Escono i finiani dalla maggioranza, entra un manipolo di impavidi legati al segretario del Pri, Nucara. È completata la campagna acquisti per un governo fallimentare. Chi saranno i nuovi Ibrahimovic e Robinho? È arrivata la carica dei 20. Se una volta erano 101, oggi ne bastano solo un quinto per sorreggere Silvio Berlusconi da possibili cadute della maggioranza. La fuoriuscita di Fini e dei suoi alleati è stata arginata con un abile mercato acquisti di riparazione. Parallelamente agli affari nel mondo del calcio, il buon Silvio si assicurava i vari Ibrahimovic e Robinho anche in Parlamento per poter finalmente affermare: i numeri ci sono si va avanti!
Un gruppo di responsabilità nazionale, così è stato definito il manipolo di impavidi portatori di ossigeno dal loro portavoce, il segretario del Pri, Francesco Nucara. Sui i nomi c’è ancora un riserbo di facciata, ma sembra chiaro che siano le stesse persone che fino ad oggi, dal Gruppo Misto in Parlamento, hanno votato, tranne poche eccezioni, sempre a favore del governo.
“Berlusconi non mi ha offerto nulla. Sono suo amico da 10 anni, non mi deve nient’altro, io gli devo tutto” ha dichiarato Nucara davanti ai cronisti. “È gente che non ha già votato la fiducia, tranne me, Pionati e quelli di Scotti” ha completato il segretario del Pri con l’orgoglio di chi sa che fa tutto questo per il bene del Paese e, solo lontanamente ma molto lontanamente, per confermare una poltrona di deputato nella prossima legislatura.
Voci di corridoio parlano di 5 deputati del movimento NoiSud legato al sottosegretario agli Esteri, Enzo Scotti; i tre Liberlademocratici Melchiorre, Tanoni e Grassano; i due Repubblicani Popolari Nucara. A questi si dovrebbero aggiungere i nomi dei tre esponenti delle minoranze linguistiche, due della Svp e uno dell’Union valdotaine.
Tutto a posto signori, si riparte da dove ci eravamo fermati. Dal nulla! Ora nuove riforme, nuove promesse e nuovi traguardi da raggiungere. Il governo è più forte che mai e possiamo preoccuparci di nuovo dei problemi di Silvio Berlusconi, tanto all’Italia ci pensa qualcun altro.
Ma rimanendo in chiave calcistica e di mercato di riparazione, siamo sicuri che con Ibrahimovic e Robinho si vince tutto? Il Cesena non è molto d’accordo.
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