Protezione civile a Pompei Corte Conti: non c'era emergenza
La Corte dei Conti boccia Bondi e il governo sui beni culturali. Contesta l’arrivo della Protezione civile sul sito archeologico di Pompei, arrivo che permetteva all’organismo guidato da Bertolaso di eludere le verifiche preventive dei magistrati contabili. E, non bastasse, la nomina del critico a soprintendente dei musei a Venezia. Non è una calamità naturale né un grande evento eppure per l’area archeologica di Pompei è stato dichiarato lo scorso anno lo stato di emergenza. Il che ha fatto sì che sia stato possibile per la Protezione Civile emettere delle ordinanze senza il preventivo controllo della Corte dei Conti. In una delibera di oggi la magistratura contabile ribadisce i propri dubbi sulla considerazione di quegli atti come attinenti ad una calamità o un grande evento e sulla loro conseguente esclusione dalla verifica. Anche se alla fine alza le mani perché parecchie di quelle delibere sono ormai in esecuzione e quindi il controllo «preventivo» di fatto non è più possibile. Il governo ha sempre difeso invece la scelta di sottoporre gli scavi alle delibere della Protezione …