«Ho criticato Marchionne e la Fiat mi ha licenziato», di Rinaldo Gianola
Ieri mi è arrivata la raccomandata della Fiat con le ultime buste paga e il conteggio della liquidazione. Sono fuori. Aspetto che il Tribunale fissi l’udienza, ma anche se vincessi la causa magari la Fiat mi lascerà a casa, com’è successo con i tre operai di Melfi». Pino Capozzi, 36 anni, è nato a Moncalierimaè originario della provincia di Avellino. Nel 1969la sua famiglia si trasferì a Torino, il papà Virgilio ha lavorato per vent’anni a Mirafiori. Pino è stato licenziato dalla Fiat il 13 luglio scorso. Prima che la cappa del silenzio, prima che il conformismo di stampa e televisioni abbiano il sopravvento, è bene che si continui a parlare dei lavoratori licenziati dalla Fiat. La loro è una battaglia di civiltà e di democrazia che meriterebbe l’appoggio esplicito del mondo politico, sindacale e dell’opinione pubblica. Pino è iscritto alla Fiom e pure al pd, dal 1994 fa politica. È stato candidato al comune di Nichelino per due volte. È magro, il volto pallido, ha un eloquio preciso, sa usare le parole, ma non …