Giorno: 1 Settembre 2010

Napolitano sul processo breve «Ricordate il ddl intercettazioni»?

”Ho gia’ detto che non faccio previsioni” : cosi’ il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito alle tensioni politiche in atto e sulle ipotesi circolate di una fine anticipata della legislatura. Napolitano parla con la stampa a Venezia, dove si trova in visita privata e dove stamani ha visitato la Mostra internazionale di architettura della Biennale. ”Quando accade qualcosa che coinvolga le mie decisioni – sottolinea – allora rifletto e adotto e motivo le decisioni”. Per Napolitano, ”attualmente non c’e’ che da ‘leggere’, cercando di non confondersi quotidianamente troppo le idee”. Bisogna, ha ribadito, ”leggere quello che viene detto e i passi che vengono annunciati: i tremila punti interrogativi che poi, a un certo punto, si scioglieranno”. ”Io – ha detto il Capo dello Stato – cerco di non sentirmi mai all’inferno”. Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito dell’attuale situazione politica, ”c’e’ una grande molteplicita’ di idee, sovrapposizioni di ipotesi su cosa succederà”. Per il responsabile del Colle, pero’, ”si va verso una evoluzione piu’ benigna”, anche se ”siamo nella febbre …

«C’è la crisi, paga la scuola», Bersani abolisce la Gelmini, di Rudy Francesco Calvo

Sul palco della Festa con Podesta e Gonzalez: quale ricetta per la ripresa? «Quando ci chiedono qual è la collocazione internazionale del Pd, eccola, è questa qua precisa». Pier Luigi Bersani seduto sul palco della Festa torinese (davanti alla folla delle grandi occasioni) tra uno dei massimi pensatori dei democratici americani, John Podesta, e l’ex premier socialista spagnolo Felipe Gonzalez “vede” già nei fatti una casa comune del progressismo mondiale. E individua già anche le sfide che essa ha di fronte: «Lavoro e reddito, clima e politiche ambientali, pace e diritti. Se riusciamo a dare l’esempio, unificando i nostri programmi su questi temi, potremo dare una mano al pianeta». Nell’immediato, la domanda a cui dare una risposta è la via d’uscita dalla crisi finanziaria. Con essa si sta scontrando Obama, che «ha avuto successo nello stabilire le basi di una nuova economia – ricorda Podesta – a partire dalla sanità, realizzando il sogno di generazioni di democratici americani. Adesso invece la gente vuole che torni a concentrarsi sull’oggi, sul lavoro, la scuola, la produzione. Obama …

"Dal ministero altre 80 cattedre. Caos nomine nelle province", di Alice Loreti

Il buco resta, ed è una voragine. Ma per le scuole emiliano-romagnole una bella notizia c’è. Lunedì il ministero ha concesso altre 80 cattedre ai nostri istituti. Posti che verranno coperti dai precari e che saranno utilizzati per gli sdoppiamenti delle classi troppo numerose e per le materne. Soprattutto quelle bolognesi. Sempre lunedì, infatti, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale (Usr), Marcello Limina, ha avuto un breve colloquio telefonico con il commissario, Anna Maria Cancellieri. E, secondo indiscrezioni, Limina avrebbe indicato al commissario l’obiettivo primario di “rimpolpare” il personale delle materne bolognesi. Il conto adesso arriva a 171 cattedre concesse in più da Roma. Anche se il fabbisogno si aggira intorno ai 350 posti per elementari, medie e superiori, più 218 solo per le materne.«Apprendiamo questa notizia dalla stampa – afferma Raffaella Morsia, segretario regionale Cgil scuola -. Di certo 80 posti sono insufficienti. Ma è la dimostrazione che le battaglie, se vere e condivise, alla fine pagano». I sindacati sono in attesa della convocazione di un incontro urgente con il direttore dell’Usr, per condividere, insieme …

