Più cervelloni e meno respinti agli esami di maturità. Stabile il numero delle bocciature alla media e in forte calo i respinti del superiore. Ma per il ministero rimane «confermata la linea del rigore». «La maggiore severità nei giudizi si è verificata soprattutto in sede di consiglio di classe – sostengono da viale Trastevere – grazie alle nuove regole introdotte per la valutazione degli studenti».
Dopo tante anticipazioni, il ministero dell´Istruzione ha reso noti gli esiti dell´anno scolastico appena archiviato. Stando ai numeri, i prof italiani hanno preferito a quella del rigore la linea dell´equilibrio. All´aumento dei non ammessi agli esami di Stato, passati dal 5,1 al 6,6% di quest´anno, ha fatto seguito un netto calo dei bocciati agli esami, che dal 2,5% crollano all´1,1. A conti fatti, non è cambiato quasi nulla: dovranno ripetere l´anno in tutto 7,6 ragazzi su 100, un migliaio in più dell´anno scorso, quando furono il 7,5%. E nonostante le stretta sulle regole per assegnare la lode, il numero dei cervelloni per la prima volta dal 2008 supera l´unità percentuale: dallo 0,9 all´1,1%. A fare il pieno di lodi sono le scuole del meridione, con oltre metà del totale: il 53% di riconoscimenti. Il record è della Calabria, dove più di 2 diplomandi su 100 hanno acciuffato la lode. Al liceo Da Vinci di Reggio Calabria se ne sono contate addirittura 26: l´8,6%.
Ma la vera sorpresa di quest´anno è rappresentata dal crollo dei bocciati nelle prime quattro classi della scuola superiore, che dal 14,1% del 2008/2009 scendono al 13,3. Un risultato incoraggiante per l´enorme numero di “dispersi” che si registra annualmente in Italia. È in prima, scoglio insormontabile per tanti studenti, che il calo è più vistoso: oltre 2 punti e mezzo percentuali in meno rispetto al 2009. I più bravi restano i ragazzi dei licei classici, i meno preparati sono invece quelli degli istituti professionali. Stabile anche il numero dei rimandati a settembre: 27,8% di studenti che tecnicamente sono “con giudizio sospeso”. In aumento invece i bocciati che hanno rimediato, tra le insufficienze, anche quella in condotta: da 7 mila e 700 passano a 13 mila e 400.
Poche novità, invece, alla media. Ad un calo dei respinti in seconda corrisponde un aumento in prima media. Risultato: dal 4,9 del 2009 si passa al 5% di non ammessi all´anno successivo. E agli esami finali? I ragazzini fermati prima delle prove sono in leggero aumento, dal 4,3 al 4,6 per cento. Ma quasi tutti coloro che affrontano gli esami passano: il numero di bocciati, quest´anno come l´anno scorso, è pari allo 0,5%.
La Repubblica 11.08.1o