Mese: Agosto 2010

"Sette regole per sopravvivere alla crisi", di Gianfranco Fabi

«Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare»: la saggezza della lettera a Lucilio scritta duemila anni fa da Seneca appare quanto mai attuale di fronte alle incertezze e alle incognite che si sono create con la crisi globale degli ultimi anni. Le analisi si moltiplicano, come dimostrano gli interventi degli economisti sul sito www.ilsole24ore.com, interventi che nascono da esperienze, prospettive, scuole di pensiero diverse, ma che possiedono ciascuno tanti frammenti di verità, frammenti che ognuno può confrontare con la propria visione, con la propria prospettiva. Il confronto appare allora importante per ritrovare la rotta perduta, per riuscire a sfruttare i pochi venti favorevoli, per rendere concreto quello che potrebbe sembrare solo uno slogan: trasformare la crisi in opportunità. Magari per scoprire che il punto di partenza non si può più trovare nelle ideologie, nei modelli teorici, nelle scuole di politica economica, ma deve partire dalla capacità della persona, di ogni persona di mettersi nella giusta prospettiva potendo contare innanzitutto nella fiducia in se stesso, nei propri mezzi, nelle proprie capacità. …

"Pd, quale legge elettorale vuoi?", di Giorgio Merlo

Credo sia venuto il momento di uscire dagli equivoci e dalle virtualità. Discutere, e dividersi sul nome del futuro ed ipotetico presidente del consiglio “di garanzia” o confrontarsi sulla fine del berlusconismo e poi ammettere, seppur privatamente, che con il voto anticipato lo stesso Berlusconi continuerebbe a vincere, sono operazioni ridicole se non grottesche. Semmai, per evitare di essere spettatori di una crisi, quella del centrodestra, ormai sotto gli occhi di qualsiasi osservatore disinteressato, sarebbe opportuno che il Pd si presentasse con una posizione comune sul tema della riforma della legge elettorale. Se questo, in effetti, è il nodo politico centrale che va affrontato e risolto per evitare di riconsegnare il paese nelle mani di Berlusconi, è bene che il Pd passi dalle enunciazioni ai fatti. Innanzitutto, isolando tutti coloro che, all’interno del centrosinistra, individuano nel ricorso alle urne la via salvifica per rilanciare la credibilità dell’Italia, lo sviluppo del paese e il rafforzamento delle istituzioni. Da Vendola a Di Pietro ai vari ceppi comunisti che, guarda caso, pensano (?) di vivere le prossime elezioni …

Errani: «Chiuso un ciclo. Crisi merito anche del Pd», di Pietro Spataro

«Si chiude un ciclo politico…». Vasco Errani non ha dubbi che il voto alla Camera segni un passaggio di fase. Però è preoccupato perché il paese non sopporterebbe una lunga condizione di debolezza politica. Quindi: sì al governo di transizione. Con Tremonti premier? «Il governo di transizione non si fa con chi ci ha portato fin qui». Errani, la maggioranza non c’è più. Governo al capolinea? Questa è una crisi vera che chiude un ciclo politico, non è solo crisi di governo. Il problema principale quindi è costruire un’uscita che eviti trascinamenti senza fine con il rischio di una crisi istituzionale grave. Bisogna lavorare affinché la crisi arrivi a conclusione e si apra una fase di transizione per poi costruire l’alternativa. Alfano alla Camera ha detto che la P3 è un’invenzione dei pm e della sinistra… Credo invece sia un dato oggettivo: la questione morale c’è. Sottovalutarlo è un gravissimo errore. Un governo in panne, un Paese che subisce una crisi economica pesante. Non è rischioso? Certo, siamo difronte a una destra che non ha …

Università, l'appello di Napolitano "La politica ascolti la voce degli atenei"

