Giorno: 12 Settembre 2010

Lo show di Silvio

Intervenendo al World Political Forum a Mosca, Berlusconi parla solo dei suoi problemi. Attaccando magistratura e Fini. “Ho un bel discorso preparato dai miei collaboratori. Ma siamo stati male informati e l’argomento è fuori tema”. Inizia così l’intervento di Silvio Berlusconi al Forum sulla Democrazia, in corso a Mosca. Nella sala scende il gelo. Nel corso dell’intervento le telecamere inquadrano più volte Medvedev che si guarda la punta delle scarpe. Perché Berlusconi, parla solo di politica italiana e per l’occasione, rispolvera i classici: la magistratura che ha troppo potere, l’architettura costituzionale che non gli permette di governare come vorrebbe e in chiusura, attacca Gianfranco Fini, reo di essere un professionista che vuole costruirsi la sua aziendina politica. Così Belrusconi ci regala un’altra, ennesima, imbarazzante figura internazionale. In sala era presenta anche Massimo D’Alema, che ha definito “grave e inusuale usare una sede internazionale per lanciarsi in polemiche politiche interne, lanciare frecciate ai suoi alleati, criticare la magistratura ed esprimersi sulla natura democratica dei partiti del suo Paese. Mi auguro che un capo del governo di …

"L'America e le trappole del risentimento", di Barbara Spinelli

Nove anni sono passati dall’attentato di Al Qaeda contro il Trade Center di New York, e quello che si diceva allora resta vero: da quel giorno la storia è mutata, la convivenza con i nostri dissimili si è incattivita, nelle menti ha messo radice una passione allo stesso tempo molto antica e moderna, il risentimento. Una passione solo in parte legata agli attentati: poche settimane dopo, l’economista Paul Krugman scrisse che il maledetto imbroglio dell’Enron, rivelato nell’ottobre 2001, aveva incrinato il mondo ben più radicalmente dell’11 settembre. Altre compagnie erano in passato fallite, ma il crollo della mitica Enron fu un trauma: «L’11 Settembre ci ha insegnato molte cose sul wahabismo, ma non molte sull’americanismo». Nel primo caso gli americani erano vittime, nel secondo perpetratori (New York Times, 29-2-02). Il Paese aveva a lungo ingannato se stesso, immaginando che l’impresa fosse fondata sull’onestà contabile, non bisognosa di vigilanze. L’era del lassismo e della deregolamentazione finì in concomitanza con l’11 Settembre, assai prima che divampasse, nel 2007, la grande crisi. Una crisi delle illusioni, in America …

"Aiuto, sta cadendo la scuola", di Roberta Carlini e Fabrizio Gatti

Oltre 12 mila gli istituti a rischio. Ma mancano fondi. E i lavori non partono. Viaggio nelle aule da mettere in sicurezza. Da Nord a Sud. Per evitare che si ripetano le tragedie degli ultimi anni. Quest’anno il paracadute non serve. Il liceo Einaudi di Dalmine, in provincia di Bergamo, ha finalmente la scala di emergenza. Fino a pochi mesi fa le uscite di sicurezza dei tre piani davano sul vuoto e per questo dovevano rimanere chiuse: l’alternativa del salto da dieci metri non è prevista dalle tabelle ministeriali. Alla periferia di Milano i ragazzini delle medie fanno lezione in una palazzina provvisoria. Un concetto piuttosto elastico: perché la palazzina è la stessa da quasi 50 anni. Da Nord a Sud. A Pantelleria si studia in aeroporto. Il motivo non è la partenza per la gita annuale: la loro scuola non è più agibile e sono stati trasferiti nella base dell’Aeronautica militare. Di solito il ministero considera un fattore di rischio la vicinanza con un aeroporto. Loro sono “dentro” l’aeroporto. La scuola ai tempi della …