Mese: Agosto 2010

"Cl e quegli strani applausi a Marchionne", di Massimo Faggioli

Il liberalismo di Comunione e liberazione è al di sopra di ogni sospetto, quando si tratta di tributare applausi agli ospiti di riguardo. La lista degli applauditi al Meeting di Rimini è tra le cose più ecumeniche la chiesa italiana possa vantare. Ma quello degli applausi è il solo liberalismo di cui possano fregiarsi Cl e il Meeting di Rimini che ne è la vetrina. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha parlato del ruolo del mercato, della concorrenza internazionale, dell’esigenza di mobilità, della ricerca e della cultura nel mondo di oggi. In particolare, ha dichiarato archiviata la distinzione «tra capitale e lavoro, tra padroni e operai». A sentire gli applausi , sembrava che la platea fosse costituita dalla Harvard Business School e non dal Meeting di Cl. Gli applausi a Marchionne, infatti, si possono spiegare solo in due modi: Cl è rimasta folgorata sulla via di Damasco da una visione dell’economia totalmente aperta, internazionalizzata e affidata ai soli meccanismi della concorrenza; oppure, in una radicale dissonanza tra le radici politico-culturali di Cl da una …

"La nostra vergogna", di Adriano Prosperi

La morte di un bambino di tre anni bruciato vivo in una baracca a due passi dal centro di Roma è una notizia sconvolgente. È da tempo che accadono cose orrende. Ci furono i quattro bambini morti nell´agosto 2008 a Livorno, sotto un cavalcavia: Eva, 12 anni, Danchiu, 8 anni, Leonuca, 6 anni, e Mengi, di 4 anni. Eva morendo cercò di proteggere col suo corpo un fratellino. Questo fu il racconto dei loro corpi, simili ai calchi in gesso di Pompei. E il quattordicenne carbonizzato nel campo nomadi di Rivarolo nel marzo 2002. E l´altro quattordicenne, Marian Danilà, morto carbonizzato nell´area ex Falck di Milano nel settembre 2008. Allora don Massimo Capelli della Casa della Carità, disse: «Ci sono stati già quattro morti alla Falck, ma il Comune sa fare solo sgomberi». Oggi i comuni continuano a fare e a minacciare sgomberi in Italia. Ma c´è un momento in cui dallo stillicidio delle cronache dell´orrore locale si passa alla corrente impetuosa di un grande problema collettivo che investe tutta la comunità internazionale, scuote le …

"I berluscones ex An già divisi dal bottino", di Francesco Lo Sardo

Chi comanda fra gli ex colonnelli rimasti con il Cavaliere? Gli ex colonnelli di An, i nuovi falchi di Berlusconi? La verità è che la ferrigna testuggine di legionari, i nuovi pretoriani del Cavaliere, a pochi mesi dalla rupture nel Pdl di Fini al quale hanno voltato le spalle, sono già ridotti a uno spezzatino litigioso che per i loro sogni di gloria – conoscendo il Cavaliere – non promette nulla di buono. Tutto si sa dei finiani usciti dai gruppi del Pdl: ma cosa sta succede tra gli ex finiani rimasti in casa di Berlusconi? Accade che i quattro ras ex An si stanno riorganizzando, ma ciascun per sè. L’unica malta comune tra gli ex colonnelli di Fini è l’anti-finismo. Che in pratica consiste in un’azione incessante e in un pressing su Berlusconi per chiudere ogni possibile spiraglio di trattativa coi ribelli, anche a colpi di provocazioni: per sgomberare così tutti i posti occupati dagli uomini di Fini e sistemarci i propri. Per il resto ognun per sè, a partire dalla spartizione dei beni …

"Scuola, per i precari in piazza la maggioranza ha solo insulti", di Felice Diotallevi

