Mese: Agosto 2010

Fiat: cerchiamo una soluzione

“Superare il grave episodio per creare le condizioni per un confronto pacato e serio”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha risposto alla lettera dei tre operai della fabbrica Fiat di Melfi licenziati e poi reintegrati ma con il solo ruolo sindacale, gli hanno inviato chiedendo un sollecito intervento per risolvere la loro difficile questione con l’azienda di Torino. Il Capo dello Stato ha espresso il “vivissimo auspicio – che spero sia ascoltato anche dalla dirigenza della FIAT – che questo grave episodio possa essere superato, nell’attesa di una conclusiva definizione del conflitto in sede giudiziaria, e in modo da creare le condizioni per un confronto pacato e serio su questioni di grande rilievo come quelle del futuro dell’attività della maggiore azienda manufatturiera italiana e dell’evoluzione delle relazioni industriali nel contesto di una aspra competizione sul mercato globale”. Napolitano ha concluso la sua lettera esprimendo “il profondo rammarico per la tensione creatasi alla FIAT SATA di Melfi in relazione ai licenziamenti che vi hanno colpito e, successivamente, alla mancata vostra reintegrazione nel posto di …

"Lo stato, l'etica e il caso di Sakineh", di Chiara Saraceno

Le condotte “immorali” delle donne appaiono più gravi: disonorano gli uomini di famiglia e “tentano” gli altri. Una colpa “morale” diventa reato penale: questo sta succedendo all´iraniana condannata a morte per adulterio. Il caso Sakineh, come quello di molte altre donne condannate a morte (con lapidazione!) a causa del loro supposto adulterio non riguarda solo la sproporzione tra la colpa e la pena, ma il fatto stesso che una supposta colpa secondo il codice morale sia automaticamente un reato dal punto di vista penale. E che reato, vista la pena cui viene condannata chi lo compie. Si può discutere o meno se l´adulterio sia una colpa morale e se l´essere vedove non sciolga dall´obbligo della fedeltà verso il coniuge defunto. Molte società, in passato e in parte anche nel presente, hanno risposto affermativamente a questa domanda. Anche in alcuni paesi occidentali fino a relativamente pochi anni fa l´adulterio poteva avere conseguenze sul piano civile e penale. In Italia fino al 1975 il sospetto adulterio di una donna (ma non di un uomo) poteva essere causa …

"Il viaggio dell'Unità, 150 anni dopo. Torniamo a vincere tutti insieme", di Giuseppe Civati

È appena iniziato, il viaggio alla ricerca dell’unità perduta. Ci tocca proseguire, nella speranza che sia la democrazia a porre una lapide e a deporre, contestualmente, chi sapete voi. Dobbiamo fare in fretta e, per cambiare le cose, dobbiamo cambiare noi stessi. Perché più le cose sono semplici, più sembriamo inadeguati. E, dopo Mi fido di te, sembra che la colonna sonora del Pd sia diventata L’ombelico del mondo. Tutti a parlare di sé, a distinguere come entomologi tra mozioni, espressioni tecniche, modi di dire del burocratese. Con un vero trionfo della retorica politicista quando si è trattato di discettare di governi tecnici. Rispetto alle cose da fare, questi sono “puri nomi”. Anzi, “puri cognomi”. E non va bene. Per niente. Attraversando il Paese, parlando con le persone che ci vivono (e lo vivono), la politica sembra assente. Anzi, di più, sembra inutile. Non dimentichiamolo: si riparte dalla ‘A’ di astensione, la lettera scarlatta della politica italiana, che deciderà anche le prossime elezioni. Non lasciamo nulla di intentato. Anche Grillo, per dire: prendiamolo sul serio, …

"I 15 mila prof licenziati", di Flavia Amabile

Saranno almeno 15-20 mila i prof e maestri non di ruolo che non si vedranno riconfermare la supplenza annuale o fino al temrine delle lezioni, spiega la rivista «Tuttoscuola» in uno studio sui tagli voluti dal governo. L’ultima speranza per questi precari è recuperare almeno le supplenze brevi, quelle che i dirigenti scolastici assegnano per malattie o aspettative dei prof di ruolo, oppure nelle indennità o nei contratti di disponibilità previsti dal decreto salva-precari. L’allarme è scattato agli inizi di agosto, quando il ministero dell’Istruzione – in ritardo rispetto ai tempi usuali – ha reso noti i dati sulle assunzioni previste per il prossimo anno. E’ stato allora che la realtà si è presentata in tutta la sua cruda drammaticità per i precari, in particolare per quelli del sud: assunzioni azzerate nella scuola primaria (in tutta la Campania, la Puglia, la Sicilia ed in 27 province non se ne effettuerà neanche una) e minime nella secondaria: a Napoli saranno solo 44 i docenti precari a firmare il contratto per il ruolo. A Milano 46, a …

