Giorno: 4 Settembre 2010

Modena: «Allarme mancano troppi insegnanti»

L’assessore Malaguti: «Materne, il ministero non risponde a richieste indispensabili ». Non sembra poter iniziare tranquillamente questo nuovo anno scolastico, colpito dai tagli del ministero e squassato dalle incessanti polemiche. E anche a Modena l’atmosfera è incandescente . «Il ministero dell ‘Istruzione — afferma l’assessore provinciale all’istruzione Elena Malaguti — ha assegnato solo un terzo degli insegnanti richiesti per rispondere ai bisogni del prossimo anno scolastico e lo ha fatto comunicandolo in modo incompleto, tardivo e frammentario, determinando così una programmazione dell’ offerta nformativa degli enti locali non rispondente alle esigenze delle scuole e delle famiglie» . Le dure parole dell ‘assessore arrivano al termine della conferenza provinciale di coordinamento per il sistema integrato, allargata a tutti i Comuni del territorio, che si è svolta ieri, per discutere proprio delle assegnazioni di insegnanti. La conferenza ha sottolineato come da questa situazione a rimetterci siano particolaremente le scuole d’infanzia, che risultano le più penalizzate : «Avevamo indicato un’esigenza minima di 16 nuovi insegnanti — ricorda l ‘ assessore — ma di fronte alle difficoltà poste dal …

"Presidente, mi sento tradito da una politica senza umanità" di Tahar Ben Jelloun

Signor Presidente Sarkozy, ho la fortuna di beneficiare di due nazionalità. Sono marocchino e francese, dal 1991. E sono felice di quest’appartenenza a due Paesi, due culture, due lingue, che vivo come un permanente arricchimento. Ma dopo le sue dichiarazioni di Grenoble sulla possibile revoca della nazionalità francese ai responsabili di reati gravi, sento la mia nazionalità francese in qualche modo minacciata, o quanto meno resa più fragile. Non che io abbia l’intenzione di darmi alla delinquenza o di turbare gravemente l’ordine pubblico; ma in quelle parole vedo un attacco contro le fondamenta stesse del Paese, contro la sua Costituzione. E ciò, signor presidente, non è ammissibile in una democrazia, in uno Stato di diritto come la Francia, che rimane malgrado tutto il Paese dei diritti umani; un Paese che per tutto il secolo scorso ha accolto e salvato centinaia di migliaia di esiliati politici. Nel 2004, da ministro dell’Interno, lei dichiarò che “a ogni reato deve corrispondere una risposta ferma, la stessa per chi è o non è francese in base alla sua carta …

L'Europa è una necessità non un lusso

Quale scenari per l’Europa, nel periodo di crisi internazionale e quale ruolo dell’Italia in Europa sotto il governo Berlusconi. Ne hanno parlato sul palco della Festa Democratica, Piero Fassino, Pierluigi Castagnetti e Guy Verhofstadt, Primo Ministro belga dal 1999 al 2008 e attuale presidente del gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Quale scenari per l’Europa, nel periodo di crisi internazionale e quale ruolo dell’Italia in Europa sotto il governo Berlusconi. Ne hanno parlato sul palco della Festa Democratica, Piero Fassino, Pierluigi Castagnetti e Guy Verhofstadt, Primo Ministro belga dal 1999 al 2008 e attuale presidente del gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Alla domanda di Antonella Rampino, giornalista de “La Stampa” che ha moderato il dibattito, se stiamo vivendo ad una crisi d’identità del processo europeo anche se non è chiaro se sia dovuto alle difficoltà del “working in progress” o se davvero la spinta iniziale si sia esaurita, Fassino ha voluto smorzare i pensieri più cupi. “Io sono meno pessimista – ha dichiarato il leader democratico – se …

"Perugia, nel mirino anche l'ex capo del Tar del Lazio", di Francesco Grignetti

E’ dagli accertamenti bancari e contabili che arrivano le novità nell’inchiesta sulla Cricca. Dal computer del commercialista Stefano Gazzani, l’uomo che teneva i conti di Diego Anemone, è saltata fuori una nuova Lista. E’ la fotocopia di quella stranota del costruttore. Ci sono gli stessi nomi; a margine l’importo dei lavori (che spesso i diretti interessati non saldavano, ci pensava Anemone a far pagare lo Stato). E c’è un nome che ha fatto sobbalzare gli investigatori: «Berlusconi». Senza un aggettivo, o un’indicazione, o una cifra. Molto probabilmente indica i lavori effettuati a casa del premier, già segnati nella Lista Anemone come “camera da letto e bagni di palazzo Grazioli”. Oppure potrebbe esserci un riferimento a Paolo Berlusconi, di cui sono già emersi i buoni contatti con la cricca e l’interesse per l’appalto del sistema Tutor di controllo della velocità sulle autostrade. Dalle analisi della Banca d’Italia, invece, è saltata fuori una vicenda nuova che coinvolge uno dei magistrati più influenti d’Italia, anche se poco noto al grande pubblico. Pasquale De Lise, presidente del Consiglio di …

