"Da Ground Zero ai rom, in gioco i diritti dell'uomo", di Giuliano Amato
La polemica che ha investito Barack Obama, per la sua iniziale presa di posizione a favore della costruzione di una moschea a Ground Zero, e poi l’espulsione dei rom dalla Francia sono solo la spia di un fondamentalissimo problema, che quasi quotidianamente mette in gioco la fedeltà a se stesse delle nostre democrazie. Obama ha fatto un’affermazione che in sé e per sé dovremmo ritenere ovvia: «Noi siamo l’America, questi sono i nostri valori e ad essi ci dobbiamo attenere». Eppure, nel contesto di sentimenti popolari che dopo l’11 settembre identificano con il terrorismo il mondo musulmano, l’affermazione del presidente americano è stata contrastata nel suo stesso partito, timoroso di perdere ulteriori consensi. I rom sono una minoranza con storia, tradizioni, aspettative. Le condizioni in cui vivono da decenni in società che non hanno più bisogno dei loro cavalli e delle loro qualità artigiane, hanno accentuato la loro segregazione, il degrado dei loro insediamenti, la microcriminalità come fonte di sussistenza. Le maggioranze vogliono solo liberarsene e i governi, nonostante le convenzioni e i trattati che …