Sul ddl università serve “un costruttivo confronto in Parlamento”. Università e Ricerca sono fondamentali per la crescita economica e lo sviluppo culturale e civile del Paese. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al professore Bartolomeo Azzaro, pro-Rettore per lo Sviluppo delle Attività Formative e di Ricerca dell’Università degli Studi “La Sapienza”. La risposta arriva dopo che al Capo dello Stato era stata trasmessa la lettera firmata dai coordinatori della Rete29 Aprile – Ricercatori per una Università Pubblica Libera Aperta nella quale venivano esposti vari problemi relativi al mondo dell’Università e della Ricerca, in particolare in relazione al Disegno di legge n.1905 attualmente all’esame del Parlamento. L’intervento di Napolitano arriva dopo l’iniziativa rilanciata da Repubblica , che ha raccolto moltissimi messaggi di preoccupazione dei ricercatori italiani. Esigenza di una riforma. “Come sapete”, scrive Napolitano, “ho sempre guardato con attenzione al settore dell’Università e della Ricerca, che giudico fondamentale per la crescita economica e lo sviluppo culturale e civile del Paese. “Legge di riforma e dotazione adeguata di risorse per il funzionamento dell’università e …

Gelmini: «Una laurea per Bossi», di Pietro Greco

Una laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione a Umberto Bossi, per chiara fama da parte dell’università dell’Insubria, nella “sua” Varese. Sponsor autorevole dell’iniziativa – secondo la Prealpina, il quotidiano varesino che ne ha dato notizia lo scorso 30 luglio – è addirittura il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariestella Gelmini. Che avrebbe telefonato direttamente al rettore dell’Insubria, il professor Renzo Dionigi. Dell’idea e dell’autorevole sponsorizzazione si è parlato in una cena informale che lo steso rettore ha avuto con il prorettore, i presidi di facoltà, i dirigenti di rango più elevato circa un mese fa in un ristorante di Azzarate. La notizia non è mai stata smentita. Anzi, il 31 luglio la Prealpina ha pubblicato una lettera del Presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, che rilancia l’idea e ricorda, un po’ spazientito, che sono almeno quattro anni che la Provincia chiede all’università dell’Insubria di conferire finalmente l’«indispensabile riconoscimento accademico all’uomo politico.. più significativo degli ultimi 30 anni» che, con la sua «incredibile capacità di comunicazione di massa» ha reso possibile il «miracolo …

Decreto Federalismo, si ritassa la casa

Il consiglio dei ministri approva la cedolare secca sugli affitti. Fassina: “Inciderà soprattutto sui redditi bassi”. Zoggia: “Torna l’ICI per mettere la pezza alle falle di Tremonti”. immagine documento il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto attuativo del federalismo fiscale che disciplina l’autonomia impositiva dei Comuni. Il rischio è quello di tornare a far salire le tasse, ma non si dice. E’ il federalismo fiscale della Lega e di Tremonti che cambia la tassazione sugli immobili, ma con un’aliquota unica sugli affitti al 20%, che punirà soprattutto le classi medie. E dal 2014 arriva poi la nuova imposta municipale “propria”, che sarà pagata sul possesso degli immobili (escluse le prime case) e anche sulle compravendite. All’8% sulle seconde case e del 2-3% sulle prime case. In realtà, l’esecutivo di cui il ministro Tremonti sembra essere sempre più la guida e non un componente, sta varando non u’ imposta comunale unica bensì “una mega-patrimoniale”, è Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd, ad evidenziarlo in una nota, in cui spiega che “in base …

Scuola, “le immissioni in ruolo non cancellano i tagli”

Ghizzoni: “In fumo 132 mila posti di lavoro nella scuola come dimostrano i problemi di organico lamentati in tutta la provincia, da ultimo a Mirandola, San Damaso e Nonantola” “Le immissioni in ruolo annunciate dalla Gelmini non cancellano i dolorosi tagli agli organici imposti dal governo Berlusconi fin dall’inizio della legislatura”. E’ quanto afferma l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera. “Le nuove immissioni in ruolo – aggiunge la parlamentare del Pd – sono insufficienti a garantire il diritto alla continuità didattica degli studenti e consentire la certezza professionale agli operatori della scuola affinché assolvano alla loro funzione con la necessaria serenità. Tanto che la stessa ministra ne aveva chieste 26 mila ma il plenipotenziario Tremonti ha detto no”. L’on. Ghizzoni ricorda che il governo Prodi “aveva previsto 150 mila immissioni in ruolo per i docenti: un piano straordinario contro la precarietà degli insegnanti che l’attuale governo ha affossato per predisporsi con maggior agio a tagliare risorse al sistema dell’istruzione. Sono andati in fumo per scelta dell’esecutivo 132 mila posti …