Mese: Agosto 2010

«Una schedatura l'anagrafe studenti» Polemica fra la Gelmini e i sindacati

Contro l’abbandono scolastico nasce nasce l’Anagrafe nazionale degli studenti ed è subito polemica. La banca dati voluta dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini – con decreto del 5 agosto scorso – non piace né alla Flc-Cgil, né agli studenti dell’Uds e tantomeno all’opposizione del Pd anche se il ministero di Viale Trastevere ha assicurato che i dati sensibili rimarranno anonimi e che le polemiche sul rischio discriminazione sono infondate. L’Anagrafe conterrà informazioni sul percorso scolastico e formativo a partire dalla scuola primaria, con particolare riferimento agli esami finali di ciclo e agli esami di qualifica. Ma c’è chi sostiene – come la Cgil – che ci saranno anche dati sulla salute, le convinzioni religiose, le informazioni di tipo giudiziario che riguardano la sfera familiare (come la status di separati dei genitori). La banca dati – ha spiegato il ministero – «sarà utilizzata in forma anonima, e con modalità che assicurino la non identificabilità dell’interessato». Le informazioni raccolte saranno conservate fino al termine dell’anno scolastico. Per il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, l’ Anagrafe viola i …

"Il Giornale usato come clava", di Natalia Lombardo

È di ieri la sentenza di Vittorio Feltri gridata sul Giornale : «Fini come Scajola», parte la raccolta di firme «per mandarlo a casa». Il quotidiano di proprietà del fratello del premier, Paolo Berlusconi (tanto per parlare di familismo) pubblica una scheda: aderisci alla campagna «Via Fini», basta una mail, via fax o per posta. Obiettivo: le dimissioni da presidente della Camera per lo «scandalo» della casa a Montecarlo, rivelato dal Giornale stesso con una campagna dal 28 luglio. In questi giorni Berlusconi (Silvio) ha sussurrato ai suoi: «L’avevo detto io che su questa storia ne avremmo viste delle belle. E non è finita…». Lo disse anche il 16 ottobre 2009: «Sul giudice Mesiano ne vedremo delle belle…». Quattro giorni dopo si videro i calzini azzurri del giudice che impose a Fininvest di risarcire 750 milioni di euro alla Cir di De Benedetti: pedinato dalle telecamere di Canale5 e preso per pazzo. E la campagna contro Fini è iniziata nell’agosto 2009, con sospetti su notti «a luci rosse» di ex aennini in calore, o sparando …

"Un mese in cammino per riscoprire la storia da cui è nato il Paese", di Giuseppe Civati

Ci siamo. Come il titolo della prima Unità. Per unire la storia. Già. Perché anche la storia, oltre alla geografia, bisogna unirla. E il Pd era nato per unire, mica soltanto i Ds e la Margherita. Che andavano (così così, come stiamo andando ancora) anche da soli. Il Pd era nato per unire il Paese, per superare le divisioni, per costruire una storia diversa. Per cambiare la politica, e prima di tutto noi stessi. Una Repubblica una e purtroppo divisibile. Anzi, già divisa. E non solo per la secessione, quella geografica, che per altro c’è stata già e nemmeno ce ne siamo accorti. No. C’è il problema delle generazioni, della convivenza tra italiani e stranieri, del pubblico e del privato. I famosi dualismi del politichese. Certo. Come quello tra ricchi e poveri. Categorie che sembrano desuete e invece sono sempre più valide, come scrive Franzini nel suo bel libro, ricordandoci che forse dovremmo occuparci di Gini e del coefficiente che studia le disuguaglianze più che di Fini e del suo ravvedimento del terzo tipo (Mussolini, …

"Passioni e ragione la grande lezione del conte", di Lucio Villari

Duecento anni fa nasceva uno dei protagonisti della storia italiana. Fu liberale e anti-bigotto con un modello di Stato valido ancora oggi. Le sue lettere d´amore alla ballerina ungherese furono fatte bruciare. Senza la libertà di stampa, scrisse, le società restano ferme, anzi indietreggiano. Un bilancio su Cavour e su quanto ha fatto per portare il Piemonte e l´Italia dal regno della necessità a quello della libertà, della modernità, della laicità: è giusto farlo e aggiungerlo a quanto è stato sempre scritto su di lui e sulla stagione della nostra storia di cui fu protagonista, quella del formarsi di una nazione e di uno Stato. Anche la sua nascita, duecento anni fa, come in un presagio coincide con un´epoca sublime, l´apogeo imperiale napoleonico, che vide l´Italia per la prima volta e per un tempo troppo breve unita da una volontà politica, “governata” da un´idea di potere separata da qualunque dipendenza religiosa, contagiata dalle prime sorti magnifiche della rivoluzione industriale europea. La sua formazione intellettuale avvenne però in un´epoca opposta, in quell´età della Restaurazione che egli …

