Mese: Luglio 2010

Ennesima fiducia, il PD lascia la Camera e va a l'Aquila

Oggi il PD di fronte all’ennesima fiducia, per di più sulla Finanziaria, ha lasciato l’aula di Montecitorio e i deputati con Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini si stanno recando a l’Aquila, per richiamare l’attenzione dei giornalisti e degli italiani sulla ricostruzione che non c’è. Il governo tenta di ridurre le Camere a un ruolo formale, non ci stiamo. Avevamo preparato una giornata intera di interventi in Aula, sulla manovra, anche perché per la prima volta una delle due Camere non ha potuto cambiare neanche una virgola. Ma il governo ha voluto mettere ancora la fiducia e contingentare i tempi, quindi niente da fare per oltre 600 emendamenti. Messa la fiducia devono passare 24 ore prima del voto secondo i regolamenti parlamentari, così il PD va in Abruzzo. Avevamo promesso agli aquilani la nostra vicinanza quando hanno trovato i manganelli ad accoglierli a Roma, oggi onoriamo quella promessa. I deputati del PD saranno accompagnati dal sindaco Massimo Cialente. Alle 18 è poi prevista in piazza Duomo un’assemblea-confronto con le associazioni dei terremotati ed i rappresentanti …

"Una manovra contromano", di Manuela Ghizzoni

Intervento dell’on. Ghizzoni sulla manovra economica in discussione alla Camera Signor Presidente, da qualche giorno alcuni docenti e ricercatori hanno posto in calce alle proprie e-mail la dichiarazione che il Ministro Gelmini pronunciò per commentare la manovra il giorno stesso della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La Ministra Gelmini disse: «È una manovra coraggiosa e indispensabile per contenere la spesa, una manovra che garantisce equità, sviluppo e crescita, le promesse del Presidente Berlusconi sono state confermate; sono stati tutelati i ceti deboli, non ci sono tagli per pensioni, sanità e scuola, non ci sono tagli per i centri di ricerca e per il fondo per l’università; le infrastrutture del sapere del nostro Paese sono state salvaguardate». La scelta di questi docenti e ricercatori è quella, quindi, di poter avere sempre sotto gli occhi, quando lavorano al personal computer, la distanza siderale tra gli annunci di chi ha responsabilità politica di un Dicastero e la deludente realtà della sua incoerente azione. Con questa dichiarazione il Ministro ha voluto lanciare un messaggio rassicurante, ma infondato, sugli effetti della …

"Tempeste imperfette", di Riccardo Barenghi

C’è quella scritta da Shakespeare ma c’è anche quella in un bicchier d’acqua, poi ci sono quelle vere, che causano danni, morti e feriti, altrimenti dette cicloni, uragani, tornado. Infine esiste quella mediatica, usata e abusata dai nostri politici. In particolare, va detto, da quelli del centrodestra, forse perché hanno la fantasia più fervida o forse perché si trovano più spesso degli altri a fronteggiare guai giudiziari. La tempesta mediatica è così diventata un’espressione di moda. Se un politico, un manager, un amministratore pubblico legge sui giornali che è stato indagato, se si ritrova le sue telefonate (politicamente imbarazzanti per non dire di peggio) nero su bianco, ecco che la sua prima reazione è buttare la palla in corner, la colpa è dei giornali. L’ha fatto Scajola pochi secondi prima di dimettersi da ministro, l’ha fatto Cosentino, prima e dopo aver lasciato l’incarico di sottosegretario, lo ha fatto ieri Verdini contestualmente alle sue dimissioni dalla sua banca e subito prima di presentarsi dai magistrati, l’aveva fatto il governatore Marrazzo: «E’ una bufala». Ma tanti altri, …

"Il vero volto del conflitto afghano", di Federica Cantore

Un disastro. Questo, in una parola, il ritratto della guerra in Afghanistan emerso dai documenti segreti inviati da WikiLeaks – il portale internet fondato da Julian Assange dedicato alla pubblicazione di rapporti riservati, già autore di molti scoop – a New York Times, Guardian e Der Spiegel. 92mila documenti che tracciano uno scenario impietoso del conflitto afghano, la più importante fuga di notizie della storia militare americana. Dai documenti, che riguardano sei anni della guerra, emergono due questioni principali. La prima riguarda le centinaia di vittime civili morte per mano delle truppe americane e Nato di cui non si è mai saputo nulla, si tratta di «crimini di guerra» ha affermato lo stesso Assange; la seconda, di carattere politico, mette in luce la crescente influenza iraniana – e il sostegno di Teheran alle milizie talebane – nel paese, la corruzione del governo afgano e l’ambiguo ruolo dei servizi pachistani (l’Isi). Nei rapporti si legge poi di unità speciali incaricate di «catturare o uccidere» qualsiasi talebano senza processo, di droni Reaper telecomandati dal Nevada, e dell’escalation …

