"Signora Gelmini che pasticcio sta facendo", di Andrea Satta
Nella tazzina di Anna c’è il dolce e c’è l’amaro. “Prendi il caffè?” Il cielo è terso a Stintino, il giorno dopo l’Isola de Cassintegrati, dove siamo stati a suonare e con Staino a disegnare (un fiore d’estate, fatto anche di scaricare + caricare + imbarcare + gip + asini, cinghiali e lepri + solitudine e disperazione). Maremaremare, non vogliono annegare gli operai, ma vivere felici. E’ vero, lo si sognava da bambini. E’ vero, era scritto negli occhi di Silvia Sanna e nel suo diario dei “Cento giorni”. Il cielo è azzurro oggi, imprevedibilmente dopo l’Odissea di ieri. Entra da Anna, Giovanni Azzena. Lui, detto Bibbo, è professore nella Facoltà di Architettura ad Alghero e Maddalena, sua moglie, è paleografa a Roma, a Tor Vergata. Bibbo vive spesso qui, la sua facoltà è stata giudicata, quest’anno, la migliore d’Italia. Sono angosciati dalle idee della Gelmini, che più che “Riforma” sarebbe da appellare “Controriforma Gelmini”. Mi consegnano i loro pensieri in una lettera. Ve li riassumo, li custodirò. “La biblioteca di Firenze non può rinnovare …