Con l’avvicinarsi dell’inizio della scuola si moltiplicano le iniziative di protesta contro i tagli agli organici. Ieri alcune decine di precari si sono presentata a Montecitorio dove si è tenuto un sit in per chiedere il ritiro della Riforma Gelmini. «La scuola pubblica non si tocca, la difenderemo con la lotta», lo slogan scandito mostrando uno striscione con su scritto «Tagli alla scuola: una truffa per tutti». In serata la protesta si è poi spostata in viale Trastevere, davanti al ministero dell’Istruzione, dove un piccolo gruppo ha passato la notte. Tra i manifestanti due precari siciliani, Giacomo Russo, ata di Palermo in sciopero della fame da dieci giorni, e Caterina Altamore, maestra precaria alle elementari da 14 anni, che da ieri ha iniziato la propria astensione dal cibo. L’intenzione è quella di proseguire a oltranza: «fino a che il ministro Gelmini non accetterà un incontro pubblico». Si tratta, assicura, nondi unabattaglia di una categoria, quella dei precari,ma per il futuro della scuola pubblica «e se abbiamo la forza di metterci insieme il governo dovrà cedere, …

"Bersani: il governo non arriva a fine legislatura e con Fini possiamo discutere di assetti costituzionali", di Ce. Do.

Trova subito il tempo di scherzare con i cronisti che lo intercettano al suo arrivo al Meeting riminese di Comunione e liberazione. «Sono sempre venuto, cosa volevate? Cacciarmi via questa volta». Poi, però, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, riprende i panni di leader del principale partito dell’opposizione e puntella la sua ricetta per sconfiggere il berlusconismo. «Il governo – dice – non arriverà a fine legislatura». Ma premette che la sua analisi «prescinde da questo agosto vergognoso e va più a fondo. Il governo non ce la può fare. Non lo dico da adesso, è da un anno che lo dico». Poi, aggiunge, «non so mettere appuntamenti. Già adesso si vede il profondo disfacimento su dei punti di fondo». Le ragioni della crisi della maggioranza sono chiare. L’accordo su temi economici e sociali in realtà è una favola e, precisa Bersani, «la deformazione della democrazia non ha portato risultati e preoccupa anche forze conservatrici. Questi due elementi sono gli elementi di fondo della crisi della maggioranza e delle chiusura anche di una parte di …

"Il Cavaliere e Gheddafi una Spa da 40 miliardi", di Ettore Livini

Non solo tende beduine, caroselli di cavalli berberi e sfilate di soldatesse-amazzoni. La Berlusconi-Gheddafi Spa, a due anni dalla fondazione, è uscita da tempo dal folklore. L´oggetto sociale d´esordio – la chiusura delle ferite del colonialismo – è stato rapidamente archiviato all´atto della firma del Trattato d´amicizia bilaterale nel 2008. L´Italia ha garantito 5 miliardi in 20 anni alla Libia e Tripoli ha bloccato (a modo suo) il flusso di immigrati verso la Sicilia. Poi – snobbando i dubbi degli 007 Usa e dei “parrucconi” come Freedom House che considerano il Paese africano una delle dieci peggiori dittature al mondo – sono cominciati i veri affari. Un pirotecnico giro d´operazioni gestite in prima persona dai due leader e da un piccolo esercito di fedelissimi («gli imprenditori sono i soldati della nostra epoca», dice il Colonnello) che ha già mosso in 24 mesi quasi 40 miliardi di euro e che rischia di cambiare – non è difficile immaginare in che direzione – gli equilibri della finanza e dell´industria di casa nostra. La premiata ditta Gheddasconi ha …

"Riduzione orario annuale tecnici e professionali: per il Cnpi tutto da rifare", di A.P.

Il Cnpi si è espresso, a seguito e in esecuzione dell’ordinanza del Tar n. 3363 emessa il 19 luglio, sui decreti interministeriali che prevedono la riduzione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali. Entrambi i decreti erano stati sospesi dal Tar Lazio perché sprovvisti del parere del Cnpi.Appena il Consiglio si è potuto esprimere ha subito considerato la documentazione “insufficiente” in quanto, a fronte della possibilità di desumere le quantità orarie da portare in deduzione dalle diverse classi di concorso, “non si evincevano né i criteri ai quali si era attenutal’Amministrazione nella individuazione delle materie fatte oggetto della riduzione oraria, né i motivi che avevano indotto la stessa Amministrazione a sottrarre ore d’insegnamento alle cosiddette materie professionalizzanti”.I particolare il Cnpi ritiene i decreti illegittimi perché, così come sono congegnati generano confusione e disorientamento. In definitiva inficiano “l’identità culturale sia dell’istruzione tecnica che di quella professionale”.Non solo. In questo modo l’Amministrazione ha tradito gli alunni nel loro diritto alla continuità …