ll Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sui Rom che censura la politica di Sarkozy, presentata dal centrosinistra, con 337 voti a favore contro 245 e 51 astensioni. Lo riferiscono oggi (9 settembre) fonti di agenzia. Il documento, che è stato presentato da socialdemocratici (S&D), liberaldemocratici (Alde), Verdi e sinistra radicale (Gue), chiede la sospensione immediata delle espulsioni del governo di Parigi.
Fermare subito le espulsioni da parte “delle autorità francesi e di altri paesi”, e “profonda preoccupazione” per “la retorica incendiaria e discriminatoria che ha caratterizzato il dibattito politico durante i rimpatri dei Rom, che ha dato credibilità a dichiarazioni razziste e azioni dei gruppi dell’estrema destra”. Questi i punti centrali del documento.
La risoluzione, inoltre, ricorda che “le espulsioni di massa sono vietate dalla Carta dei diritti fondamentali e dalla Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e delle Libertà fondamentali, quindi tali misure sono in violazione dei trattati e delle leggi della Ue, visto che (le espulsioni) sono una discriminazione su base razziale ed etnica che viola la Direttiva 38 del 2004 sulla libertà di libera circolazione”.
Il testo poi chiarisce che “la raccolta delle impronte digitali dei Rom espulsi è illegale ed è contraria alla Carta dei diritti fondamentali (art. 21, commi 1 e 2) e comporta una discriminazione su base etnica o di origine nazionale”. Viene criticata anche la Commissione europea, per la “tardiva e limitata risposta in qualità di guardiana dei Trattati”.
La Commissione, accusa il Parlamento di Strasburgo, aveva il “dovere di verificare l’aderenza delle azioni degli Stati membri alle leggi primarie della Ue, in particolare alle direttive sulla non-discriminazione della libertà di movimento e il diritto di protezione dei dati personali”. Grande preoccupazione per i rimpatri forzati dei Rom, infine, anche “nei paesi dei Balcani occidentali dove essi sono sottoposti a discriminazioni”.
da www.rassegna.it