"La storia di Shana. Ottenere la cittadinanza è un percorso ad ostacoli", di Stefano Morselli
Shana è nata in Sri Lanka, ma sta da sempre in Italia, ove è arrivata ancora in fasce. Ora ha 26 anni, abita a Reggio, ha una bimba piccola, lavora alla Camera del Lavoro e studia giurisprudenza all’Università di Parma. Naturalmente, parla perfettamente la nostra lingua. Le è capitato anche, avendo vinto una apposita borsa di studio, di “rappresentare” il nostro (e suo) Paese in Danimarca. Però, sta ancora aspettando un pezzo di carta che attesti il suo diritto alla cittadinanza, per la quale ha fatto domanda tre anni fa. Di storie come queste ce ne sono tante. Persone che vivono, lavorano, pagano le tasse, sono perfettamente integrate,ma devono affrontare un lungo e tortuoso percorso ad ostacoli per essere ufficialmente considerati cittadini italiani. Non basta nemmeno, per i bambini e i ragazzi figli di genitori immigrati da altre nazioni, essere nati qui, aver frequentato le nostre scuole: sulla base della legge attualmente in vigore, fino a 18 anni continuano ad essere “stranieri”. Poi si vedrà, dipende se trovano un lavoro, se hanno un buon rendimento …