Mese: Agosto 2010

"«Tetto» anti-precari al Cnr", di Roberto Ciccarelli

La bozza degli esperti nominati da Gelmini bocciata dal Consiglio scientifico. Nel nuovo Statuto limiti per il personale a contratto. 2500 a rischio. Sono almeno 2500 i ricercatori precari che in queste ore seguono con apprensione il dibattito sul nuovo statuto del consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Una prima bozza elaborata dal consiglio di amministrazione del più grande ente di ricerca italiano, insieme a cinque esperti nominati da Mariastella Gelmini, è stata bocciata dal Consiglio scientifico generale dell’ente poiché penalizza il ruolo di una comunità scientifica di oltre 4 mila ricercatori, limitandone l’autonomia e la sua capacità di auto-governo. Ciò che più ha sconcertato i ricercatori è stata la norma che impone un tetto alla spesa per il personale a contratto, la maggior parte assegnisti di ricerca e ricercatori a tempo determinato. Il 30 luglio scorso in un centinaio hanno interrotto una seduta del Cda del Cnr criticando l’imposizione di un tetto del 70 per cento sui circa 550 milioni attribuiti annualmente dal Ministero dell’università e della ricerca. Una volta approvata, questa norma provocherebbe l’espulsione …

"L´intelligenza elegante", di Antonio Tabucchi

Ci sono tante forme di intelligenza e tante maniere di esprimerla. Ieri, quando nel telefono, una voce amica mi ha comunicato dall´Italia la scomparsa di Elvira Sellerio, ho pensato alla sua intelligenza. È stata la prima cosa che mi è venuta in mente, e la maniera in cui essa si esprimeva. E ho pensato che l´intelligenza di Elvira si esprimeva attraverso l´eleganza. Non parlo di un fatto estetico quanto di un´essenza profonda, di quell´indole che partecipa della ragione e del sentire, dell´intelletto e del sentimento. Conobbi Elvira nel 1983. Fu attraverso Paolo Mauri, al quale avevo mandato il dattiloscritto di Donna di Porto Pim. Avevo buttato giù un libretto che non sapevo a che genere appartenesse, era un “testo”, un diario di bordo quasi fantastico per raccontare quel che mi pareva, una cosa troppo “anomala”, o almeno troppo eccentrica per l´editoria di allora, e la “Biblioteca delle Silerchie” e Vittorio Sereni purtroppo non c´erano già più. L´incontro avvenne a Pisa. La simpatia reciproca fu immediata, come la scintilla dell´amicizia a venire. Ricordo perfettamente l´argomento un …

"Il caso Enrichetto", di Massimo Gramellini

Enrichetto ha 55 anni e un cuore di bambino. Gira in bicicletta, estate e inverno, nascosto sotto un cappello con la coda che i bambini veri si divertono a tirare. Un giorno in cui pedala troppo a zig-zag viene fermato per guida in stato di ebbrezza. Due mesi agli arresti domiciliari, come uno della Cricca. Enrichetto. A lui sta persino bene, basta non gli tolgano il suo cane e il suo cappello. Una mattina si alza con la voglia di un salame. Ricorda di averlo visto nella vetrina del macellaio, prima del suo arresto, chissà se c’è ancora. Esce per andare a controllare. Una vicina che si è autoassegnata l’incarico di fare la guardia lo intercetta attraverso lo spioncino e avverte i carabinieri. Allarme, il prigioniero è evaso! Enrichetto torna a casa col salame, tutto contento, ma sulla porta trova le guardie. Adesso giace nell’infermeria del carcere astigiano di Quarto. Rifiuta il cibo, come chi si sta lasciando morire. La sua non è una protesta. E’ che gli è venuta la malinconia. Sa che a …

"Afghanistan, la guerra alle donne. Stupro diffuso e impunito", di Cristina Cella

I suicidi delle donne per sfuggire alla violenza, la fuga per andare a scuola, il sogno di ottenere giustizia. Ai racconti dell’inferno femminile in Afghanistan riportiamo fatti e in quale scenario si consuma la tragedia. Lo Stupro. E’ molto diffuso, in tutti i segmenti della popolazione. Le vittime hanno tra i 7 e i 30 anni, ma i dati non sono accessibili perché i casi non vengono quasi mai denunciati. È un disonore per la famiglia che ricade interamente su chi subisce la violenza. Cercare giustizia, per una donna, significa spesso subire ulteriori violenze, essere accusata di adulterio (zina) e arrestata. Lo stupro all’interno del matrimonio non è mai considerato. Le donne sono a rischio di stupro nelle loro case, nell’ambiente sociale, per strada, mentre vanno al lavoro o a scuola. Le donne sole sono sempre in pericolo. L’impunità per lo stupro è quasi totale. Lo stesso Presidente Karzai ha perdonato nel 2009 due membri di una gang, colpevoli di stupro su una ragazzina. Nel vuoto del sistema legale, in molte province vige la legge …