I vescovi alla Gelmini: "non speculi sulla pelle dei giovani"

Si può scrivere e suggerire, come f al’Avvenire, ieri, nell’editoriale, che «bisogna salvare l’essenziale», fermare le«strumentalizzazioni», guardare i bambini, i «nostri cerbiatti», i «nostri bambini-giaguaro» negli occhi, pensarli come un «plotone d’esecuzione» che ci mette «al muro delle nostre responsabilità» e considerare che «non c’è reato più grave oggi in Italia che trattare male la scuola». Oppure si può fare lo sciopero della fame per sedici giorni e poi gridare che «la scuola è l’ultimo baluardo di democrazia in questo paese», che «se cediamo sulla scuola non c’è più nulla», che «i tempi sono maturi per una grande mobilitazione, entro settembre, in difesa dell’istruzione e delle pari opportunità per tutti, i figli dei contadini come di questi onorevoli che guadagnano tanti soldi»,come fanno, sotto il sole di piazza Montecitorio, Giacomo Russo e Caterina Altamore, i due precari palermitani, tecnico di laboratorio lui, maestra elementare lei, diventati simbolo di questa stagione di proteste,appena iniziata. Con manifestazioni spontanee e digiuni, in tutta Italia. L’essenziale, per dirla con il quotidiano dei vescovi, dovrebbe passare comunque. È il grido …

Bossi: "Berlusconi premier dimezzato ormai c´è il rischio delle elezioni", di Massimo Calandri Emanuele Lauria

«Berlusconi? È un premier dimezzato». Non è tenero nel giudizio Umberto Bossi. E a Chiavari rispolvera il linguaggio duro, da comizio, che più gli è congeniale. E che stavolta gli è utile a mettere in guardia il Cavaliere dai rischi di una rottura nel Pdl: «Spero che Fini non vada fuori. Altrimenti il presidente del Consiglio avrà difficoltà a fare qualsiasi legge». È questo, appunto, il profilo di un primo ministro «dimezzato»: «Lo vedo male, malissimo – prosegue Bossi davanti alla platea leghista radunata nella cittadina ligure – Povero Berlusconi: sarà costretto a chiedere i voti dell´Udc in ogni momento». Parole che, da un lato, confermano il lavoro di mediazione della Lega per far riavvicinare i due cofondatori del Pdl: il ministro Roberto Calderoli ha contattato il sottosegretario finiano Roberto Menia e i due si sono dati appuntamento per un colloquio. Ma l´intervento di Bossi rilancia l´ipotesi di elezioni anticipate. Anche perché il Senatur a Chiavari sottolinea che, comunque vada, lui e Berlusconi «saranno gli unici a rimanere al governo, perché gli unici ad avere …

Zubin Mehta contro Bondi «Il ministro è senza vergogna», di Stefano Miliani

Il direttore d’orchestra Zubin Mehta attacca senza mezzi termini il ministro Bondi: nel gestire male la crisi delle fondazioni liriche e tagli annessi “è senza vergogna”. Il ministro s’arrabbia perché la parola della star internazionale del podio è ascoltata, è interprete raffinato e popolare a un tempo, e il maestro non è certo un “no global” né un comunista. Poi, in soccorso di Bondi, interviene Capezzone. Ci mancava da qualche ora. Mehta è il direttore del Maggio musicale fiorentino. È a Mantova dove domani e domenica dirige il Rigoletto di Verdi nei luoghi e nelle ore dell’opera (un’operazione già fatta con la Tosca di Puccini a Roma e a Parigi con la Bohème). Indiano, di casa a Firenze, ama il peperoncino ma non è per questa sua golosità che ora si pepato o – come dichiara – «cattivo». Nella città lombarda debutta come baritono e protagonista Placido Domingo. «Spero che il Rigoletto sia d’ispirazione – interviene Mehta – spero che il governo che taglia a tutti i teatri lo guardi». Mehta si riferisce al Carlo …