"Bossi, le tasse locali e lo scontento leghista", di Gad Lerner

Umberto Bossi gode meritatamente fama di ottimo giocatore, ma nell´estate 2010 si trova alle prese col bluff più grosso della sua carriera politica: la realizzazione dello Stato federale, il mito padano impossibile da trasferire nella realtà. Se domenica sera è incespicato in una promessa temeraria –”girare nelle casse dei nostri comuni l´Irpef e anche l´Iva”- con successiva, maldestra smentita, è perché il fondatore della Lega deve fronteggiare un malcontento diffuso sul territorio che governa ormai da quasi vent´anni. Non a caso si è lasciato trasportare dall´impeto nel corso di un comizio dedicato a negare le divisioni interne al partito, esplose per la prima volta pubblicamente. A scatenarle è stato il caso di Angelo Ciocca, recordman delle preferenze in consiglio regionale per il Carroccio, i cui contatti col capoclan calabrese Pino Neri sono stati rivelati dall´inchiesta della Procura di Milano sulla ‘ndrangheta. Il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni ha puntato il dito contro il segretario della Lega lombarda Giancarlo Giorgetti, accusandolo di avere protetto Ciocca. In precedenza era stato Calderoli a tirare per la giacca lo …

Tagli e trasferimenti «Mi hanno dato 24 ore, ho scelto la mia scuola alla cieca»

La storia di Roberta è quella di un’insegnante di ruolo sovranumeraria che nel periodo della sospensiva sugli organici, predisposta dal Tribunale Amministrativo del Lazio, viene costretta a compilare la sua domanda di trasferimento in meno di 24 ore e senza un’idea precisa del quadro generale della situazione scolastica della Provincia di Parma. Deve scegliere in fretta e «al buio» una nuova sede, «in totale disprezzo per la legalità». Roberta Roberti, 45anni, ha trascorso l’ultimo decennio ad insegnare italiano e storia (anche geografia prima che la materia venisse tagliata) all’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Parma. Il 28 giugno, e cioè il giorno dopo la concessione di una sospensiva da parte del giudice amministrativo che «congelava» i provvedimenti ministeriali in materia di organici, Roberta riceve una telefonata da parte della segreteria della scuola nella quale lavora: ha tempo fino alle 10 del mattino seguente per presentare la sua domanda di trasferimento in quanto risulta sovranumeraria e dunque perdente il posto. Ciò, spiega Roberta, «si traduce in uno sfregio per la giustizia», infatti il Tar del …

Abolire l'educazione fisica? I lettori rispondono alla proposta del prof. Ichino

Gli italiani soffrono di una strana forma di schizofrenia: chiedono allo stato di erogare ogni sorta di servizi pubblici, lamentandosi se questi vengono tolti o negati, e al tempo stesso protestano contro un prelievo fiscale asfissiante ma inevitabile se quei servizi li deve fornire la pubblica amministrazione. Se poi, come spesso accade, i servizi richiesti sono forniti in modo inefficiente dal governo, ancor meno si capisce perché gli italiani vogliano a tutti i costi che sia questo, e non il mercato, a fornirli. Facciamo un esempio concreto. Attualmente gli italiani pagano attraverso le tasse l’insegnamento dell’educazione fisica che i loro figli ricevono a scuola. Nel panorama vacillante dell’istruzione pubblica italiana, la ginnastica è forse uno degli ambiti più disastrati, soprattutto per le condizioni fatiscenti delle palestre e delle attrezzature di cui i nostri edifici scolastici sono dotati. Tanto è vero che, al pomeriggio, gli adolescenti italiani vengono iscritti dai loro genitori a ogni tipo di associazione sportiva privata che possa far fare a loro quell’esercizio fisico essenziale per la crescita, che la scuola pubblica, nella …