"La metamorfosi di Marchionne dall´elogio dell´etica all´Ok Corral", di Paolo Griseri

Da canadese a texano, da manager-filosofo che cita Popper a uomo del saloon che sfida i sindacati all´Ok Corral. Non è chiaro se Sergio Marchionne, 52 anni e tre nazionalità, abbia davvero cambiato idea. E´ evidente che nel giro di pochi mesi la sua immagine si è clamorosamente rovesciata, una metamorfosi non solo mediatica che gli consente oggi di planare come un marziano nel tempio post-democristiano di Cl. Com´è stato possibile che il maglioncino blu più amato dalla sinistra italiana si sia trasformato in quello che un nutrito gruppo di sindacalisti chiama ormai «il nuovo Valletta»? Sembrano lontani i tempi del Marchionne 1. «La Fiat è spesso caricata di un´identità simbolica, come una specie di matrice di idee e di valori. Sentiamo la necessità che tutte le nostre decisioni siano prese con cura, diligenza e rigore e con piena coscienza delle conseguenze che ne possono derivare. Per questo lo sviluppo della Fiat sta seguendo principi etici e sociali ben definiti». Era il 27 maggio 2008 quando l´uomo in maglione riassumeva così la sua filosofia manageriale …

"Repubblica fondata sul turpiloquio", di Gian Enrico Rusconi

Ci avviamo verso una repubblica del volgo. Lo si sente dal linguaggio ormai corrente dei suoi esponenti politici più in vista, un linguaggio volgare, nel senso letterale del volgo, appunto. Quando chiedete la ragione dell’indecenza delle battute di molti politici, sentite rispondere: «Ma così parla la gente!». I politici parlano (finalmente) come la gente al bar o sotto l’ombrellone. In realtà è un inganno: più la politica non sa argomentare e affrontare i grandi problemi, più aggredisce con la finta intimità dello scurrile. Quando anni fa l’innocua parola «gente» è entrata nel linguaggio politico non più a segnalare una moltitudine anonima di persone, ma a indicare un soggetto politico cui rivolgersi, si disse che era la versione dell’americano «people». Adesso però siamo arrivati al vulgus alla latina (prossimo alla plebs, non quella della repubblica romana, ma quella del cesarismo). Ma perché mai Bossi, che è il campione dell’involgarimento del linguaggio pubblico, non dovrebbe usare nei confronti di Casini il doppio senso che è associato quotidianamente al suo nome? Perché non chiamare gli avversari politici con …

"La mannaia della riforma Gelmini", di Augusto Pozzoli

Maria Stella Gelmini a proposito della riforma della scuola aveva ripetutamente affermato che l’operazione (in pratica un massacro degli organici delle scuole) non avrebbe comportato nessun licenziamento. Una bugia clamorosa drammaticamente confermata dai crescenti casi di protesta dei precari che oggi, da Palermo a Pordenone, arrivano adirittura allo sciopero della fame. Per anni, e talora per decenni, hanno lavorato e ora si trovano improvvisamente senza un posto. Docenti di ogni livello e personale tecnico amministrativo. Negli anni passati hanno lavorato perché sono stati chiamati a coprire posti vacanti, cattedre senza insegnanti e uffici senza il personale sufficiente per far funzionare le scuole. E quando è calatala la mannaia dei 135 mila posti da tagliare entro il prossimo anno in tutta Italia, per buona parte di loro il lavoro è svanito. Messi alla porta, scaricati come macchine da rottamare. E questi non sono licenziamenti? Chi lo nega si appella a cavilli formali che ormai non convincono neanche gli sprovveduti. I tagli erano stati giustificati, oltre che per risparmiare, per eliminare una volta per tutte la piaga …