Giorno: 6 Settembre 2010

"I precari cercano alleati. E smentiscono Gelmini: non ci ha mai ricevuto" , di A.G.

Continuano a tenere banco le vicende dei precari della scuola. Mentre a Roma lo sciopero della fame della coppia di supplenti palermitani, che avevano piantato la loro tenda canadese davanti a Montecitorio, si trasforma in presidio – preludio alla mobilitazione, il cui primo atto si svolgerà mercoledì 8 settembre con un sit-in in corrispondenza della riapertura dell’attività parlamentare dopo la pausa estiva -, il ‘Comitato insegnanti precari’, una delle associazioni storiche dei docenti non di ruolo, va al contrattacco del ministro dell’Istruzione smentendo alcune sue affermazioni fatte in settimana nella conferenza di presentazione del nuovo anno scolastico: se Gelmini aveva detto che incontra personalmente i precari della scuola “normalmente” e che interessarsi dei loro problemi “non è un evento”, il Cip ora sottolinea che “nonostante le reiterate richieste del nostro comitato, unica associazione riconosciuta dal Miur, apartitica, laica, libera autonoma e trasversale, nessuna audizione ci è mai stata concessa, neanche per un dialogo costruttivo”. Il comitato sottolinea che quando il ministro dell’Istruzione “dichiara di aver incontrato più volte i precari e di essersi confrontata regolarmente …

E Fini mette fine alla maggioranza

“Mi sembra che oggi il partito dell’amore sia finito a schiaffoni, e che per il governo ci sia una crisi politica conclamata – ha detto il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, al TG di la7 – Oggi Fini ha demolito l’azione del governo e nei prossimi giorni comincerà il gioco del cerino ma il paese non può attendere, rischiano di mandare a fuoco i problemi che il paese ha su cui la loro politica non riesce a pronunciarsi”. Poi ha aggiunto: “Al patto di legislatura non ci crede neanche lui, si è capito chiaramente. Oggi ha dichiarato la fine del Pdl e certificato la crisi politica del centrodestra”. “E’ chiaro che nella maggioranza c’è una crisi esplicita. Berlusconi ora venga in Parlamento a dirci se ha o meno una maggioranza; non si puo’ far finta di nulla perche’ da oggi nulla e’ piu’ come prima”: cosi’Piero Fassino del Pd commenta l’intervento di Gianfranco Fini a Mirabello. “Il discorso di Fini – spiega Fassino al Tg1 – e’ stato chiaro, esplicito e molto duro. Ha …

"Un'altra destra", di Massimo Giannini

Forse è davvero finita un´epoca, per l´anomala destra italiana nata dalle macerie del popolarismo democristiano e forgiata nel fuoco del populismo berlusconiano. Con il Manifesto di Mirabello, Gianfranco Fini varca un confine e politico, ed entra in una terra incognita sulla quale può costruire finalmente un´”altra destra”. Compiutamente democratica e liberale, moderata e costituzionale. Nel solco delle grandi famiglie conservatrici europee. Era enorme l´attesa per questo rientro in campo del presidente della Camera, dopo un agosto trascorso nella trincea di Ansedonia a patire in silenzio l´assalto del “Giornale”. Quella di Fini, stavolta, è davvero una svolta radicale. Può ridisegnare geografie e geometrie della politica italiana. E può cambiare il corso della legislatura berlusconiana. Con un discorso di un´ora e mezzo, degno per toni e per temi di un congresso di fondazione e non certo di un raduno di corrente, Fini ha reciso per sempre le sfibrate e impalpabili radici che ancora lo tenevano unito a Berlusconi. Certo, le vicende personali hanno pesato. La “macchina del fango” messa in moto a Montecarlo dai giornali-fratelli del presidente …