""Lavorare in sicurezza è un lusso". Bufera sulle parole di Tremonti", di Felicia Masocco
«Un lusso che l’Italia non può permettersi ». Questo sarebbe per il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, la 626, la legge che detta le regole della sicurezza sul lavoro. Tremonti aveva espresso il suo pensiero mercoledì sera, alla Berghem Fest, festa della Lega ad Alzano Lombardo. In realtà qualcosa lo aveva detto qualche ora prima, al meeting di Rimini, ma lì era stato più generico, parlando di «diritti perfetti» che l’Italia non può più permettersi altrimenti le fabbriche vanno altrove. Il pensiero è andato alla Fiat e alla vicenda di questi giorni. Da Alzano è arrivata invece la precisazione-boomerang: il «lusso» era la sicurezza sul lavoro. Uno schiaffo, in un Paese in cui il lavoro uccide in media tre persone al giorno e ne ferisce -spesso invalidandoli gravemente- centinaia di migliaia in un anno. Contro le parole del ministro si è aperto un fuoco di fila, critiche che hanno costretto Tremonti ad intervenire nuovamente: «Una polemica eccessiva per cinque parole, cinque». COSTRETTO A CORREGGERSI Non sono parole per l’Anmil, l’associazione dei mutilati e degli invalidi per …