"Ministri ridotti a servitori del capo", di Orazio La Rocca

L´attacco di Famiglia Cristiana. L´ira del governo: analisi arrogante. «Ministri e politici ridotti a servitori e a semplici esecutori dei voleri del capo». Nuovo severo richiamo del settimanale Famiglia Cristiana. Nel prossimo numero in edicola, il settimanale dei Paolini – in un editoriale dedicato alla frattura tra Fini e Berlusconi – traccia un quadro a tinte foschi dell´attuale quadro politico, parlando di «disastro etico» e di una situazione socio-politica «drammatica che è sotto gli occhi di tutti». Parole di condanna inequivocabili subito apprezzate dagli esponenti dell´opposizione di centro sinistra, ma contro le quali sono subito scesi in campo i ministri Bondi e Rotondi. «Nel nostro Paese, in un anno, – si legge nell´editoriale – l´evasione fiscale sottrae all´erario 156 miliardi di euro, le mafie fatturano da 120 a 140 miliardi e la corruzione brucia altri 50 miliardi, se non di più». Questo per Famiglia Cristiana «vuol dire che il male non riguarda solo il ceto politico. Ha tracimato, colpendo l´intera società. Prevale la morale fai da te: è bene solo quello che conviene a me, …

"La cricca abruzzese", di Luigi Lusi

Ore 6,53, stazione di Avezzano (Aquila), cuore della Marsica e dei conservatori della Destra. Ieri l’altro hanno arrestato tre noti esponenti locali del Pdl, un’assessore regionale del Pdl (figlia del più noto degli esponenti arrestati) si è dimessa: dicono i più informati, per evitare di essere arrestata. Il giornalaio della stazione è chiuso, quello nella piazza antistante pure. Ma quando li vendono i giornali? E quando li potranno comprare i pendolari? E, quindi, quando sapranno? Due anni dopo gli arresti di Del Turco e la decapitazione della giunta di centro-sinistra (il processo dibattimentale non è ancora iniziato…), sul marciapiede quasi un centinaio di pendolari (è l’unico treno che arriva a Roma Termini, sic) che si conosce da sempre attende il treno per Roma. Qualcuno mi riconosce e (poco dopo le 6 e mezzo di mattina) si stupisce di vedere un senatore che prende il treno e sussurra un: «Buongiorno senatore». Salgo sul treno: alle 9 la commissione bilancio in senato vota i pareri sugli emendamenti al piano antimafia. Ho passato la notte a leggere, leggere. …

"La rudezza di Marchionne nasce da un disagio: non vedere riconosciuti i suoi sforzi per dare un futuro solido al gruppo. Ma, vedrete, non lascerà l'Italia"

“Onorevole Fassino, che effetto le fa la Fiat formato Marchionne?”. “Sono cambiate molte cose, ma per me valgono ancora le regole di Pace”. “Cioè?”. “Da ragazzo, quando ho iniziato a occuparmi di Fiat, sono stato educato da alcuni capi storici del sindacalismo torinese. Tra cui Aventino Pace, un uomo straordinario scomparso troppo presto. Da lui ho imparato due lezioni: primo, se c’è un problema e non lo risolvi, lo farà per te il padrone. Secondo, sii duro e intransigente nella trattativa, ma ricordati che arriva il momento in cui l’accordo va fatto”. Parla così Piero Fassino, torinese, segretario sotto i trent’anni dei comunisti torinesi negli anni Settanta, quando il Pci raccoglieva il 40 per cento dei voti sotto la Mole. E molti di più, ovviamente, tra le tute blu di Mirafiori, punta di diamante di quella Fiat che, dice lui, “è un pezzo della mia vita”. Un pezzo che rischia di scomparire per l’intransigenza di Marchionne. O no? Francamente non lo voglio credere. E non lo credo. Anche perché sono convinto che sia Marchionne che …