di centro-sinistra. Per ultimo hanno cancellato anche quel piano triennale di stabilizzazione dei precari varato dal Governo Prodi che prevedeva 150mila assunzioni in tre anni. Le ultime assunzioni in ruolo non coprono …