"Il viaggio dell'Unità, 150 anni dopo. Le donne ribelli della Sicilia", di Giuseppe Civati
Qui non si va né avanti, né indietro»: l’unità, la scuola e le camicie rosa un Paese che ospita Cefalù non può essere triste. Rileggo i miei appunti ai piedi della cattedrale, tra turisti francesi e spagnoli. C’è un sole giaguaro e un caldo torrenziale. Per il poncho garibaldino, le temperature sono troppo elevate. Va bene una t-shirt. È un’insegnante precaria, Caterina Altamore. Mi parla dello sciopero della fame iniziato una settimana fa a Palermo da parte di tre colleghi. Uno è stato ricoverato la scorsa notte. Caterina è la dimostrazione vivente che gli statali e gli insegnanti non sono tutti fannulloni, come piace a qualcuno. Ha insegnato per un anno a Palazzolo sull’Oglio, Brescia. Molto lontano da casa sua e dai suoi affetti. Mi parla della difficile interlocuzione con il mondo della politica, «con chi di dovere»: Lombardo aveva promesso un anno fa un tavolo di confronto, che però non è mai stato aperto. E i partiti spesso sembrano distanti. Mila Spicola è stata un mese a Roma a preparare il Forum della Scuola …