"Il Cavaliere vuole il voto perché pensa al Colle", di Pino Pisicchio

l vero irreparabile danno portato alla politica dalla personalizzazione del conflitto è il tramonto definitivo del senso collettivo. Che poi si traduce in una perdita di senso tout court per l’agire politico. Perché se si perde la ragione collettiva, resta solo l’interesse personale. Prendiamo la partita che Silvio Berlusconi sta conducendo con Gianfranco Fini e con il suo stesso governo. Solo qualche irriducibile e ingenuo (o ipocrita) cultore delle simmetrie bipolari può pensare che la ragione della minaccia di ricorso alle urne da parte del premier sia legata effettivamente alla volontà di tornare alla fonte della legittimazione perché il patto con gli elettori, stipulato anche con Fini, oggi appare messo in discussione! Perché, a parte il fatto che il nuovo gruppo dei finiani non pare aver revocato in dubbio il sostegno al governo, ma solo rivendicato un’autonomia parlamentare, la verità è che quel patto con gli elettori non c’entra nulla con la vera ragione per cui Berlusconi aveva deciso, a freddo, di imprimere un’accelerazione alla crisi: le elezioni per il nuovo inquilino del Quirinale. È …

Un anno di opposizione alla Camera

Dalla ricostruzione dell’attività del nostro gruppo in questa difficile stagione, il dato che salta agli occhi è la debolezza dell’azione del governo e della sua maggioranza di fronte ad una delle fasi più complesse della vita del nostro Paese, per il suo futuro, per le inquietudini che accompagnano i tentativi di uscire dalla crisi, per il suo ruolo nel mondo. Potremmo dire che a una certa arroganza dei numeri, a un tentativo sempre più evidente di svuotare la funzione del Parlamento (con la sponda di una legge elettorale che ogni giorno di più dimostra la sua assurdità), ha corrisposto ben poco in termini di risultati e di efficacia e ha preceduto quel vero e proprio collasso del centrodestra che sta andando in scena proprio mentre andiamo in stampa. Qui troverete provvedimento per provvedimento la nostra attività, le nostre battaglie, spesso durissime, le nostre proposte e anche i successi ottenuti, in alcuni casi di notevole importanza. Siamo riusciti, infatti, come compete a una forza di opposizione responsabile, a cambiare e migliorare nella sostanza alcune leggi anche …

"Se il flauto non incanta più", di Franco Cordero

B. appare stupito: non immaginava che l´antagonista cofondatore avesse tanto sèguito, e la confessione tradisce poco acume; colpa degl´informatori, essendo lui infallibile. Ogni tanto lo stregone incappa nell´ipnosi che disseminava. I numeri gli danno un margine d´almeno tre teste nel Senato, mentre ne mancano otto a Montecitorio: numeri fluidi; molti animali umani sono commerciabili e lui, venditore d´illusioni, li compra ridendo. L´onorevole Angelino Alfano illustra l´obiettivo al Corriere della Sera, 7 agosto: una legislatura piena; nei quattro punti riappare il cosiddetto processo breve ovvero mirabilia d´impunità e vadano al diavolo le procedure serie. L´Uomo forte medita azioni che attirino i dubbiosi o timidi: una vittoria sulla destra legalitaria lo qualificherebbe agonista irresistibile nella primavera 2013; appena navighi male, estrae dalla manica la carta plebiscitaria anticipata, con larghe chances. Misuriamo gli eventi tecnicamente possibili. Un governo può cadere in due modi: i banchi gli negano o revocano la fiducia; oppure inscena una crisi extraparlamentare dimettendosi. Le urne sono l´epilogo. Il Capo dello Stato esplora eventuali nuove maggioranze: supponendole configurabili, affida l´incarico; il designato forma l´équipe, entro …