"Dell´Utri e la patacca su Mussolini", di Francesco Merlo

Ecco una disinformazione da «manuale Minzolini»: ieri sera Marcello Dell´Utri è diventato l´eroe della libertà come il suo modello Mangano lo era stato della mafia. Ma, nonostante lo spudorato servilismo del Tg1, non è solo all´intolleranza che fanno pensare i fischi che hanno impedito al senatore condannato in appello per mafia di esibirsi a Como sotto un tendone del festival culturale «Parolario». È infatti vero che la cultura liberale non nega a nessuno la libertà di parola, ma esistono anche i delitti di truffa, di falsificazione e di contraffazione, ben più gravi e socialmente ben più dannosi dei soliti fischi di piazza. Ebbene, Marcello Dell´Utri gira l´Italia, spesso messo in cattedra, a Como come altrove, da Istituzioni dello Stato, e ogni volta sale su un palco e, con la faccia che si compone in autorità, legge brani scelti di un improbabile Mussolini patetico e crepuscolare come Gozzano, sentimentale come Gianni Morandi, antinazista come un partigiano, intimista come Marcel Proust, scettico e amaro come Leonardo Sciascia. Dell´Utri dice di attingere a un documento preziosissimo: i diari …

"Università, i test inutili di medicina", di Eugenia Tognotti

A dispetto delle sacrosante critiche che, da anni, ormai, piovono da ogni parte sui test di Medicina, i 90 mila aspiranti camici bianchi si troveranno di fronte, domani, alla solita sequenza di domande a risposta multipla (18 di biologia, 11 di chimica, 11 di Fisica e Matematica, 40 di Logica e cultura generale), cui ci si affida, qui da noi, per reclutare i futuri medici. Nessun test psicoattitudinale, non uno straccio di colloquio per accertare le predisposizioni, le attitudini specifiche, la «vocazione», che non appare un termine obsoleto e sorpassato, trattandosi di medici che dovranno rapportarsi alla malattia e al dolore, e confrontarsi non solo con «casi clinici», ma con «persone». In mancanza, anche, di una valutazione legata al percorso degli studi superiori e al voto finale – almeno in alcune materie – è, dunque, alla prova d’ammissione che è affidata la funzione di «filtro». Ma basta scorrere la lunga sequenza di domande di cultura generale, incongrue, se non dissennate – improbabili anche se riguardate dal punto di vista della preparazione media degli studenti italiani …

“Rete Ricerca Pubblica” e “Rete29Aprile” insieme per la Ricerca e la Scuola Pubblica

La “Rete Ricerca Pubblica” (libera aggregazione di lavoratori della ricerca pubblica per la salvaguardia della libertà e dell’indipendenza della ricerca in Italia – http://retericercapubblica.blogspot.com/) e la “Rete29Aprile” (rete dei ricercatori universitari http://www.rete29aprile.it/), nella volontà di unire le proprie forze per una battaglia in difesa dell’autonomia e dell’indipendenza della Ricerca in Italia che sia di tutti i Ricercatori Italiani (Enti di Ricerca Pubblici e Università Pubbliche), dichiarano totale solidarietà e appoggio a tutti i lavoratori precari della scuola pubblica che da mesi protestano contro la legge 133 e da giorni sono in sciopero della fame a Montecitorio per difendere la scuola pubblica in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico per il quale sono previsti ingenti tagli di risorse e di personale che faranno piombare circa 20.000 precari della scuola nella disoccupazione. Ricercatori e insegnanti della scuola pubblica sono accomunati dall’essere parte del sistema di produzione e diffusione della conoscenza e della cultura del nostro Paese, sistema che in questi mesi sta vivendo un attacco frontale inedito e pericoloso, un attacco fatto di tagli pesantissimi ed ingiustamente …

"Falsi Handicappati o medici compiacenti", di Federico Niccoli

Prima dell’inizio di ogni anno scolastico, si fanno le pulci ai vari dislivelli nell’ “approvvigionamento” delle risorse umane tra Nord e Sud. Ultimo, in ordine di tempo, è Gian Antonio Stella che, in un’inchiesta molto documentata sul Corriere della Sera, si occupa della crescita esponenziale, soprattutto negli ultimi anni, degli alunni disabili, che diventano un formidabile propellente per la costruzione di cattedre di “sostegno” nei vari gradi e ordini di scuole. Tutto ciò avviene nel dopo Cristo di Gelmini e Brunetta, i quali, a fronte di roboanti proclami sulla serietà e sul rigore, incassano clamorosi insuccessi nella pubblica amministrazione e nella scuola reali. L’analisi di Stella è, come sempre, puntuale. Sulle cause del fenomeno indagato serve un supplemento di attenzione. È sicuramente esatto che, come per tante altre situazioni della pubblica amministrazione, il numero degli handicappati certificati nelle regioni meridionali è molto più alto (sia in termini assoluti che in termini percentuali) rispetto alla stessa categoria presente nelle scuole del Nord: dove la disoccupazione morde con più asprezza, i malcapitati insegnanti e l’apparato istituzionale circostante …